Le liriche sono caratterizzate anche da una profonda sapienza formale, che non è semplicemente apparato stilistico, ma elemen-to sostanziale del pensiero espresso, per cui le scelte lessicali, in particolare degli aggettivi, la presenza di anafore e sinestesie, l’uso di una struttura metrica apparentemente libera da vincoli, ma rispondente di fatto ad una rigorosa logica interna, fanno di questa raccolta qualcosa di raro e prezioso. E allora l’invito al lettore è quello di lasciarsi avvolgere dalle emozioni, di riflettere sul bello e sulle possibilità di realizzarlo, purché lo si desideri veramente, di vivere questo momento magi-co in una sorta di attesa, finché “il vero s’ eterna levandosi al cielo e si fa musica”. (Elena Signorini)
Sia rigoroso il canto// e fermo// ma carnoso e leggero//come foglia d'acanto,//non quella del tempio,//quella vera che inonda//di verde il sentiero (Norme e raccomandazioni)
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