Sabato 5 Dicembre (ore 18.30 – Galleria Foresta, in
via F. D’Aragona 1 a Lecce) Graziella Lupo Pendinelli insieme con Eliana
Forcignanò propongono un’istantanea fotopoetica della loro ricerca, dando luogo
a un’interazione circolare con i presenti che si orienterà tra lo sguardo e la
parola. L’obiettivo dell’incontro non sarà soltanto la presentazione dei lavori
delle due autrici, bensì la costruzione di una relazione con chi vorrà
partecipare e condividere la loro esperienza creativa donando sguardo alle
immagini e voce ai versi. La sinergia s’inscrive nelle istanze autonome delle
autrici che hanno portato a due tracce artistiche differenti, ma comunicanti: Ri
tagl io, mostra fotofilosofica di Graziella Lupo Pendinelli promossa dalla
Cooperativa Sociale Telalab in collaborazione con la Galleria Foresta, e Guerrigliera,
silloge poetica di Eliana Forcignanò appena edita da I Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno. Sono queste le tracce sulle quali si snoderà il
percorso di riflessione e dialogo che coinvolgerà i partecipanti in un gioco
che si muove sul delicato confine tra ricerca filosofica e trasposizione
artistica.
“Ogni foto imprime un taglio. Se è vera la
difficoltà di esaurire le potenzialità di un’arte poliedrica quale la
fotografia in una frase, la sfida di Graziella Lupo Pendinelli in Ri tagl io
è quella di far accadere l’incontro fra due istanze dell’umano che, da sempre,
si cercano e si rincorrono: lo sguardo e la parola. Le fotografie di Graziella
Lupo Pendinelli sono la trasposizione di uno sguardo indagante – a tratti
socraticamente ironico – che si spinge oltre il dato percettivo per cogliere le
heideggeriana Wesen, senza tuttavia cadere in un monolitico
essenzialismo. Queste fotografie sono soprattutto particolare, eppure
l’universale si raggiunge ugualmente e risiede nell’interrogarsi perenne
dell’occhio e della parola sull’epifania montaliana della realtà che non è mai
come appare. Qui si afferma l’autonomia dell’occhio sulla macchina, perché ciò
che distingue un artista della fotografia da un dilettante è la capacità di
affrancarsi dalla schiavitù dello scatto facile avallata dalla tecnica
digitale. Graziella Lupo Pendinelli scatta sempre come se non avesse più
pellicola ponendosi costantemente di fronte a una scelta. Ed è stato questo
aspetto, quest’urgenza veritativa che costella e sostanzia quella estetica a
suscitare in me, abituata alla preminenza della parola, il desiderio di
mettermi in gioco con la mia poesia. Da qui nasce l’intreccio tra Ri tagl io
e la silloge Guerrigliera (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno, 2015): il gioco è quello di “tagliare” il verso e lo sguardo nella
direzione di un sentire che, pur sviluppandosi attraverso percorsi individuali,
si è scoperto affine e permeato dal desiderio dello scambio”.
(Eliana Forcignanò)
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