giovedì 6 dicembre 2018

IL GABBIANO GIANNI PIETRAVIVA di Giuseppe Resta

























“Era di primo mattino, il sole appena sorto luccicava tremolando sulle scaglie del mare appena increspato. Che bella frase, no? Oh, pare proprio di vederlo quel mare. Uguale a questo mare qui che ora abbiamo di fronte tu e io. Tu sdraiato al sole sul lettino, accigliato perché controsole, con gli occhi stretti anche sotto gli occhiali scuri. Entrambi a guardare queste lame di luce azzurra del mare e celeste del cielo. Io, sgambettante sui miei piedini palmati, a mangiucchiare le briciole delle patatine che accompagnano il tuo bell’aperitivo rosso come il tramonto. É mia? É mia la frase dici? No! Ma quando mai?! Questa frase la scrisse uno bravo, ma bravo proprio. Richard Bach si chiamava… che, tradotto con la vostra lingua di queste coste, suonerebbe come Riccardo Torrente. Tutti geni questi Bach. Dei torrenti di idee. … “

Photo cover by Tim Mossholder on Unsplash

Giuseppe Resta è nato nel 1957 a Galatone, nel Salento, dove vive dopo una lunga parentesi in Toscana. È un architetto progettista, operatore culturale, blogger della prima ora, polemista su Facebook e scrittore "per necessità". Divulgatore di architettura, storia e arte, si è sempre speso nella difesa e nella valorizzazione del territorio impegnandosi nel sociale. È membro della direzione del sito di storia medievale dell'Università di Bari. Già redattore del «Giornale di Galatone», attualmente, lo è della rivista «A Levante», che lo vede tra i fondatori. Dal 2003 a oggi è stato tutor e formatore per il servizio civile dell'UNPLI. Nello stesso anno ha pubblicato un libro sulla storia dell'Architettura del Palazzo Marchesale di Galatone. Nel 2012 ha presentato l'apprezzato libro di racconti «Scirocchi barocchi».Ha redatto diverse guide storico-turistico-enogastronomiche della sua terra e ha contribuito con saggi e racconti in numerose opere collettive

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