Andrea
detto Osso, Martina detta Pupetta, Marco detto Gaga, tre trentenni senza grazia
di Dio, funzionano così: non sopportano le minchiate. Le minchiate e i
pidocchi. E Lortica, il piccolo paese siciliano dove sono cresciuti e da cui
sono andati via per inseguire studi lavori e amori, a Roma Berlino e Praga, ne
è infestata. Il sindaco racconta minchiate, ma anche il comandante dei
carabinieri, persino un ministro della Repubblica. Alla minchiata più grossa,
una menzogna sui fratelli Bonanno, che a Lortica volevano aprire un negozio di
fiori e per questo sono stati ammazzati dai pidocchi, i tre amici decidono di
tornare in paese con un piano: istituire una squadra di sabotatori delle
minchiate e mettere tutto a soqquadro assieme all’aiuto di Mario detto Mario,
quarantenne scorbutico e idealista. Tra discoteche scalcagnate, musica
elettronica rock e tarantelle, pupi cannoli e templi greci, il mare d’agosto e
le campagne riarse, Montalbano e Il Gattopardo, attentati all’ordine pubblico e
scazzottate indimenticabili, questa brigata di antieroi riesce a far esplodere
molti luoghi comuni sulla Sicilia e sull’Italia. Fino a una rocambolesca sfida
finale e una risposta tutta loro alla domanda: come li scacciamo questi
pidocchi?
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