venerdì 30 dicembre 2022

sabato 24 dicembre 2022

venerdì 25 novembre 2022

sabato 19 novembre 2022

R A F F I C H E (Aforismi) di Hiram Barrios (Edizione bilingue Spagnolo/Italiano) Prefazione di Gino Ruozzi. / Collana Dissensi a cura di Donato Di Poce (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) R A F F I C H E (Aforismi) Edizione bilingue Spagnolo/Italiano secondo  titolo del messicano Hiram Barrios nella collana Dissensi a cura di Donato Di Poce per i tipi della casa editrice pugliese. Prefazione di Gino Ruozzi.

Negli ultimi decenni in particolare si è sviluppata un’intensa attività di critica e di invenzione, che ha dato modo di conoscere la quantità e la qualità degli scrittori di aforismi, di cui il messicano Hiram Barrios come autore, editore e curatore di testi è stato interprete e promotore fondamentale. È anche per questo che i suoi aforismi hanno un’alta e profonda connotazione critica, sia diretta sia metaforica. Non a caso pertanto buona parte dei suoi testi sono costituiti da “aforismi sugli aforismi”, aforismi che perciò riflettono sulla natura stessa dell’oggetto che essi stessi sono. È un genere nel genere che ha contraddistinto la storia millenaria degli aforismi e che ritrova in Barrios appassionata energia e feconde prospettive. (dalla prefazione di Gino Ruozzi)

Hiram Barrios (Città del Messico, 1983). Scrittore, editore e traduttore dall’italiano (ha tradotto la poesía di Eros Alesi). Tra i suoi ultimi libri si segnalano: El monstruo y otras mariposas (2013), Las otras vanguardias (2016), Apócrifo (2014 e 2018) ed Artimañas (2021). Curatore delle antologie Lapidario. Antología del aforismo mexicano (2015 y 2020), Aforistas mexicanos actuales (2019) e Disparos al aire. Antología del aforismo en Hispanoamérica. Silenzi scritti/ Silencios escritos, Antologia bilingue Italiano Spagnolo di aforismi, curata con Donato Di Poce, I Quaderni del Bardo (2020). Clandestini/Clandestinos, Antologia bilingue Italiano/Spagnolo, a cura di Donato Di Poce, con traduzione di Hiram Barrios, I Quaderni del Bardo (2021). I suoi testi sono stato inclusi in antologie del Messico, Italia, Spagna e Perù.

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giovedì 17 novembre 2022

mercoledì 9 novembre 2022

Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donn “Erosatire” di Zanni Egeo Diomarta a cura di Diego Martina

Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Erosatire di Zanni Egeo Diomarta a cura di Diego Martina. Irriverente, intollerante, politicamente scorretto, irritante, oltraggiante, più velenoso dell’Avvelenata di Guccini: questo e molto di più si trova tra i versi delle Erosatire di Zanni Egeo Diomarta

“Chi è Zanni Egeo Diomarta? Un poeta? Un sottile ed erudito sollevatore di polemiche? Onestamente non mi sono mai posto il quesito, fin dal primo momento in cui ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo, quando le nostre strade si sono incrociate in grazia della comune passione per la cultura e la poesia e, forse, anche a causa di qualche sotterranea e invisibile affinità elettiva, che ha radici nelle parti più segrete e insondabili dell’animo umano. Ma, senza pormi alcuna domanda, Zanni mi ha sempre dimostrato un fatto basilare e di importanza capitale: quello di essere un professionista e un uomo che non solo fa, ma soprattutto vive la poesia e la letteratura. E, quando si vive la letteratura, non si può essere parziali o settari, non si può cioè sezionarne il corpo, quasi fosse quello di un cadavere sottoposto ad autopsia, come invece capita di fare fin troppo spesso proprio ai critici letterari e agli studiosi, seppur in buona fede (ma molte, troppe volte, un po’ meno). Se si vive la letteratura nel vero senso del termine, non si può far altro che accettarla ed accoglierla a braccia aperte per quello che è: un’anima e un corpo vivi, caldi e sanguigni, che racchiudono e comprendono nella loro sterminata visione tutti gli aspetti del reale, dai più nobili e sublimi fino ai più infimi e degradanti. C’è poco da stare a sindacare, cosa che per altro non è né il mio lavoro, né quello di Zanni. Questo libro, di cui sono onorato di poter scrivere la prefazione, dimostra certamente che Zanni Egeo Diomarta è un uomo che vive la poesia e la letteratura, senza limitarsi a guardarle e contemplarle rispettosamente (ma solo in apparenza) dall’esterno, senza ridurle esclusivamente al loro aspetto certamente più dorato e scintillante, più epico o liricheggiante. Perché, se è vero che pomeriggi e spesso nottate intere mi sono ritrovato a parlare con Zanni di letteratura e poesia nel senso più alto e nobile del termine, ecco che, un pomeriggio d’estate, di punto in bianco, mi ritrovo tra le mani questo volumetto smilzo ma scomodo come un calcolo renale, che farebbe imbarazzare e gridare allo scandalo il primo poetastro di quartiere a cui capitasse la (s)fortuna di averlo tra le mani. Il motivo è semplice: queste erosatire sono forse ciò che di più “volgare” io mi sia trovato a leggere negli ultimi anni!”  (dalla prefazione di Giovanni Di Vico)

Zanni Egeo Diomarta - Poeta salentino, si appassiona alla satira in giovane età attraverso gli studi classici. Autore prolifico quanto schivo, ha fatto circolare per anni i propri componimenti in forma anonima su pergamene arrotolate. Come Giovenale, considera la satira la sola forma letteraria in grado di denunciare bassezza e degrado dei tempi contemporanei.

Diego Martina - Studioso di letteratura giapponese, ha curato e tradotto in italiano diverse raccolte di poesia contemporanea e haiku. È inoltre autore di poesie, haiku e saggi scritti in lingua giapponese. Dal 2011 vive e lavora a Tōkyō.

 

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I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

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sabato 29 ottobre 2022

Esce “Solstititum” di Andrea Ceradini (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 “Solstititum” è il titolo della quarta ed ultima pubblicazione di Andrea Ceradini - edita dalla casa editrice leccese I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno – e già vincitrice del primo premio al concorso letterario “Europa In Versi e in Prosa 2021” e del Premio lettererario “M. Dicorato Scenaedition”, nella sezione “prosa inedita breve”.

Un titolo significativo, che commemora la ricorrenza magica dedicata agli spiriti e agli elfi che, secondo la tradizione propria dell'antica religione germanica di ceppo celtico, indicava la notte dedicata alla prosperità e alla luce che vince sull'oscurità delle tenebre, ovvero il momento in cui il Sole raggiunge la sua massima declinazione così come inteso da Alban Hefin.

Tuttavia, il nome “Solstitium” commemora anche l'evento storico conosciuto come “Battaglia del solstizio” - il cui termine è stato coniato dal poeta e scrittore italiano Gabriele D'Annunzio - combattuta nei giorni intercorrenti tra il 15 ed il 24 giugno 1918 tra l'esercito austro-ungarico ed il Regio Esercito Italiano nell'ultima grande offensiva della Prima Guerra Mondiale; sarà proprio in questo scenario storico che il romanzo di Ceradini raggiungerà il suo culmine.

La narrazione è incentrata sull'omicidio di una giovane donna natia di Opicina (Trieste), Adele Carli - nata Catturich - che viene trovata morta nella sua residenza situtata a Schio, in Veneto.

Protagonista indiscusso dell'opera in prosa è il Maggiore Vincenzo Martini dei Carabinieri Reali - già adoperato come personaggio dall'autore Ceradini nei suoi tre romanzi dai titoli “Le rose dell’Altopiano (2017), “Il fumo sull’acqua” (2018) e Fuga da Caporetto-Nostos padano” (2019) – il quale è chiamato a dare un volto ed un nome all'assassino della vittima, ufficialmente sarta ma prostituta di professione. Un romanzo dai perfetti connotati del genere Giallo, che porta seco le sfumature tipiche della letteratura verista - dato dall'utilizzo di un registro linguistico in forma dialettale, tipico del posto ove si svolgono i fatti. Esso che fa da scenario a questo capolavoro letterario, intriso anche di notevoli sfumature che vanno a connotare il romanzo storico.

Scorrevole e d'impatto, il capolavoro letterario di Andrea Ceradini, autore veronese e medico veterinario, non trascura neppure l'aspetto psicologico dei personaggi il quale si rivela essere un connotato essenziale per ogni narrazione dai tratti “crime” o polizieschi: ogni personaggio che interagisce con i fatti possiede una descrizione assai preziosa che agevola il lettore nell'immedesimazione, aiutandolo – così – a vestire i panni dell'inquirente chiamato a far luce su un delitto che lascia spazio a svariate ipotesi investigative, vantando moventi che vanno dal passionale a quello dettato dal pregiudizio che imputa e condanna la condizione sociale e morale legata al lavoro svolto dalla vittima. La morte della protagonista, tuttavia, accende l'interesse per un'altra scomparsa prematura, avvenuta nel 1901 ed archiviata - anni prima -  come suicidio la quale, sino a quel momento, era stata apparentemente condizionata dal trascorrere del tempo e dall'affievolirisi del memento di un episodio tanto traumatico; ecco, però, rialbeggiare il fantasma del ricordo di un bambino - ospite come tanti dell'istituto di accoglienza per orfani “Sorelle della Misericordia” -  il quale risulta essere indissolubilmente legato alla vittima e al giallo della morte di quest'ultima.

Ricco di riferimenti manzoniani e, più in generale, letterari ed artistici, “Solstitium” dona al lettore una visione estremamente esatta della situazione sociale del tempo che conserva in sé uno scopo educativo non trascurabile e ricco di cenni inerenti all'atrocità della guerra, alle condizioni dei soldati chiamati al fonte, all'amore, alla perdita, nonché alle piaghe sociali che potremmo definire  “attuali”. (a.dp)

 

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mercoledì 12 ottobre 2022

domenica 2 ottobre 2022

ANNA BOSCHI - ContaminAzioni: La lezione di un’Artista in dialogo costante con la Vita e la Poesia Di Donato Di Poce (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, sono lieti di annunciare una nuova, interessante pubblicazione d’arte a cura di Donato Di Poce, e che ha come protagonista un’artista di chiara fama come Anna Boschi.

“Questo libro, non è un classico libro di critica d’arte, né un catalogo e non ha nessuna pretesa esaustiva, storica o documentale, è semplicemente la piccola storia di un’amicizia tra un’artista e un poeta con molte affinità artistiche e umane, la piccola storia di una contaminAzione. Troverete nel libro ( una sorta di carteggio intimo e segreto) alcune curiosità, carte calligrafiche, poesie da me dedicate ad Anna, alcuni preziosi suoi inediti poetici, foto dei suoi lavori e cataloghi, lampi di verità e d’incontri, che hanno accompagnato questi anni di amicizia e contaminAzione poetica e artistica, che ci hanno portato a realizzare alcuni lavori insieme o meglio Anna ha preso a pretesto ogni tanto, la mia poesia per realizzare alcuni splendidi libri d’artista e la “Valigia della CreAttività”. Alcune fotografie inedite e piccole tracce di calligrafie, collages, aforismi che altrimenti sarebbero dispersi o rimasti nei cassetti di un poeta innamorato dell’arte e della poesia. La nostra amicizia nasce dalla comune passione per la Mail Art, libri d’artista e taccuini d’artista e dalla poesia che ho sempre respirato nel suo lavoro e da un evento Art Detox, svoltosi a S. Pietro Terme (Bo), presso la sua casa Archivio/Museo, dove per anni ha ospitato eventi di Mail Art, Action Poetry e Mostre d’arte, sempre nel segno della sperimentazione, solidarietà, libertà e della pace, orizzonti del suo operare artistico e umano. Non parlerò e nel libro non troverete testimonianze della sua Arte ampiamente nota a pubblico e critica, e dispiegata negli anni in oltre 60 mostre personali e le innumerevoli collettive, ma di quel sottofondo poetico, quella ricerca di bellezza e di poesia che l’ha accompagnata per tutta la vita. Troverete invece altre piccole sorprese, e qualche traccia di quel ronzio di arte contaminata e solidale sperimentata e agita nella Mail Art e nei suoi personali “Moticos”, di cui è una delle esponenti più importanti a livello mondiale, dei libri d’artista; di cui contamina la sua umanità e senso estetico e il rapporto intenso con la poesia; della poesia visiva in cui il connubio e l’equilibrio di parola e immagine diventa il riverbero di bellezza e testimonianza etica e sociale; Action Poetry da lei realizzate in anni di testimonianza, protesta e creazione itinerante, in cui anche il corpo entra a far parte di quell’empatia poetica e artistica con il mondo, dove il pensiero diventa azione e l’evento poesia. E in particolare troverete dei personali riverberi e corrispondenze in un’opera densa di CreAttività, “La Valigia della CreAttività”, in cui Anna ha interpretato e utilizzato alcuni miei aforismi sull’argomento e ne ha fatto il vestito e il contenuto di una valigia. Un esempio straordinario di contaminAzione artistica e poetica e di generosità umana ( una delle rare e preziose doti che pochi artisti hanno). U’opera che è nel contempo un libro d’artista, un taccuino d’artista e una poetry box di rara bellezza, in cui forma e significato, parola e immagine, ironia e CreAttività, si uniscono in un unicum indissolubile e incantatorio. Una delle sorprese più belle del libro è la presenza di pensieri poetici e poesie inedite di Anna che la poesia l’ha respirata, cercata, frequentata e praticata per tutta la vita e l’ha poi riversata di continuo nella sua Arte. I suoi lavori (piccole e grandi dimensioni), trasudano di citazioni di Neruda, Pessoa, Hesse, e altri poeti minori o sconosciuti e i più attenti tra noi noteranno che molte e importanti sue opere o installazioni sono dedicate alla Poesia o al Poeta… (cito per tutte l’installazione del 2005 “Il volo del poeta” o la serie di poetry box del 1999 intitolata “Omaggio al poeta”). Insomma quello di Anna è un viaggio meraviglioso tra sogni e segni, scultura e poesia, arte e scrittura, in cui il dettato calligrafico di un’anima racconta la storia di noi tutti, le sue opere diventano un post scriptum del vissuto collettivo e un incipit desiderante di un’intera umanità, “To not forget”, titolo di una delle più esemplari Action Poetry di Anna Boschi, dedicata al “Diario di Gusen” di Aldo Carpi, e i suoi lavori diventano frammenti di energia cosmica dalla forza a tratti densa e lavica e a tratti elegante e leggera come il vento. Nel suo lavoro c’è la traccia del dolore (personale e collettivo) e il respiro della bellezza sempre cercata con discrezione ed eleganza, con la grazia di chi vuol condividere il suo paradiso interiore, senza ignorare la Storia ma contaminandola delle sue pulsioni creAttive e poetiche.  (Donato Di Poce)

 

Anna Boschi è artista di chiara fama a livello nazionale e internazionale.

Qui il suo curriculum completo e altre info

https://www.annaboschi.it/47-2/

http://digilander.iol.it/boschianna

www.mailartmeeting.org

 

Donato Di Poce, ama definirsi un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici. (Nato a Sora - FR - nel 1958, residente dal 1982 a Milano). Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo, Studioso del Rinascimento. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Ha al suo attivo 43 libri pubblicati (tradotti anche in Inglese, Arabo, Rumeno, Esperanto e Spagnolo), 20 ebook e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di Taccuini d’Artista. Ha realizzato ©L’Archivio Internazionale di TACCUINI D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante.

Vedi siti Internet:

https://www.wikipoesia.it/wiki/Donato_Di_Poce;

www.donatodipoce.net;

www.taccuinidartista.it;

 www.creactivitybranding.it

 

IL LIBRO SUL SITO DE I QUADERNI DEL BARDO EDIZIONI DI STEFANO DONNO

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venerdì 30 settembre 2022

Nella collana Universo del Mistero a cura di Mario Contino esce il nuovo libro di Andrea Antonello Nacci dal titolo Magia del Chaos. Una nuova via

 I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno sono lieti dunque di annunciare l’uscita di questo volume che per la prima volta in Italia offre una prospettiva nuova, altra, alternativa, su una delle più discusse, ma meno nota al grande pubblico, pratica magica della nostra contemporaneità. La magia del Caos o chaos magic è una modalità di magia rituale le cui teorie furono formulate nel West Yorkshire in Inghilterra intorno agli anni ’70. Coloro che la praticano sono certi di poter cambiare la realtà utilizzando diverse tecniche o modi per raggiungere lo scopo che si sono prefissi.  I praticanti di magia del Caos ammettono e credono temporaneamente alla verità del sistema che utilizzano con lo scopo di ottenere un determinato risultato.

“Sono pochi i ricercatori che possono e sanno approcciarsi al tema della magia con la dovuta serietà affinché questo non sfoci nel qualunquismo, nell’ovvio, nel ridicolo persino. In questo Saggio l’autore Andrea Antonello Nacci affronta il tema della Magia Caotista con metodica e logica ineccepibili, approcciandosi con la dovuta freddezza di chi intende creare un’opera in grado si di trasmettere conoscenze e sensazioni intense, ma senza che la stessa sfoci nel frivolo sensazionalismo che fa tanto bene al commercio e poco all’evoluzione della coscienza umana. Nella prima parte del libro è ben argomentata la natura della magia, cosa ben differente da quanto oggi credano le masse, attirate da personaggi televisivi più simili a clown che a maghi, tanto distanti dal concetto reale di magia da risultare addirittura in contrapposizione con lo stesso. L’interazione tra mente e materia, ossia la capacita dell’uomo di modificare la materia e, forse, gli eventi stessi che compongono la realtà che la scienza definisce cronotopo, è forse questa l’essenza della magia? Del resto esistono diversi studi che dimostrano che l’osservazione, ergo l’azione della mente dell’osservante, modificano la natura di alcune particelle elementari che talvolta si comportano come tali, altre volte come radiazioni (onda). Mi riferisco ovviamente all’esperimento della doppia fenditura, una variante dell’esperimento di Young che permette di mostrare il dualismo onda-particella della materia, nell’ambito della fisica quantistica. In realtà il concetto di magia è molto più complesso e sarebbe riduttivo credere che il mago possa essere definito tale senza che lo stesso si addentri nella “selva oscura” della disciplina in grado di fornirgli le conoscenze e la consapevolezza utili per ritrovare la “verace via”. É veramente possibile raggiungere il cuore della dottrina magica e restare comunque curiosi come fanciulli che osservando la crisalide nel suo stato di morte apparente, fantasticano sul colore delle ali della futura farfalla? A mio avviso si, e se ciò non dovesse verificarsi, allora il mago avrebbe certamente fallito nel suo cammino di crescita e consapevolezza.

 

Stregoni, Maghi, Semidei, sono gli attori sull’invisibile scacchiera del destino, entrambi accomunati dall’aver percorso, o star percorrendo, il medesimo sentiero. Doti differenti poiché legate a differenti livelli di consapevolezza, acquisiti in una o (il più delle volte) in più vite. Il fascino di questo saggio cresce man mano che il lettore consapevole, o meno, si addentra tra i paragrafi che via via si incastrano mostrando il simbolico ritratto del complicato puzzle che in realtà ci propone l’autore, invitandoci indirettamente a posizionare noi stessi i vari tasselli da egli appena indicati. Personalmente reputo quest’opera un’importante guida capace di informare non solo la parte cosciente del lettore ma anche la sua parte inconscia, fornendo così quell’input in grado di ravvivare la sacra fiamma della consapevolezza superiore, spesso ridotta ad una flebile favilla per colpa di forze esterne che, saggiamente sguinzagliate, riescono a legare gli uomini con invisibili legacci.

(Dalla prefazione di Mario Contino curatore della collana Universo del Mistero per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 

Andrea Antonello Nacci (Roma – 1966) è conosciuto principalmente come compositore ma i suoi interessi, un po’ come accadeva per gli umanisti del Rinascimento, spaziano dalla matematica alla filosofia, alla storia dell’arte ed al design. La sua musica, attraverso la quale si è guadagnato un posto ben visibile nell’ambito della sperimentazione contemporanea nell’arco di più di quarant’anni, è presente sia sul web che nell’ambito di esecuzioni monografiche e non. Il suo ingresso nel mondo della scrittura, se si escludono le collaborazioni a varie testate giornalistiche a carattere locale negli anni ’80 e ’90 con articoli di attualità e costume, è relativamente recente: oltre ad una serie di pubblicazioni online di argomento matematico e filosofico, materie di cui è un appassionato cultore e ricercatore, ed a qualche conferenza a carattere esoerico-matematico tenute di recente, ha pubblicato nel 2021 il volume “Il culto Solare” per la casa editrice “I quaderni del bardo” dell’editore Stefano Donno. Torna qui, per lo stesso editore, con questo volume sulla “Magia del Chaos”, forse la più recente tra le correnti magico-esoteriche del nostro tempo. Dalla lettura dei suoi lavori emerge sempre un’appassionata ricerca esoterica rigorosa e capillare, frutto di un cammino iniziatico personale, sulla natura del quale l’autore preferisce mantenere tutto il riserbo possibile, lungo parecchi decenni e tutt’ora in corso, i cui risultati offrono al lettore squarci di un sapere antico ma sempre attuale che si tramanda da secoli, espresso (si spera) in una forma chiara e sempre accessibile al lettore appassionato.

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martedì 27 settembre 2022

martedì 2 agosto 2022

Dio non sa di Alessio Arena (Edizioni Ex Libris e I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Prende il via con questo volume in versi la collaborazione tra la casa editrice siciliana Edizioni Ex Libris e I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. Esce dunque Dio non sa di Alessio Arena. Certo l’Amore è sempre presente, quello verso la donna amata, la donna desiderata, sfiorata, cantata con delicatezza e ardore, ma l’Amore che canta Alessio Arena in questa pubblicazione ha oltre il poietico, anche il teologico, il filosofico, nella ricerca di un’ontologia che deve lasciar parlare i sentimenti, le cose, la fede smisurata negli sguardi, nelle assenze. Un interrogarsi incessante sull’esistenza e sulla resistenza al vivere che diviene quasi per necessità un itinerarium mentis in Deum (proprio come l’interrogare di San Bonaventura da Bagnoreggio) e un credere eretico, come il grande Giordano Bruno nelle possibilità di altri mondi, dove poter vivere così come si vuole senza lacci o catene. La risposta che si da Alessio Arena è di un profondo nichilismo attivo, che anche se lascia spazio al vuoto offre la possibilità di ripartire da zero perchè … Dio non sa! La passione oggi è ritenuta un sintomo di giovinezza, invece è una prova di vocazione: quella pulsione irrefrenabile, ambiziosa che sprona a fare, agire, amare; a raccogliere per poi disperdere. Chi non ha i mezzi per costruire si adopera per distruggere. Almeno questo Dio lo sa. (Alessio Arena)

Alessio Arena (Palermo, 12 ottobre 1996), scrittore e studioso di spettacolo, è Visiting Professor Press l’Università Nazionale di Rosario (Argentina). Collabora con numerose istituzioni culturali italiane e straniere, ricoprendo anche incarichi di direzione. Conduce “La biblioteca di Babele”, rubrica di cultura italiana trasmessa dalla Radio Nazionale argentina, e cura il programma di cultura italiana “L’altra Italia” per la Radio del Comitato degli Italiani all’Estero di Rosario. Dal 2018 collabora con Treccani.it.

Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, tra i quali il I Premio Internazionale “Salvatore Quasimodo” (2016), il Premio “Virgilio Giordano” (2018), il Premio “Italia Giovane” (2018) e il Premio Internazionale della World Poetry Conference in India (2019). Nel 2021 è finalista al Premio Internazionale Dostoevskij. Ha pubblicato le raccolte di poesie Discorsi da caffè (2015), Cassetti in disordine (2016), Lettere dal Terzo Millennio (2016), Campi aperti (2017), Il cielo in due (2019); i saggi Il mondo a ribaltone. Il teatro nel gesto di Dario Fo (2018) e Nero accidentale. Gli anni di piombo nel teatro d’inchiesta di Dario Fo e Franca Rame (2020); il libro-intervista, con Elisa Iacovo, L’importante è che non diventi un’abitudine (2019) e il testo teatrale La vena verde. Liberamente ispirato alle lettere di Maria Antonietta Portolano Pirandello (2020). Alcune sue opere sono state tradotte in spagnolo, inglese e arabo

 

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