L’epopea della famiglia
Visconti, una delle più antiche dinastie europee, dalle leggende sulle origini
coi vicecomites dell’XI secolo all’ascesa al governo della Milano medievale e
rinascimentale durato due secoli. A partire dal XIV secolo i Visconti portarono
alla città un periodo di gloria e ricchezza e, nel giro di una generazione,
estesero il loro potere a tutte le città del circondario: Bergamo, Novara,
Cremona, Como, Lodi, Piacenza e Brescia. Sempre sotto il dominio della famiglia
Visconti Milano vide la costruzione del duomo, che divenne il simbolo della
città. Una descrizione accurata dei personaggi, del contesto sociale e delle
relazioni politiche e amorose che si sono avvicendate nella Milano del Medioevo
e del primo Rinascimento. Sulla scorta di cronisti d’eccezione come Galvano
Fiamma e Bernardino Corio, l’autore elenca con straordinaria precisione
alleanze, tradimenti e battaglie con Firenze e Venezia, contro il papato e il
Sacro Romano Impero, fatti che hanno reso i Visconti l’emblema della Roma
secunda che ancora oggi porta il loro biscione come vessillo: come scrive
Dante, «la vipera che ’l Melanese accampa». Parallelamente, il lettore scoprirà
la Milano nascosta e la vita di milanesi pronti ad affollarsi alle porte della
città se chiamati a difenderla o a proclamare un nuovo signore. Attraverso le
gesta controverse di Matteo, Luchino, Azzone, Bernabò, Gian Galeazzo,
Valentina, Filippo Maria, si snoda il lungo racconto di una famiglia che ha
lasciato tracce indelebili su tutto il Nord d’Italia, dall’architettura alle
forme di governo, dallo sfarzo della sua corte al suo potente esercito.
Francesco Cognasso
(1886-1986) è stato uno dei maggiori storici italiani. Professore di Storia
medievale presso l’Università di Torino, preside della facoltà di Magistero
della stessa città dove insegnava Storia moderna. Dichiarato professore
emerito. Tra il 1930 e il 1934 direttore della Rivista storica italiana,
presidente della Deputazione Subalpina di Storia Patria, direttore del
Bollettino storico- bibliografico subalpino e consigliere del Centro italiano
di studi sull’Alto Medioevo. Socio dell’Accademia delle Scienze di Torino,
socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, presidente della Mostra storica
organizzata in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia, nel 1961. La città
di Torino gli ha intitolato una biblioteca civica. Già pubblicato per Odoya,
Storia delle Crociate (2015).
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