mercoledì 9 giugno 2010

Cibus – Rassegna “Il gusto per la cultura è…mondiale!” Via Lamarmora 4 (angolo P.zza Mazzini) – Lecce













Dal 12 giugno 2010 all’11 luglio 2010

Non ci sono se o ma: il calcio in Italia non è altro che la storia del nostro popolo di santi, navigatori e poeti, forse un gigantesco romanzo popolare, che anche gli scrittori di oggi da Gianrico Carofiglio, a Gian Paolo Serino, sino a Dario Voltolini e Cosimo Argentina solo per citarne alcuni, hanno cominciato a nutrire della propria scrittura e delle proprie emozioni. Ultima pubblicazione ad esempio nel variegato mondo della letteratura, è l’atteso “Ho parato un rigore a Pelè” edito da Giulio Perrone editore, un’antologia di tredici racconti di diverse generazioni di uomini di lettere che parlano da tifosi, da giornalisti del mondo mondiale del pallone. Ed ecco che alla vigilia dei mondiali in Sud Africa, a Lecce, gli amanti del calcio e della letteratura, dell’arte e della poesia, si incontreranno per tifare calcio e cultura, in diversi appuntamenti ispirati a specifiche sfide calcistiche e aree geografico-culturali diverse. Il programma è ricco di sapori, colori, riflessi che vengono da diverse parti del mondo. Non resta un’ultima cosa da aggiungere: il gusto per la cultura è … mondiale!

Il programma della rassegna.

12 Giugno, Sabato, Ore 19.30

Massimiliano Manieri, presenta “IL PROFETA ED IL SUPEREROE” (LENNON vs ELVIS)

“Se trovassi un bianco che canta con l’anima di un nero diventerei miliardario”
(Sam Phillips, parlando di Elvis)

“Immagina che non esistano le nazioni non è difficile, niente per cui uccidere
o morire ..e nessuna religione”
(Imagine – Lennon)

“Due stili, due icone incrociate incarnano la sintesi e l’antitesi del rock”

Ore 20.30 – Rustenburg, Inghilterra – Usa

14 Giugno, Lunedì

Ore 19.30, IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: dall’America Latina e oltre
Incontro con Carlo Mileti

Ore 20.30 – Capetown, Italia – Paraguay

20 Giugno, Domenica
Giornata Italo-Brasiliana

Ore 16.00 – Nelspruit, Italia – Nuova Zelanda

Ore 18.30 – Adriana Maria Leaci, “Buone da sposare” (Il Filo Editore)

Ore 20.30 – Johannesburg JSC, Brasile – Costa d’Avorio

23 Giugno Mercoledì, BIERFEST, ore 19.30

festa/presentazione dei volumi

“Senza storie”, “Corpo Mistico”, “È tutto normale” (Besa Editrice); (LAB Giulio Perrone); (Lupo Editore) con Luisa Ruggio, Stefano Donno, Luciano Pagano, Dario Congedo

Ore 20.30, Johannesburg JSC, Ghana – Germania

30 Giugno Mer / 11 Luglio Domenica

Paola Scialpi presenta Antologica: opere 1970/2010

Inaugurazione – Mercoledì 30 Giugno – Ore 20.00

Schede

Massimiliano Manieri presenta

“IL PROFETA ED IL SUPEREROE”

(LENNON vs ELVIS)

Due stili, due icone incrociate e terribilmente differenti, incarnano ancora oggi la sintesi e l’antitesi del rock. Due modi di vivere opposti, due corazze costruite in officine ben distanti, due lingue agli antipodi. Eppure…. Lennon adorava Elvis, Elvis digrignava i denti sentendo nominare Lennon. Un gioco ad incastro potrebbe riunirli, se solo cominciassimo ad osservarli, sotto una luce più obliqua

Non li metteremo uno nell’ombra dell’altro, li faremo scontrare…metallurgicamente. Ma occorrerà spalancare liberamente le orecchie, richiesta inusuale, di questi tempi…

IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: dall’America Latina e oltre

Carlo Mileti, è Presidente della Coop. Soc. Commercio Equo e solidale Sud Sud Lecce, ed inoltre si occupa dell’area istituzionale e sociale dell’Associazione Nazionale delle Botteghe del mondo. Carlo Mileti è un esperto del folklore, della cultura e delle problematiche socio-economiche di tutti quei paesi dell’america Latina in via di sviluppo, e per l’occasione ci illustrerà quello che oggi sono quelle aree del mondo di cui si occupa sotto più punti di vista. Inoltre egli è esperto di Commercio equo e solidale (un approccio alternativo al commercio convenzionale il cui scopo è promuovere giustizia sociale ed economica e sviluppo sostenibile attraverso il commercio, la formazione, la cultura, l’azione politica) e darà l’opportunità a quanti presenzieranno all’appuntamento di degustare un prodotto tipico dell’America Latina

Adriana Maria Leaci – Buone da sposare (Il Filo Edizioni)
Giovanna, Haidé, Gloria, Marina, Vita, Luisetta, Mariolina, Margherita: otto donne e otto storie di vite vissute pienamente al femminile. Otto caratteri forti nelle difficoltà, otto modi diversi di affrontare la vita, anche quando non va tutto per il verso giusto. Questo libro è il sentito omaggio al genere femminile di Adriana Maria Leaci, lontana dal femminismo radicale e teorico, ma profondamente convinta della centralità della donna nella nostra società. Eppure descrive protagoniste di altri tempi, tutte educate a vivere all’ombra del capofamiglia, a servirlo, a volte a idolatrarlo, altre volte a covare un desiderio di ribellione nei suoi confronti. Sono donne Buone da sposare, pensate come testimonianza forte, che, anche da sole, hanno spalle larghe per portare il peso dei problemi quotidiani e braccia calde per consolare nelle sofferenze. E sullo sfondo un Brasile, terra natale dell’autrice, di cui non si possono non sentire gli odori e ammirare i colori che escono prepotentemente da queste pagine.

Adriana Maria Leaci è nata il 29 agosto del 1959 in Brasile, da genitori italiani. A venticinque anni ha lasciato il Paese ed è venuta a vivere in Italia, dove si è sposata e vive tuttora. Lavora come impiegata nella Pubblica Amministrazione. Nel 2006 ha pubblicato Con gli occhi di mio padre, Luca Pensa Editore.

Luisa Ruggio – Senza storie (Besa Editrice)
La vanità senile di un’attrice mancata, il dialogo di un bambino col suo amico immaginario, una viaggiatrice che ha perso la memoria, un bar che ogni notte si materializza come una nave che attracca in un porto per accogliere gli inconsolabili degli appuntamenti mancati, l’amore fatale di una maestrina di scuola e l’educazione sentimentale degli allievi di prima elementare. Sono solo alcuni dei personaggi che fanno capolino in Senza storie.
La parodia del ricordo, il prisma della narrazione. Una raccolta di racconti brevi sul tema del contrasto tra mondo immaginario e mondo reale, gli slittamenti della memoria e i ritratti rapidi di personaggi che hanno troppa vita da confessare e tornano sulla pagina scritta sotto forma di apparizioni.
Dopo il passo intenso dei romanzi (Afra, La nuca) che hanno marcato il carattere di una scrittura illuminata, Luisa Ruggio apre al lettore un corridoio di storie che confluiscono nella fatale sintonia tra il reale e il narrato.
L’algebra emotiva, ironica e disperata, di pagine in cui si intravede l’occulta armonia delle vite sbagliate.

Luisa Ruggio, giornalista e scrittrice, vive e lavora a Lecce. Ha scritto saggi sul cinema e la psicanalisi. Il suo romanzo d’esordio, Afra (Besa, 2006), ha vinto tre premi letterari. È autrice del blog dedicato alla scrittura “Dentro Luisa” (www.luisaruggio.blogs.it). Nel 2008 ha pubblicato il secondo romanzo, La nuca (Edizioni Controluce).

Stefano Donno – Corpo mistico (LAB Perrone)
“Corpo mistico. Un epistolario esoterico” racconta la storia sconvolgente di Padre Karl Von Liebenfels e di suo fratello Jorg, entrambi vissuti nella Germania di Hitler durante la seconda guerra mondiale. Il primo sacerdote in preda a dubbi circa la sua vocazione e il suo ruolo nel mondo, il secondo un membro delle SS. La vicenda si intreccia ai terribili retroscena del nazismo magico, grazie al quale la componente esoterica, inaspettata, entra rapidamente nella vita dei due fratelli, aprendo possibilità di sviluppo inaudito per tutto il genere umano. Le rivelazioni si susseguiranno una dopo l’altra nella lettura di questo romanzo che intreccia la realtà e la fiction storica, basandosi su documenti realmente esistenti e riportando fedelmente passi tratti dall’epistolario dell’uno e dal diario dell’altro fratello.

Stefano Donno, critico letterario e scrittore, classe 1975, lavora a Lecce. Ha pubblicato diversi titoli di poesia e narrativa. Gli ultimi in ordine di tempo, “L’altro Novecento – giovane letteratura salentina dal 1992 al 2004”, ricognizione sulla recente produzione letteraria in Salento; Ieratico Poietico (Nardò, 2008), Dermica per versi (Lietocolle, 2009) e Mendica Historia, tre raccolte di poesia. “Corpo Mistico” sancisce il suo ritorno, dopo diversi anni, alla narrativa.

Luciano Pagano – È tutto normale (Lupo editore)
“È tutto normale”, affronta il tema dell’omogenitorialità, i protagonisti Carlo e Ludovico, sono i padri che hanno cresciuto insieme il loro figlio Marco e che in una giornata molto importante, attendono il suo ritorno a casa da Roman. La vicenda si svolge in poche ore, la storia raccontata abbraccia un arco temporale che va dai primi anni ottanta a oggi, ripercorrendo quindi la nascita, la crescita e l’educazione del figlio da parte dei due padri in diverse fasi, fino alla maturità. È come se l’intero bagaglio di una vita si condensasse, rovesciandosi nell’interiorità dei personaggi e presentando loro il conto in un momento di bilancio. Si tratta infatti di realizzare l’avvenuto ingresso di Marco nell’età adulta, di verificare (da parte dei suoi padri) il “come” e il “chi” egli sia; da parte del giovane, si tratta di “manifestarsi”, ossia di uscire dall’atteggiamento mimetico in cui è vissuto troppo a lungo – proteggendosi dietro una fantasia da un lato (favorito dalla distanza) e dall’altro continuando ad attingere ad una dimensione familiare cui è profondamente legato – col rischio di dover pagare un prezzo troppo alto.

Luciano Pagano nato a Novara nel 1975, vive e lavora a Lecce. Scrittore e critico letterario ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, intitolato “Re Kappa” (Besa) nel 2007. Nel 2008 è stato uno dei vincitori del premio Subway Letteratura, nello stesso tempo è arrivato terzo, sempre con un racconto, al premio Creative Commons in Noir, indetto da Stampa Alternativa. Collabora con il quotidiano “il Paese Nuovo”.

Paola Scialpi, Antologica 1970/2010
Pittrice, artista, attiva dagli inizi degli anni ’70 ha collezionato più di cinquanta tra mostre e eventi unici. CIBUS Mazzini ha l’onore di ospitare la prima ‘antologica’ della sua carriera. Paola Scialpi ha esposto le sue tele in tutta Italia e nel Mondo, di recente inaugurando una produzione di borse d’autrice e altri capi e accessori firmati a tiratura limitata. Hanno scritto di lei “Per chi conosce l’artista non sfugge all’occhio osservatore che Paola Scialpi osa rinnovarsi, volta per volta, sorprendendo e avanzando verso un pubblico che rimane spesso senza parole, sbalordito. Detto dalla pittrice, l’arte è la sua vita, per cui ogni aspetto che la colpisca, sia nel quotidiano semplice, nel vissuto odierno, sia tra gli eventi che coinvolgono le coscienze umane, nei telegiornali o nel racconto di una persona conosciuta, lì nel profondo delle sue emozioni, dove lei basa la propria vita, è proprio in quell’angolo del suo intimo che nasce l’espressione massima della sua pittura. Come un vulcano che non può trattenere tutto il calore contenuto nel cuore della terra, è così che in Paola Scialpi esplode il potere di esprimersi attraverso i pennelli. E lo fa con la stessa naturalezza con cui beve un bicchiere d’acqua o calca i passi sulla strada. Dopo un periodo di ricerca e di evoluzione, dove ha scovato in fondo a se stessa l’ennesima strada artistica (percorso), ricominciando dal colore (il rosso) e dal non colore (il nero) con le loro varie tonalità, aggiungendo a poco a poco anche il colore della pelle” (A.M.Leaci)

martedì 1 giugno 2010

A Lecce Francesca Leone ci parla del Cibus












Quando è che nasce il suo amore per la cuc
ina e quando si trasforma in una vera e propria passione?

Come tutte le "mamme sessantottine", anche la mia ha fatto di me una donna indipendente e soprattutto in grado di seguire una casa nel concetto più ampio di famiglia. "... anche se poi non farai la casalinga - mi diceva - è bene essere pronte e capaci di gestire tutte le situazioni". Così aiutare mamma nel preparare un menù ed allestire la tavola per una cena informale o una ricorrenza, mi hanno fatto apprezzare da prima la buona tavola e poi il piacere di ricevere. Il tutto poi mi è tornato molto utile, nel periodo universitario, trascorso lì dove nessuno apprezzava una buona frisa per cena o il gusto del pasticciotto! È il mio carattere conviviale (sempre pronta a sfruttare un evento per stare assieme agli amici) che mi ha fatto continuare a cucinare per passione, condividere con gli altri le proprie creazioni, il frutto concreto ed immediato di qualcosa che tu stessa hai ideato! I complimenti e l'apprezzamento di quello che riesci a fare è facilmente intuibile quando i piatti si svuotano in fretta...

Cibus Mazzini, che dirige e cura con suo marito, è un 'avventura che ha una sua storia. Ce la vuole raccontare un po'?

Tutta? Lunga e tediosa..... forse! Nasce come sempre tutto da mia madre. Nel 1998 mio padre, imprenditore nella Gdo, ha avuto l'occasione di rilevare una piccola salumeria in piazza Mazzini a Lecce (Marazia) con l'obiettivo di regalare al capoluogo salentino un locale di degustazione e non solo d'acquisto per prodotti scelti e selezionati, oltre alla gastronomia d'asporto, punto di forza ormai da decenni della realtà che oggi è curata dalle mie sorelle in Piazzetta Partigiani. Allestito cun cura nei più piccoli dettagli grazie al girovagare per botteghe artigiane in cerca di complementi d'arredo e specifici "strumenti del mestiere", questo negozio si è trasformato più e più volte per rispondere ad esigenze commerciali pìù concrete, perdendo forse un pò quello spirito che lo ha visto nascere. L'ho sempre considerato l'eredità di mia madre e condividendo con lei quelle passioni e la voglia di lavorare con piacere ed in armonia, ho riportato la salumeria di quartiere prima ad un piccolo angolo di degustazione "mordi e fuggi", ora ad un accogliente e più eclettico luogo dove la convivialità si sposa con la cultura del mangiare bene del nutrirsi con gusto.

Quali sono i suoi piatti forti?

Paradossalmente quello che apprezzano di più i miei ospiti sono ortaggi e verdure di stagione, ma oggi elaboro dei primi piatti senza nome, con degli ingredienti che aggiungo in base alla mia creatività al momento di condire ed ultimare un sugo ed una pasta che solo in quel momento vedo farmi l'occhiolino dalla dispensa.

È vero che utilizza ingredienti che vanno bene anche per i celiaci? Come mai una scelta di questo tipo?

Ho un'amica celiaca, e da buona padrona di casa tutti devono gustare ed apprezzare un mio invito. Ha seguito il corso promosso dall'AIC e con l'aiuto del mio tutor ho notato come sia semplice realizzare menù per celiaci. Ho eliminato i problemi all'origine usando solo farine e pane grattato senza glutine, certo la mia pizza non è per celiaci, ma un buon sugo può condire tutti i tipi di pasta!

Unirete alla filosofia della cultura per il gusto anche quella per il gusto della cultura?

La mia bimba ha 4 anni e quest'impegno non ci permette di passare molto tempo insieme. Ad esempio un laboratorio per ragazzi, che sia artistico, musicale o semplicemente educativo mi dà la possibilità di insegnarle molto ed al contempo di stare insieme a lei. La lettura di un libro, l'ascolto di un brano musicale, la convivialità e lo scambio di opinioni ci aiutano a crescere nel confronto tra menti, idee e culture diverse. A tavola si parla, ci si incontra, ci si innamora....il cibo non è solo sostentamento, è passione, incontro, cultura ed i figli si formano soprattutto in questo. È una scuola semplice, informale e divertente ed io e mio marito abbiamo una figlia da crescere nel corpo e nello spirito, così è più semplice.

Intervista a Francesca Leone di "CIBUS Mazzini"
(Via Lamarmora 4, angolo P.zza Mazzini, Lecce, 0832-289501).