Un piccolo libro
bilingue con una storia particolare debutterà questo fine settimana (da oggi 3 al 6 marzo 2016 ) in un nuovo festival di
poesia che intreccia voci e storie poetiche da tutto il mondo, con 25 autori in
rappresentanza di 11 paesi e 3 continenti, in procinto di riunirsi a Benidorm
in Spagna (dall’Italia anche Flaminia Cruciani, Gianpaolo Mastropasqua e Tomaso
Kemeny, promotori con Berra del Grand tour poetico, che festeggia la prima di
una serie di tappe fuori dai confini nazionali, e Laura Garavaglia, presidente
della Casa della poesia di Como e fondatrice del festival Europa in versi).
“Ode al vento (Una historia de antípodas)” (42 pagine, 7 euro) del comasco
Pietro Berra, alla sua diciannovesima pubblicazione in volume, la sesta in
versi, propone un viaggio tra l’Italia e il Cile, che combina sogno e realtà,
richiami poetici (un’eco di Neruda è presente, non a caso, fin dal titolo) e
affettivi (la donna amata, che sulle ali della poesia si è trasferita da
Santiago al lago di Como), stagioni della natura e della creatività umana,
storie d’amore e di emigrazione. Il libro è inserito nella collana di poesia
delle edizione I Quaderni del Bardo Edizioni curate da Stefano Donno, che
puntano a recuperare il valore umano e sociale della parola poetica, vivendo nel
rapporto diretto tra l’autore e il suo pubblico, fatto di incontri, più che di
semplici presentazioni, anche a domicilio. E da una serie di incontri è nato
questo libro: in primis quello tra Pietro Berra e Mirna Ortiz Lopez, che “Da
opposti cieli guardavano / la stessa luna di novembre. // Lui dalla terrazza
sospesa / tra il castello del Barbarossa / e le cime dei noci. / Lei sopra
l’insegna del centro /commerciale di Ñuñoa” e poi con il poeta cileno (che vive
tra la Svezia e la Romania) Mario Castro Navarrete, curatore della traduzione
dei testi in castigliano con la collaborazione della Ortiz Lopez. Anfitrione di
questi incontri il grande poeta spagnolo della generazione del ’27 Pedro
Salinas (Mirna gli ha dedicato un gruppo su Facebook, che è stato luogo di
conoscenza prima di quelli materiali) cui è dedicata l’epigrafe che apre il
volumetto (“I cieli sono uguali / guardarli ci avvicina”). Le poesie sono tutte
inedite, tranne una: la già citata “Luna di novembre”, che lo sorso settembre
fu lanciata su piazza Duomo a Milano, assieme ai testi di altri autori cileni e
italiani, in uno dei “Bombardeos de poemas” che il collettivo Los Casagrande
sta organizzando da 15 anni nelle città che subirono ben altri bombardamenti
durante le guerre. In quell’occasione di realizzò il finale, in qualche modo
profetico, della poesia: “La notte che taglieranno il cielo / con un aereo per
abbracciarsi / dall’altro lato del sipario / alzate la testa ai sogni: / sul
mondo pioveranno bombe / di poesia”. Così come sono diventati materia e storia
i versi della poesia che dà il titolo al libro, simbolicamente riportati sul
risvolto di copertina: “Vento il mio cuore a forma di foglia / fallo volare
fino alla casa / di Neruda, fa’ che si posi sul mosaico / del pavimento accanto
ai miei piedi”. Un libro che è testimonianza della forza vitale della parola
poetica e invito a seguirla con l’anima e anche con il corpo.
Per informazioni o per
richiedere copia del libro per recensione:
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
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