Avanti, c’è un post è
una raccolta di sessantacinque storie brevi che scivolano via una dietro l’altra.
Ci si trova catapultati in scenari impossibili in cui gli oggetti di ogni
giorno prendono vita, o in cui le coppie si raccontano senza schermi in una
quotidianità che si potrebbe riconoscere come familiare. Un album fotografico
in cui le storie sono paragonabili a quadri estemporanei di un artista di
strada. Tanti piccoli affreschi ognuno autonomo con un inizio e una fine. Tutti
però legati da un filo di passione, prendendo spunto da situazioni reali e
irreali, con l’obiettivo di rubare un sorriso, un attimo di nostalgia. Nate per
fare compagnia alla fermata del bus, per un tratto di metropolitana, nelle
pause al lavoro, queste storie sono come caramelle in una scatola: ne prendi
una e la mangi. Poi torni e ne mangi un’altra.
Marco De Candia, 55
anni, sposato, due figli. Legge il primo libro importante a sei anni nel 1968.
E’ Cuore di Edmondo De Amicis. Viene segnato profondamente dalle storie dei
“piccoli eroi del libro”. Crescendo segue tutte le favole di A mille ce n’è
capendo che il cappottino rosso non serve. La formazione letteraria continua
con il passaggio alla produzione di Salgari tra pirati e corsari. Tutti i
concetti vengono tenuti insieme da una lettura quotidiana del Corriere dei
Piccoli prima e del Corriere dei Ragazzi poi. Ora ha deciso di scrivere e
pubblicare la sua prima raccolta di short tales.
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