Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
mercoledì 31 agosto 2016
martedì 30 agosto 2016
lunedì 29 agosto 2016
domenica 28 agosto 2016
venerdì 26 agosto 2016
giovedì 25 agosto 2016
mercoledì 24 agosto 2016
martedì 23 agosto 2016
lunedì 22 agosto 2016
domenica 21 agosto 2016
venerdì 19 agosto 2016
L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO DELL’ANNO AL TEATRO ROMANO DI LECCE IL 23 AGOSTO 2016
Il premio
riconoscimento l’Eccellenze del Territorio dell’Ass. Arcadia Lecce nel corso di
oltre cinque anni di attività è diventato uno dei riconoscimenti più rilevanti
tra quelli legati a chi ogni giorno, attraverso il proprio lavoro e la propria
attività artistica, imprenditoriale, associativa contribuisce in maniera
significativa allo sviluppo del territorio salentino, collaborando alla sua
valorizzazione, e a crearne la storia e l’identità. Il “Premio L’Eccellenza del Territorio”, è
nato dunque con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare tutte quelle realtà
imprenditoriali e associative che con il loro operato hanno portato un profondo
contributo al territorio salentino, contribuendone alla valorizzazione e
all’attività di promozione. Un riconoscimento (patrocinato dalla Regione Puglia con l’assessorato Industria Turistica
e Culturale e Gestione e Valorizzazione Beni Culturali, Real Casa Dobrynia,
Provincia di Lecce, Città di Lecce) legato all’Associazione Arcadia Lecce,
che affonda le proprie radici nella storia, legata e ispirata ai principi e
alle regole dell’antico Ordine dei Cavalieri del Tempio. Quest’anno la location per il consueto
appuntamento annuale sarà il prestigioso Teatro Romano gioiello nascosto tra le
chiese ed i giardini della città barocca e l’appuntamento è previsto per il 23
agosto 2016 ore 20,30. Presenta il
Presidente di Arcadia Lecce, Valentino Zanzarella. Il premio riconoscimento
L’Eccellenze del Territorio dell’Anno per l’edizione 2016 sarò dedicata alla memoria di Pino Zimba e Uccio Aloisi. Ritireranno il
premio riconoscimento alla memoria di Pino Zimba Ines ed Edo Zimba, e Rossano
Ruggeri. Ritireranno il premio riconoscimento alla memoria per Uccio Aloisi,
l’Associazione Li Ucci eredità culturale musicale ed associativa ideata e
ispirata a Uccio Aloisi e Uccio Bandello. Sono previste le performance a suon
di pizzica di Caterina Rizzelli e Marilena Martina, le azioni istrioniche,
ironiche e ilari di Party Rock Salento, le installazioni di Body Painting
dell’Accademia di Estetica di Anna Chiriatti “Effetto Donna”, il tributo a Pino
Zimba e Uccio Aloisi de I Briganti di Terra d’Otranto, di Arakne Mediterranea e dei Ta Korassia, la
danza a cura di Energy Dance dei maestri Cristian Giaffreda e Serena Calogiuri,
il Free Style di Alessandro Colazzo e con la partecipazione straordinaria di Antonio
Castrignanò.
Si ringraziano per la
collaborazione alla realizzazione dell’evento Fior di Idea di Piera Comi
(Scorrano, Lecce), Casa Della Sposa (Lecce), Barocco Abiti (Lecce)
I candidati alle
Eccellenze del Territorio dell’anno per il 2016 sono:
STRADA FACENDO ONLUS,
PARTY ROCK SALENTO, FONDAZIONE NOTTE DELLA TARANTA, LIBRERIA PALMIERI, DANIELE
MANNI, TONY BONJI, MAURIZIO MACRI’, FERDINANDO BOERO, RE ARTU’ LECCE, ACCADEMIA
DI ESTETICA DI ANNA CHIRIATTI, GALLERIA
BELLE ARTI CAIULO, COMITATO FESTA SANTA
DOMENICA SCORRANO, SALENTO MON AMOUR,
MUSEO DI STORIA NATURALE DEL SALENTO E OSSERVATORIO FAUNISTICO
PROVINCIALE, LEONE DE CASTRIS, COTOGNATA
LECCESE, A’ LA PAGE PARRUCCHIERI DI GABRIELLA PEZZETTA, DOTT. ANDREA TINELLI,
MALIBU’ PUB, MASCARIMIRI, ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA GPDM, STELVIO
CARPENTIERI E IL LABORATORIO DEGLI
ERRORI, FONDAZIONE PALMIERI, LA NUOVA
FONDAZIONE NOTTE DI SAN ROCCO DI TORREPADULI, BEL PAESE, ORIONE AGENZIA DI
COMUNICAZIONE, L’ As.Cu.S. (Associazione Sportiva Culturale Salentina
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Lecce), BIRRA TERRONA,
ECOFESTA PUGLIA, TARANTARTE, la scrittrice MARIA DE GIOVANNI, PAOLO MONTINARO
giovedì 18 agosto 2016
mercoledì 17 agosto 2016
Ecco la prima di “E libera non nacqui” di Eliana Forcignanò (iQdB Edizioni di Stefano Donno) alla Ubik di Maglie (Lecce, Puglia, Italy)
Il volume “E
libera non nacqui” di Eliana Forcignanò (iQdB edizioni di Stefano Donno –
collana Salento d’Esportazione) sarà presentato dall’editore Stefano Donno il
20 agosto alle ore 20,00 nell’ambito della Rassegna Li Santi Lumi presso la
Libreria Ubik di Maglie in via Roma 51.
“La poesia
di Eliana Forcignanò è attraversata da un concerto di voci differenti che
s’intersecano in un equilibrio armonico, oppure si puntellano a vicenda in un
controcanto che dà al lettore un senso di vertiginosa precarietà,
rispecchiando, in questo modo, l’esibito disagio interiore dell’autrice. Al
‘referto’ di una lucida e spesso cinica autoanalisi («Misurando a passi slabbri
l’ego / calcolando senza voglia l’ipse / trovo netta questa solitudine») si
sovrappone la naturale inclinazione per una postura iniziatica, coltivata,
credo, attraverso la lunga confidenza con la scrittura di Claudia Ruggeri, cui
è dedicata la poesia che apre la raccolta; al frammento, usato come veicolo di
fulminanti agnizioni, si oppone un andamento ragionativo che arriva persino, a
un certo punto, a distendersi nei tempi lunghi della prosa; accanto al culto
della madre («perdonami se vi confondo nel pensiero, se trasformo te in una
divinità, se quasi mi prostro ai tuoi piedi e ti dedico inni aspersi con
l’incenso»), si sviluppa il tema della sessualità, vissuta come
congiunzione/profanazione («Corri! Le mani gli occhi i seni scorri / con il tuo
ventre sul mio»; «Spolverami le spalle con un ramo di bosso / graffiamele
quando gli alberi sono tetri / quando si chiude sulle mie nebbie la sera / e tu
vorresti sottrarmi la malinconia / per tesserne una veste leggera»); a un ritmo
‘jazzato’ fa da contrappunto una predominante intonazione elegiaca, col conseguente
recupero di arcaismi e di un armamentario retorico ora intenzionalmente desueto
e classicheggiante (penso, per esempio, all’overture larga, ‘proemiale’, della
sezione De_siderea), ora baroccamente sovraccarico di «sillogismi ascensionali»
e di snervanti allitterazioni ai limiti della cacofonia («e ride il re ride
radioso rappezzando i rimasti rostri», «permettimi pavore quando persa»;
«ruvidi riottosi rasposi per rancori», «…agli stuporosi stupri / del sole
segnanti aspri scrigni»,ecc.). In questo suo continuo gettar semi per poi
nasconderli, è come se l’autrice volesse invitare il lettore nel suo giardino
privato, che è assieme lucente e tetro, e cioè nella parte di sé più segreta;
ma poi è come se innalzasse attorno a quel giardino, per complicarne o
comprometterne l’accesso, un intricato groviglio di rovi. Nella confessione di Il
mio gioco è farvelo credere, per esempio, Eliana Forcignanò chiarisce che
l’urgenza della sua poesia è giustificata e sorretta da un’istanza che non è di
ordine intellettuale, ma sensuale; e che la cogente necessità di quest’ultima
non può che essere depistata, per una sorta di pudore, attraverso lo schermo
della prima, oppure attraverso il paziente esercizio della scrittura: «e la
strada della scrittura la percorro / per tacere il vuoto della fede in te / dio
della secca che mi trascini / contro lo scoglio e mi scavi la notte»; «Non
scrivo di getto / m’inforco il verso all’uncinetto / scavo nelle asole i
bottoni / mi cucio addosso le ossessioni». I continui rimandi a un repertorio
filosofico e psicoanalitico (autori, temi, lessico: Kant, eone, Kierkegaard,
darwinismo, Zenone,il prediletto Jung, ecc.) funziona, allora, più che come
vezzo stilistico o ricerca di punti fermi, come un’ulteriore e rassicurante
maschera dell’io, che se da una parte rinvia il momento della sua ostensione
piena e completa, dall’altra permette all’autrice di prolungare il ricamo
attorno al vuoto del suo privato e annientante ‘inferno’:«che mi manca un dio
si sente / per venerare la pienezza di questo dissolversi». (Simone Giorgino)
iQdB
edizioni di Stefano Donno (i Quaderni
del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
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martedì 16 agosto 2016
La libreria Ubik di Maglie nell’ambito della rassegna Letteraria Li Santi Lumi il 19 agosto 2016 ospiterà Alessandra Peluso e il suo “Sul Boxer del nonno verso la Poesia” (iQdB/Salento d’esportazione di Stefano Donno)
La
libreria Ubik di Maglie nell’ambito della rassegna Letteraria Li Santi Lumi
venerdì 19 agosto 2016 alle ore 20,00 ospiterà la presentazione del nuovo
lavoro di Alessandra Peluso “Sul Boxer
del nonno verso la Poesia” (iQdB/Salento d’esportazione di Stefano Donno)
che sarà presentato dal poeta Pierluigi Mele, e dall’editore Stefano Donno.
Un
“vademecum” per passeggiare tra versi e pensieri. Non conosce stagioni la poesia
né tempo, “comincia nel punto in cui le parole che di solito pronunciamo si
rivelano banali o comunque inadeguate, quando non riescono ad esprimere il
nostro rapporto con gli esseri e le cose, con le esperienze che attraversano la
vita, con le esistenze con cui ci confrontiamo, di cui abbiamo bisogno di
stringere il senso, di comprendere la trama, di svelare l’intreccio”. In questo
“prezioso libello” gli incontri di Alessandra Peluso con Antonio Errico, Carlo
Stasi, Eliana Forcignanò, Elio Coriano, Enrico Romano, Francesco Aprile,
Francesco Pasca, Gianluca Conte, Giuseppe Greco, Lara Carrozzo, Marco Vetrugno,
Marcello Buttazzo, Maria Pia Romano, Maurizio Leo, Anastasia Leo, Mauro
Ragosta, Pierluigi Mele, Stefano Donno, Vito Adamo, Vito Antonio Conte, Walter
Vergallo e Lorenzo Martina.
“L'Entusiasmo e la Passione sono le prerogative necessarie affinché ogni
idea, o sogno si possa realizzare, e così è stato con “Sul boxer del nonno
verso la poesia”: amo la poesia, questa terra, e desidero offrire innanzitutto
una cartina tornasole a chiunque voglia avvicinarsi al testo. Vorrei che i
poeti di oggi siano ricordati e soprattutto, si conoscano le loro origini;
vorrei..., non solo, il desiderio anche di rendere chiara l'atmosfera che si
respira nel Salento, e poi, un sogno
verriano, creare rete tra di noi salentini ed esportare la nostra poesia al
nord, senza presunzioni o pregiudizi di genere, solo per quell'unico grande
amore che unisce ed è la POESIA.” (Alessandra
Peluso)
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venerdì 12 agosto 2016
giovedì 11 agosto 2016
mercoledì 10 agosto 2016
martedì 9 agosto 2016
"Sono nato cantando… tra due mari. Radici e canto nella poetica di Franco Simone cantautore salentino ", il nuovo libro di Carlo Stasi alla Ubik di Maglie
"Sono nato cantando… tra due mari. Radici e canto
nella poetica di Franco Simone cantautore salentino ", il nuovo libro di
Carlo Stasi (iQdB Edizioni di Stefano Donno) verrà presentato dalla
giornalista Angela Leucci l’11 agosto 2016 alle ore 20,00 presso la
Libreria Ubik di Maglie in via Roma 51 nell’ambito della rassegna letteraria Li
Santi Lumi. Interverrà l’editore Stefano Donno. SPECIAL GUEST IL CANTAUTORE
FRANCO SIMONE.
«Prima la musica o la poesia? Dilemma proverbiale
quasi quanto quello dell’uovo e della gallina, e di fronte al quale le menti
più sagge dell’antichità si sono rifugiate in miti rassicuranti come quello
delle comuni origini o del loro primordiale legame ritmico e sonoro. Un legame
indissolubile, in ogni caso, che ritorna puntuale ed accresciuto nelle sue
infinite sfaccettature quando si è di fronte ad un personaggio di grandissima
levatura quale Franco Simone, il cantautore di Acquarica del Capo che nella
musica ha infuso tutta la sua poetica e sensibilità» scrive Eraldo Martucci,
«le canzoni, è noto, si ascoltano, si cantano, si respirano, vanno via, ma
ritornano. Sono sempre con noi e portano i ricordi, rappresentano anche, in
alcuni particolari momenti storici, dei documenti straordinari in grado di
indicarci il suono del cambiamento, come quello che riguardò i mutamenti
sociali, antropologici, linguistici e lessicali dell’Italia del secondo
dopoguerra. E a ripercorrere in maniera assolutamente originale l’incontro di
Franco Simone con quel processo, che non riguardava però solo l’Italia, è ora
questo eccellente pamphlet scritto dal poeta Carlo Stasi, che con grande
maestria è riuscito a mettere insieme vicende personali del cantautore, legate
soprattutto alla sua infanzia ed al periodo scolastico ed universitario, alle
tante canzoni che si sono ispirate proprio a quei ricordi.
La figura che emerge è quella di un artista non solo
legata alle canzoni d’amore, che pure hanno una notevole importanza nella sua
produzione e ne hanno sancito l’iniziale fama (“Tu… e così sia” e “Respiro” fra
tutte), ma anche di un uomo che racconta esperienze non personali con una
grande sensibilità ed una forte immedesimazione emotiva nei drammi della
società contemporanea. Come quello collegato al problema della deforestazione
dell’Amazzonia ed alle prevaricazioni subite dalle popolazioni indigene. Un
tema, quello dell’ecologismo, sempre attuale e che troverà collocazione nella
magnifica “Amazzonia” del 1988. Ed un altro punto sapientemente sottolineato
dall’autore è la grande passione, anzi l’amore sconfinato, che l’America Latina
nutre verso Franco Simone, autentico “divo” in Sudamerica con il merito
aggiuntivo di aver lanciato e portato molti talenti salentini, come
recentemente accaduto con Michele Cortese».
Carlo Stasi, poeta, scrittore e saggista di Acquarica
del Capo (Lecce), è docente di Lingua e Letteratura Inglese presso il Liceo
Scientifico “De Giorgi” di Lecce. Ha pubblicato Poesie (Gabrieli, Roma 1981),
La Speranza (Ricerche Poetiche, Fasano 1984), Leucàsia. Racconti, disegni e
poesie) (Presicce 1993, 1996, 2001), Danza dei 7 pensieri (Bollate, 2001),
Leucàsia e le Due Sorelle. Storie e leggende del Salento (Cavallino, 2008,
2012). Ha tenuto mostre-performance di poesia visiva a Bari (1984), Milano
(1990), Como (1996, 1997), Tradate (1997), Maglie (2000), Lecce (2001), ecc. È
inserito in numerose antologie. Collabora con articoli, saggi, recensioni,
racconti e poesie a quotidiani e riviste, scrive testi per canzoni (ha inciso
"Tango della Tangente", Nuova Fonit Cetra, Milano 1997), ed un suo
testo poetico (“Tigi Luna”) è stato scelto e musicato dai Sud Sound System
(2001). Nel 1992 ha creato la “leggenda” di Leucasia.
lunedì 8 agosto 2016
venerdì 5 agosto 2016
giovedì 4 agosto 2016
martedì 2 agosto 2016
Lucania senza santi di Nunzio Festa il 5 agosto a Lecce per la prima in Puglia
Lucania senza santi
edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno del giornalista e scrittore lucano
Nunzio Festa, sarà presentato venerdì 5 agosto 2016 ore 19,00 presso la sala
Guenon dell’Associazione Arcadia Lecce in viale della Repubblica 21. Dopo i
saluti del Presidente dell’Associazione Arcadia Lecce Valentino Zanzarella,
presenterà l’autore il Dott. Giorgio Pala, Presidente dell’Associazione Carpe
Diem. Evento organizzato e promosso
dall’Ass. Arcadia Lecce e dall’Associazione Carpe Diem di Lecce.
“Prima di cominciare veramente. Siamo
Scotellaro e siamo Gaetano Cappelli. Perché questo saggio sulla letteratura
d’autrici e autori almeno nati in terra di Basilicata, nella Terra dei boschi
(o era dei lupi?), o cresciuti sempre qui, deve iniziare da questa
constatazione minima essenziale, quasi dovuta. Ma con la precisazione utile che
contenuti, tematiche, ispirazione e creazioni finali abbiam capito esser
completamente slegate dal legame con una certa religiosità, soprattutto con le
professioni di fede come al contrario si potrebbe invece immaginare. Specie in
lande, dobbiamo aggiungere, spuntate e rinate da quel che resta della
tradizione del mondo contadino e insomma della “cultura” contadina - in buona
sostanza quelle origini buone a dar debito a devozioni sicure per Santi Madonne
e Dio. Il Novecento, infatti, ha lasciato alla Lucania d’oggi un fascio di
nervi in forma d’inchiostro che parla certo dell’eredità dei dimenticati ai
margini delle lettere nazionali, Rocco Scotellaro su tutti appunto, della
bellezza moderna e imperdibile e sempre in divenire di Cappelli, come infine di
più “giovani” - anagraficamente, certo ancora - penne almeno nate o che un po’
hanno vissuto come ritrovato l’anfratto del Meridione detto Basilicata. Dove
però i gusti personali provano a intrecciare necessarie segnalazioni di storia
letteraria, ovvero momenti vitali d’autrici e autori che sono l’universo
letterario lucano. E con il sostegno di consigli e aiuti che ho cercato da
diverse penne amiche - tra l’altro parte del discorso complessivo: ovvio! : ho
voluto un dialogo-scambio con lo stesso Gaetano Cappelli. Come con Mariolina
Venezia. Poi ho fatto ricorso, approfittando ovvero d’amicizia e fratellanza in
temi e interessi, ad altri attenti lettori, tipo Andrea Di Consoli e vedi il
meticoloso Giuseppe Lupo. L’ultimo grazie infine ad Angela, soprattutto per
l’aiuto sul titolo. Per quanto sarà possibile, partendo dalla narrativa saranno
associate, dunque, immagini state e che saranno domani ma a un titubante
presente che dice di quel che era e che alla fine vedremo per gli anni almeno
prossimi se i nostri strumenti, diciamo, ci sosterranno e se saranno adatti a
raggiunger tale scopo. In virtù della nota quanto notoria curiosità di Stefano
Donno, quindi, i miei gusti personali più i mezzi a disposizione cercheranno di
trovare affinità e far sinergia con l’obbligo della ricerca finalizzata alla
divulgazione, in un certo senso, di materiali, anzi materia che dovremmo
portarci nel Grande Viaggio mentale e sensoriale insomma sentimentale di certo
chiamati normalmente a compiere. La migliore narrativa sarà Raffaele Nigro,
Gaetano Cappelli, Giancarlo Tramutoli, Giuseppe Lupo, Andrea Di Consoli, Rocco
Brindisi, Mariolina Venezia, Claudia Durastanti, Pasquale Festa Campanile,
Mimmo Sammartino, Francesco Sciannarella, Gina Labriola, Tommaso Claps,
Francesca Barra. In ordine sparso. La migliore poesia sarà Alfonso Guida, Mario
Trufelli, Beppe Salvia, Assunta Finiguerra, Leonardo Sinisgalli, Rocco
Scotellaro, Vito Riviello, Franco Cosentino, Roberto Linzalone, Michele
Parrella, Giulio Stolfi, Albino Pierro, Giandomenico Giagni, Giovanni Di Lena,
Osvaldo Tagliavini, Nicola Sole. “ L’autore
Nunzio Festa
è nato a Matera, nel1981, lavora fra Matera e il suo paese natale, Pomarico
dove vive. Poeta, narratore, critico, collaboratore giornalistico; lavora nel
campo dell’editoria, prevalentemente come editor per la materana Altrimedia
Edizioni – della quale è anche co-direttore editoriale e direttore di alcune
collane, e come consulente editoriale
iQdB
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lunedì 1 agosto 2016
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