Un romanzo storico sul
grande pittore Henri de Toulouse-Lautrec, che nel corso della sua breve e
travagliata esistenza riuscì a conquistare la fama ma non l’amore. Moulin Rouge
è la storia dell’ultimo rampollo di una famiglia di antica nobiltà che,
irrimediabilmente segnato nel fisico, fugge dal suo ambiente per approdare a
Montmartre, culla degli anticonformisti e degli artisti incompresi. Deforme,
ammalato, assetato di gioia, Henri de Toulouse- Lautrec si trova costretto a
cercare la felicità nel vizio e nell’arte. L’incantevole mondo parigino fin de
siécle viene rievocato in queste pagine con rara efficacia e profondità di
indagine. Fra la Torre Eiffel e il Moulin Rouge si muove una schiera di
personaggi famosi e ignoti, tutti indimenticabili: Debussy e la bionda
canzonettista Jane Avril; lo scrittore Oscar Wilde e l’assassino Caillette; il
geniale e sofferente Vincent Van Gogh, il suo preoccupato fratello Theo e l’inquieto
Gauguin; Degas, Pissarro e Seurat; Anatole France e La Goulue, ballerina di
cancan. Ma fra tutte le figure femminili del libro, quattro dominano l’azione.
Denise, la jeune fille che per prima diede a Henri l’esatta misura della sua
infelicità; Marie Charlet, la figlia della strada, di cui egli fu schiavo per
un breve periodo desolato; Myriam, creatura enigmatica e avida, che gli donò se
stessa per pietà, e per pietà dovette abbandonarlo. E infine, la madre, la
contessa Adèle, sublime esempio di martire silenziosa che si dedicò al suo
pietoso compito d’infermiera e di consolatrice.
Pierre La Mure
(1899-1976) è stato uno scrittore francese che ha ottenuto fama internazionale
grazie a questo romanzo pubblicato nel 1950 e tradotto in sedici lingue. Da
Moulin Rouge fu tratto un fortunatissimo film diretto da John Houston e una
commedia in tre atti. Numerosi i suoi romanzi storici ispirati a figure
realmente esistite, fra cui Beyond Desire, sulla vita di Cécile e Felix
Mendelssohn, e il biografico Claire de Lune, dedicato alle battaglie del
compositore francese Claude Debussy.
Nessun commento:
Posta un commento