Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
domenica 31 maggio 2020
L’ombra piccola (quaderno gerosolomitano minimo): nuova edizione di Maria Teresa Papa (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Fuori, discosta dalle rotte percorse e consumate, Gerusalemme. Cercata, raggiunta. Abitata. Attraversata quando il passo è un inciampo o un camminare agile, svelto. Respirata. Nelle arie brucianti, nelle piogge sottili e tiepide che chiazzano lievi i vecchi muri. Nelle piogge buone, gialle, intonate al canto del muezzin. Nel freddo umido dell’alba nel quartiere armeno, prima dell’arrivo delle venditrici di mandorle e foglie di vite. Scandita. Dai momenti di vita piccoli, dalla cantillazione, dalla puntualità di riti e formule, dalle officiature. Sonora di voci nei mercati, di risate nelle stazioni, di stridii di rotaie, di lamenti, preghiere e implorazioni, di rumore di pozzanghere schiacciate. Indagata nel codice del suo alfabeto, nelle lettere sgranate, studiate in senso e in grammatica, in suono e spessore. Gerusalemme mansueta e indocile, insofferente e placata, osservata nel suo antico e costante moto d’onda.Maria Teresa Papa è nata a Como il 2 aprile 1975. Si laurea in Giurisprudenza con una tesi in Filosofia del diritto su Simone Weil e il sindacalismo. Studia poi Lingue e letterature comparate a La Sapienza di Roma, specializzandosi a Paris IV Sorbonne in Letteratura francese contemporanea con una tesi, nell’ambito di un più ampio lavoro su immagine ed iconoclastia, dedicata a Letteratura e pittura maghrebine. Nel 2017 inizia a studiare ebraico moderno all’Università ebraica di Gerusalemme, spostandosi l’anno successivo all’Università di Tel Aviv. Si occupa di traduzione e di scrittura.
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sabato 30 maggio 2020
venerdì 29 maggio 2020
DONNE PER L’ARTE: L’Arte invisibile delle Donne nell’Arte Contemporanea di Donato Di Poce (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Un viaggio
nell’arte contemporanea unico nel suo genere quello affrontato dal poeta e
critico d’arte Donato Di Poce in questo suo nuovo lavoro editoriale. Percorsi
estetici e formali differenti per latitudini e risultati di ricerca, accomunati
dall’eccezionalità di ogni singola artista analizzata con perizia analitica da
un punto di vista critico e poetico. Le protagoniste sono Maria Elena Danelli,
Maria Galano, Aurora Maletik, Maria Mesch, Enza Miglietta, Paola Scialpi, Betty
Zola. Questa è la singolarità dell’opera, che continua la tradizione editoriale
de I Quaderni d’arte del Bardo per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno. “Dal punto di vista stilistico Maria Elena Danelli predilige il collage
(spesso tessuto e carte insieme alla pittura) e l’inserimento della parola sia
come segno che come significante, a volte con singole parole altre volte con
interi versi o aforismi a suggellare un concetto, un’idea espressa nell’opera,
ma non disdegna il disegno(anche di sottili trame erotiche) e
l’informale”“Maria Galano è un’artista che sa esprimersi nella piccola come
nella grande dimensione (cosa difficilissima) che riesce a pochi maestri
dell’astrazione e dell’informale”“La sua Azione creatrice produce magie e un
enigma di bellezza senza tempo e senza limiti, che con la luce cattura il tempo
e il clic di un pensiero irretisce le vibrazioni dell’infinito, e il sogno
inizia a catturare tempo, movimento e sensi. E Aurora Maletik inizia a svelare
segreti, a sognare e farci sognare. E come diceva una grande filosofa del sogno
creatore, Maria Zambrano, “ Sognare è già svegliarsi”.Per Maria Mesch – “Più o
meno un frammento, una linea sospesa, interrotta tra cumuli di curve,
inchiostri randagi, fogli colorati; ghirigori arrivati quasi per caso, spuntano
timidi tra favole di mare, ogni tanto pugnalano, ridono, seducono, barcollano,
tossiscono, si tuffano zigzagando tra le foglie, tra bollicine timide, incerte,
radiose, cariche di grazia evanescente e chiara, tra brandelli d’icone. “Il
titolo di questo scritto IL DIARIO DI BORDO, riassume bene il mondo artistico e
poetico di Enza Miglietta, in quanto la sua ininterrotta attività artistica che
vide l’esordio nel 1988 a Ravenna si è protratta sino ad oggi con tappe
espositive tra le altre a Milano, Lecce, Torino, Ferrara, Montecarlo, Trento,
Barcellona, Wurzburg, Memmingen, Malcesine dove attualmente opera nel suo
bellissimo Atelier, come un Diario di bordo quotidiano di storie, emozioni,
viaggi e poeticherie varie e per il fatto che la poetica delle annotazioni
minime(ma essenziali e del viaggio esistenziale emozionale )diventa simbolo e
praxis quotidiana…una parola, un segno, un colore, nelle sue mani diventano un
segno, una colore e una parola universale.”“Paola Scialpi, Pittrice, artista,
attiva dagli inizi degli anni '70 ha collezionato più di cinquanta tra mostre
ed eventi unici in Italia e all’estero tra cui America, Arabia Saudita, America
(New York) e Kosovo, comparendo inoltre nelle più prestigiose pubblicazioni
d’arte. Hanno scritto di lei numerosi critici e Poeti, tra cui, Toti
Carpentieri, Marina Pizzarelli, Pietro Marino, Antonella Marino, Luciano
Caramel. Fino agli anni Novanta Paola Scialpi ha “utilizzato” l’arte per
affrontare tematiche e soggetti attuali e spinose come l’immigrazione e la
prostituzione minorile, la condizione della Donna.”“Betty Zola, donna colta e
sensibile, infaticabile frequentatrice di mostre d’arte contemporanea, musei e
libri, è aperta alla contaminazione dei linguaggi culturali e alla
sperimentazione tipica delle migliori avanguardie del ‘900 e non si sottrae al
confronto stilistico-poetico con i suoi colleghi, e prova ne è la sua
partecipazione a numerose collettive in giro per l’Italia e il rapporto
costruttivo e privilegiato con poeti e personaggi della cultura contemporanea
come Alberto Casiraghi, Nicola Frangione, Adriano Pasquali.”
Testi di Donato Di Poce / Cura editoriale Valentina Sansò
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giovedì 28 maggio 2020
Athanor: Trattato Alchemico - nuova edizione di Stefano Delacroix (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
L'Athanor è il luogo interiore della trasmutazione, dove l'alchimista realizza l'Oro Filosofico. Un'antica metafora sottende il fatto transazionale e potente del risveglio iniziatico, un processo volto a sbozzare la materia grezza e rivelare il passaggio segreto dell'Alchimista. Fondendo l'antica conoscenza alla nuova, e rinsaldando la propria presenza consapevole, il discente sgroviglia il filo arianneo perché gli sia finalmente chiaro l'itinerario che lo condurrà fuori dagli intricati e dolorosi labirinti psichici della modernità.
Stefano Delacroix (Taranto, 18 agosto 1966), pubblica nel '94 l'album "Ribelli" (ed. Hobo, distribuzione Sony Music) e nel '97 "La Legge Non Vale" (ed.Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla carriera di scrittore, pubblica successivamente i romanzi "La Memoria del Mare" (2006, ed. la Riflessione), "Peristalsi" (2007, ed. il Foglio), "Il Sesto" (2008, Lupo editore, 2012 in II° edizione), "Nigredo (2013, ed. I Libri di Emil) e "Calm Beach" (2015, ed. I Libri di Emil). Alchimista e studioso di Filosofia, Onironautismo e tecnologie della psiche, celebra il suo esordio saggistico con “Athanor, la Scienza Segreta del Cuore” (i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donon 2019).L’immagine di copertina interna è di Maximilian VetranoLe immagini “Moire” e “Ruota della fortuna” sono di Roberto Shambhu
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