L’Associazione Francesco Attanasi
Onlus con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Soleto, l’Assessorato alla Cultura del Comune di
Soleto presenta “I libri sbocciano in Maggio”, nell'ambito dell’iniziativa
"Il Maggio dei Libri". Domenica 26 maggio 2013 alle 18,00 è prevista
la mostra /installazione di favole "Come fece come non fece" presso
l’Ex Ospedale Carrozzini in via Ospedale a Soleto
La mostra-installazione si ispira
direttamente al libro di Luigi Chiriatti e Egidio Marullo, Come fece come non
fece, una raccolta di favole registrate dalla viva voce degli anziani durante
una ricerca più ampia sulla cultura orale salentina e trascritte con un
linguaggio frutto di una combinazione degli elementi e degli schemi
dell’espressività dialettale con la lingua italiana. Come fece come non fece è
un libro con due anime perché è sì una raccolta di fiabe, ma anche di immagini,
luoghi, atmosfere, suoni di paesi e città, voci di uomini e di animali, odori
antichi di case umili o profumi esotici di sfarzosi castelli, di malìe e
incantamenti alla controra. La mostra è pensata per quanti, piccoli o adulti,
vogliano godere o riscoprire il piacere dell’ascolto, immersi in
quest’atmosfera sognante e corposa; come accadeva in un tempo non troppo
lontano, quando le fiabe erano narrate dagli anziani della comunità, intorno a
un fuoco d’inverno o sui limitari delle porte d’estate e i bambini venivano
intrattenuti e allo stesso tempo formati ai valori e alle regole del vivere
sociale. Lettura di favole a cura di
Anna Chiriatti. Rappresentazione grafica e delle favole e caratterizzazione dei
personaggi a cura di Egidio Marullo.
Come fece come non fece di Luigi
Chiriatti con le illustrazioni di Egidio Marullo (Kurumuny) Come fece come non
fece è una raccolta di fiabe fatte di immagini, luoghi, atmosfere, suoni di
paesi e città, voci di uomini e di animali, odori antichi di case umili o
profumi esotici di sfarzosi castelli, di malìe e incantamenti alla controra.
Immagini lontane, nel tempo e nello spazio, di principi e principesse che
vivono e rivivono tra gli ulivi contorti e tra gli spinosi fichi d’India.
Dietro ogni favola c’è il volto rugoso di un vecchio che fu bambino, la sua
voce sfiatata e i gesti delle sue mani nodose che raccontano storie vere,
camuffate da fiabe. Un libro attraverso cui i bambini possono apprendere gli
strumenti per affrontare la vita, perché si narra di grandi difficoltà e
pericoli da superare, di magie e incantesimi buoni e cattivi, di viaggi
straordinari; ma Come fece come non fece è anche un libro per gli adulti che
possono svegliare i ricordi custoditi in un angolo della memoria e ritrovare il
tempo in cui furono bambini attraverso la fascinazione di un racconto. Le
favole qui pubblicate fanno parte di un lavoro di ricerca e documentazione più
ampio e complesso condotto dall’autore sulla cultura orale salentina. Le favole
sono state registrate direttamente dalla viva voce dei narratori in dialetto
salentino e sono state trascritte mediante una traduzione libera dove si
combinano le immagini e i giri di frase più espressivi caratteristici della
lingua dialettale con un impianto linguistico italiano, in questo modo la
lingua è parte integrante del paesaggio perché contribuisce in modo
determinante a identificare i luoghi in cui si svolgono le azioni e i
personaggi stessi delle favole. Un libro attraverso cui i bambini possono apprendere
gli strumenti per affrontare la vita, perché si narra di grandi difficoltà e
pericoli da superare, di magie e incantesimi buoni e cattivi, di viaggi
straordinari; ma Come fece come non fece è anche un libro per gli adulti che
possono svegliare i ricordi custoditi in un angolo della memoria e ritrovare il
tempo in cui furono bambini attraverso la fascinazione di un racconto. Le
favole qui pubblicate fanno parte di un lavoro di ricerca e documentazione più
ampio e complesso condotto dall’autore sulla cultura orale salentina. Le favole
sono state registrate direttamente dalla viva voce dei narratori in dialetto
salentino e sono state trascritte mediante una traduzione libera dove si
combinano le immagini e i giri di frase più espressivi caratteristici della
lingua dialettale con un impianto linguistico italiano, in questo modo la
lingua è parte integrante del paesaggio perché contribuisce in modo
determinante a identificare i luoghi in cui si svolgono le azioni e i
personaggi stessi delle favole.
Info
0832801528
3299886391
Ufficio Stampa OverecoAgenzia
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