Achille Perilli torna a Napoli
con la personale Dei modi del dipingere l’invisibile, che dal 24 ottobre 2013
sarà allestita nell’Ambulacro dell’Appartamento Storico di Palazzo Reale e
continuerà negli spazi espositivi della galleria AICA|Andrea Ingenito
Contemporary Art. L’esposizione comprende le opere pittoriche a partire dagli
anni Cinquanta ad oggi, le ceramiche, chiamate Distorti, e le inedite Tegole
pompeiane, così denominate dal maestro, presentate a Palazzo Reale. Questa
parte dell’esposizione, curata da Patrizia Di Maggio, esporrà in uno dei più
rappresentativi monumenti cittadini.i bassorilievi in terracotta policroma
creati dall’artista nel laboratorio della Fornace Falcone di Montecorvino
Rovella a partire dal 1996. Ispirate agli elementi di copertura delle insulae
degli scavi di Pompei, le tegole, realizzate secondo i più tradizionali procedimenti
artigianali, sono un gruppo omogeneo di piccole e raffinate sculture con le
quali Perilli ha inteso richiamarsi alla storia e alla tradizione archeologica
e artistica di Napoli, al cui fascino il maestro non ha potuto sottrarsi. Il
progetto complessivo della mostra, ideato da Andrea Ingenito, riunisce alcune
delle più interessanti opere dell’artista, del quale intende documentare la
poliedrica produzione, che parte dagli anni fondamentali del Gruppo “Forma 1” (1947) e giunge fino ad oggi:
«un’arte al passo con il tempo, che si evolve e si materializza senza mai perdere
il contatto con la manualità», come lo stesso Perilli ha di recente affermato. La
selezione delle opere ha inteso infatti favorire un dialogo tra la riflessione
sullo spazio, espressa nelle tele, e quella sul tempo delle sculture,
evidenziando l'evoluzione e la molteplicità di interessi di uno dei maestri
dell’arte del Novecento. I dipinti testimoniano quanto lo studio della
costruzione geometrica dello spazio e della sua percezione sia costante e appassionato
nell’arte del maestro: partito dalle rigorose strutture dell’Arte Concreta, ne
ha sviluppato le premesse attraverso l’uso creativo della prospettiva e della
geometria, fino a rendere ogni tela un labirintico spazio pittorico. I Distorti
nascono dalla seduzione esercitata su di lui dall’argilla e dall’atavico
processo di lavorazione e cottura, e trovano un significativo completamento
nella memoria storica e archeologica rappresentata dalle Tegole pompeiane. In
occasione dell’inaugurazione, all’AICA sarà presentata la videointervista
concessa dal maestro nella sua casa studio di Orvieto e realizzata
esclusivamente per la mostra dal videomaker Pasquale Napolitano.
Note biografiche
Achille Perilli (Roma, 1927)
esordisce giovanissimo, nell’immediato dopoguerra, ed è tra i fondatori del
gruppo “Forma 1”,
di cui sottoscrive il manifesto (apparso sul primo numero della rivista
omonima) insieme a Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Antonio
Sanfilippo e Giulio Turcato. Nel 1949 aderisce al MAC (Movimento per l’Arte
Concreta) con Bruno Munari, Atanasio Soldati e Gianni Monnet. Negli anni
successivi (1957 al 1960) condivide con Gastone Novelli la direzione della
rivista “L’esperienza moderna” e fonda la rivista “Grammatica” (dal 1964 al
1976), a cui aderiscono - tra gli altri - i poeti del “Gruppo 63”.
Sempre a contatto con gli
ambienti culturali più all’avanguardia, nel 1971 scrive il Manifesto della
Folle Immagine nello Spazio Immaginario; nel 1972 partecipa alla costituzione
del “Gruppo Altro” dando origine ad una ricerca sul linguaggio “intercodice”
(basato cioè sulla fusione dei tradizionali linguaggi specifici artistici), e
nel 1982 pubblica il manifesto Teoria dell’irrazionale geometrico.
Ha al suo attivo la
partecipazione alle Biennali di Venezia del 1962 e del 1968, e numerose mostre
nazionali e internazionali. Dal 1995 è membro dell’Accademia Nazionale di San
Luca.
Personalità poliedrica, Perilli
intesse da sempre con letterati, musicisti, uomini di teatro e poeti, rapporti
che continuano a contribuire alla straordinaria ricchezza del suo linguaggio.
Partita da composizioni astratte
in continuità con la tradizione della Avanguardie europee, la sua arte è in
continua evoluzione, dalla pittura del segno alle sperimentazioni geometriche,
dalle machinerie ovvero strutture mutanti determinate da una metodologia
irrazionale, alle ceramiche (i Distorti), dalle sculture in terracotta
denominate Argille a quelle in legno dette gli Alberi.
Info:
Napoli, Palazzo Reale,
Appartamento Storico
Vernissage: giovedì 24 ottobre
2013 h. 17.00
Piazza del Plebiscito, 1
80132 Napoli
ingresso: tutti i giorni ore 9 –
19, escluso mercoledì, con biglietto museo
T. +39 081. 5808. 328
Ufficio Comunicazione e Stampa
Soprintendenza BAPSAE per Napoli e provincia
Rosa Romano
Responsabile Annalisa Porzio
AICA|Andrea Ingenito Contemporary
Art
Vernissage:
giovedì 24 ottobre 2013 ore 19.30
Via Cappella Vecchia 8/a
80121 – Napoli
Orari: dal martedì al sabato ore
11-19, Ingresso Libero
Info: T. +39 081 0490829 – M. +39
348 6003820
Ufficio Stampa AICA: Susanna
Crispino
M. +39 380 3310080
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