Fortuna somma degli artisti, capacità somma degli artisti, è quella di riuscire a rimanere bambini, di non dimenticare mai e di non rinnegare mai il fanciullino che si è stati e che ancora si è, di farlo ridere e giocare come allora. Vi è così uno sguardo sempre vergine e nuovo sulle cose, purezza e candore che permettono di cogliere nessi laddove gli altri non colgono neppure le cose.
"Draghi, Principi e Cavalieri" è la bambina che gioca nel suo cortile ed affabula, e rinovella, e scopre la realtà della natura innervandola e rinvigorendola di fantasia. Le lucertole diventano principesse, principi i ramarri, cavalieri erranti i serpenti, profondissime gole e strapiombi le fessure e le crepe nei muri scrostati dal caldo sole estivo. Non siamo qui, però, di fronte solo al gioco di una bambina: Daniela Cecere è infatti un´artista dall´ispirazione sicura e dalla tecnica sopraffina, in grado di piegare alle sue esigenze creative i materiali ed i supporti i più diversi, cosicché la tela e la carta ed i colori rifioriscono a nuovo soffio ed a nuovo calore.
Ma principalmente i lavori di Daniela Cecere risultano un saggio dei suoi molteplici interessi e passioni, e riflettono in pieno la sua ricca e sfaccettata personalità artistica ed umana. Il segno grafico e la poesia e la scrittura intersecano le suggestioni ed i rimandi ed i riferimenti, innervando di sé le opere e reinventando la vita alle multiformi creature ingegnate dalla Cecere. La freschezza del colore, la complessa essenzialità del segno, l´eco dei racconti appena evocati e della rievocatrice poesia, tutto contribuisce a restituire la fanciullezza nascosta ma mai perduta da nessuno di noi, e l´invito di Daniela Cecere a tornare a giocare trova accenti di commossa ed ispirata trepidazione.
Ivan Serra
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