Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
mercoledì 31 gennaio 2018
martedì 30 gennaio 2018
lunedì 29 gennaio 2018
sabato 27 gennaio 2018
LA MEDICATTRICE DI GABRIELLA MARGIOTTA A COPERTINO DA SCENA MUTA
La medicattrice di
Gabriella Margiotta arriva sul palco di Scena Muta lo spazio scenico della compagnia
teatrale di Ivan Raganato a Copertino in via Bologna 40 domenica 28 gennaio
2018 ore 19,30. Lo spettacolo, in forma di monologo teatrale, il cui testo con
la prefazione di Franco Ungaro è stato pubblicato da I Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno, racconta le vicende di personaggi veri, vivi, che
cercano di superare le difficoltà personali attraverso un riscatto. Una lama di
luce che squarcia il cemento della disabilità di vario genere. L’attrice, che
ne è anche l’autrice, in scena si trasforma via via, è un clown, un atleta, un
uomo, fino a rientrare nella persona, nell’essere umano. Il monologo “Chiara”
in esso contenuto, ha vinto nel giugno 2017 il Primo Premio Attore nel concorso
nazionale “Città di Valenzano” a Bari, ed il testo integrale è stato insignito
della menzione d’onore. Si tratta di
drammaturgia nata dall’incontro e dall’esperienza diretta e quotidiana con
persone in carne e ossa, le cui vite devono superare ostacoli e cercano varchi
di liberazione verso e dentro l’arte e il teatro. Drammaturgia di realtà, senza
effetti di finzione e rappresentazione…Drammaturgia di persone, senza
personaggi e senza maschere, potremmo dire.
Gabriella Margiotta
nasce e vive a Lecce. Diplomata presso l’accademia AMA (Accademia Mediterranea
dell’Attore), si è formata anche presso i Cantieri teatrali Koreja di Lecce, ed
ha seguito numerosi stage con docenti di rilevanza nazionale ed internazionale,
fra cui Gabriele Vacis, Serena Sinigallia, Aleksander Popowsky, Maria Cassi.
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
“In memory of … Negazionismo, Leggi Razziali perché non siano solo un ricordo”. Alla Fondazione Palmieri di Lecce
L’Associazione Thorah
in questo mese ha formalizzato l’ingresso neIla Federazione Italia-Israele.
Entrando nella grande famiglia della Federazione Italia-Israele, l’Associazione
Thorah ha la possibilità di portare il suo messaggio di Luce, oltre i confini
nazionali. La sua testimonianza diretta con le sue scelte di ricerca,
culturali, morali testimonia che l’Associazione tutta è in armonia con la
cultura, la storia, la voglia di crescere e la tradizione del popolo ebraico.
La serata del 28 gennaio 2018 in occasione anche quest’anno della celebrazione
della Giornata della Memoria, l’Associazione Thorah, ha organizzato un’azione
culturale e performativa che vedrà coinvolta la società civile, culturale
sodale alle iniziative della suddetta associazione che compostamente
confluiranno alle ore 18,30 del 28 gennaio 2018 presso la Fondazione Palmieri
in Vico dei Sotterranei a Lecce, portando con sé delle valigie vuote simbolo di
un viaggio senza ritorno e speranza proprio come lo è stato il viaggio dei
deportati nei campi di concentramento nazisti. In sottofondo in un primo
momento il lamento di una sirena che cupa, in loop, richiama il pericolo di un
bombardamento e poi successivamente alcuni brani della shoah ebraica. Si
leggeranno brani del celebre “Diario” di Anna Frank, e dall’opera di Primo
Levi, “Se questo è un uomo”. Inoltre si aprirà un dibattito su negazioni e
leggi razziali, con l’obiettivo di evidenziare orrori ed omissioni che non solo
non fanno parte del passato, ma che a tutt’oggi continuano a essere oggetto di
infamanti considerazioni sul popolo ebraico e la loro terribile storia nel
secondo conflitto mondiale, oltre che nella deriva contemporanea sempre più
cieca e ignorante. La manifestazione ha per titolo “In memory of …
Negazionismo, Leggi Razziali perché non siano solo un ricordo”. Sono previsti
gli interventi del Presidente dell’Ass. Thorah Grazia Piscopo, Maurizio Nocera
(ANPI LECCE) e Giorgio Pala (Presidente Ass. Carpe Diem)
Inoltre durante la
serata verranno proiettate le immagini delle opere di artisti israeliani come
Ilana Yaron, Carmela Zak, Izhak Kazman, legati da un’idea espositiva di Varda
Rotstein Mayer Ph.D e Rachel Ziv. Nello specifico il filo conduttore delle
immagini presentate è la Stella di David, uno dei simboli più antichi della
storia, già diffuso da millenni in India ed in altre culture prima di diventare
il simbolo delle religione ebraica. La forma dell'esagramma, il poligono stellato
a sei punte, deriva dalla forma del Lilium Candido, il bellissimo fiore noto
anche col nome di giglio della Madonna o giglio di San Luigi o ancora giglio di
Sant'Antonio. La scelta del simbolo dalla forte valenza simbolica ha
l'obiettivo di promuovere e tutelare la cultura ebraica e contrastare
l'antisemitismo in tutte le sue forme.
Info Link - http://associazionethoralecce.blogspot.it/
venerdì 26 gennaio 2018
Al di qua delle Palpebre – cronache e prassi di un onironauta di Roberto Shambhu ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) a Il Regno Incantato
Al di qua delle
Palpebre – cronache e prassi di un onironauta di Roberto Shambhu ( I Quaderni
del Bardo Edizioni di Stefano Donno) si presenta domenica 28 gennaio 2018 per
un aperitivo onirico presso Il Regno Incantato via Tre Fontane 26, Lama
(Taranto) ore 10,30. Interverrà accanto all’autore Roberto Shambhu, lo
scrittore Stefano Delacroix .
Il bardo presso le
antiche popolazioni celtiche era un poeta o cantore di imprese epiche.
L’onironautica o ‘sogno lucido’, termine coniato dallo psichiatra olandese
Frederik van Eeden nel 1913 è il fenomeno per cui si prende coscienza durante
il sogno del fatto di stare dormendo, e la conseguente capacità di muoversi
coscientemente all’interno di un sogno. E’ stata appena pubblicata per i
Quaderni del Bardo, i QdB di Stefano Donno, l’opera prima di Roberto Shambhu
(nella foto) – che bardo lo è sino in fondo – che ammicca al futuro ormai
prossimo dell’onironautica, e riprende l’ineludibile seduzione della
cinematografia avanguardista di Cristopher Nolan: “Al di qua delle Palpebre –
cronache e prassi di un onironauta”.
“Al di qua delle Palpebre”, spinge convintamente
lo sguardo oltre le nebule superstiziali di un “blasfemo” e tardivo Occidente,
ancor memore, forse, dell’opposizione anatemica di Isidoro, che nel de
tentamentis somniorum bollava l’Arte del sognatore col contrassegno infamante
di “demonibus”. Mistero mai compiutamente affrontato dalla Scienza che, ben
lungi da ogni azzardo speculativo, riduce la sua indagine alle sole
funzionalità psicofisiologiche. Che il mondo onirico rappresenti un autentico
tabù per i misuratori della materia è oramai evidente. La ragione è che
sogniamo tutti, perciò l’ampollosità perlocutoria di certe argomentazioni, fa
arricciare il muso come il limone la bocca di un bambino. L’esperienza del
sogno lucido, mai dismessa in Oriente, tornata alle nostre latitudini grazie
agli interventi di Frederik van Eeden, poi di Stephen LaBerge, necessitava
tuttavia di ulteriori apporti, di nuove connotazioni modali. L’ opera di
Shambhu colma, in tal senso, il vuoto teoretico creatosi tra divieti e
imbarazzi e, soprattutto, si costituisca come una prassi vera e propria, una
modalità di azione consapevole nella dimensione disincarnata del sogno. Roberto
Shambhu è uno che va dritto alla meta, operando una mirabile sintesi tra segno
ed immagine. Sono sue anche le pregevoli illustrazioni contenute nel volume,
utili ad una ulteriore estensione – laddove le parole hanno esaurito il senso –
e l’archetipo, gerarchicamente più potente, alimenta le escursioni ultra
temporali e sovra spaziali nei circuiti labirintici del sogno. Il gioco è
chiarito sin dalle premesse (cronaca e prassi di un onironauta) e rivela
l’intenzione di instaurare un patto di tirocinium, un accordo tacito ma
pragmatico che lo rende, legittimamente, un test eccellente anche per
“sognatori lucidi” di provata esperienza. Un’ opera di riferimento, un libro
per autentici “cercatori”.
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Info Link - http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/
giovedì 25 gennaio 2018
mercoledì 24 gennaio 2018
martedì 23 gennaio 2018
lunedì 22 gennaio 2018
sabato 20 gennaio 2018
venerdì 19 gennaio 2018
giovedì 18 gennaio 2018
mercoledì 17 gennaio 2018
martedì 16 gennaio 2018
lunedì 15 gennaio 2018
venerdì 12 gennaio 2018
giovedì 11 gennaio 2018
mercoledì 10 gennaio 2018
martedì 9 gennaio 2018
lunedì 8 gennaio 2018
venerdì 5 gennaio 2018
giovedì 4 gennaio 2018
CARLO STASI, iQdB Edizioni con FRANCO SIMONE OGGI AD ACQUARICA DEL CAPO
Il comune di Acquarica
del Capo in collaborazione con l’Assessorato alla cultura ed il Presidio del
Libro del Capo di Leuca presenta “SONO NATO CANTANDO… TRA DUE MARI” (RADICI E
CANTO NELLA POETICA DI FRANCO SIMONE CANTAUTORE SALENTINO) di CARLO STASI (i Quaderni
Del Bardo Edizioni di Stefano Donno) giovedì 4 gennaio 2018 ore 17,30 presso il
Salone del Castello Aragonese di Acquarica del Capo. Interverranno: FRANCESCO
FERRARO Sindaco di Acquarica del Capo, GIACOMO PALESE Assessore alla Cultura,
MARIO CARPARELLI Presidio del Libro del Capo di Leuca, CARLO STASI Autore E
SPECIAL GUEST FRANCO SIMONE Cantautore. Modera: DANIELA CASCIARO
“Prima la musica o la
poesia? Dilemma proverbiale quasi quanto quello dell’uovo e della gallina, e di
fronte al quale le menti più sagge dell’antichità si sono rifugiate in miti
rassicuranti come quello delle comuni origini o del loro primordiale legame ritmico
e sonoro. Un legame indissolubile, in ogni caso, che ritorna puntuale ed
accresciuto nelle sue infinite sfaccettature quando si è di fronte ad un
personaggio di grandissima levatura quale Franco Simone, il cantautore di
Acquarica del Capo che nella musica ha infuso tutta la sua poetica e
sensibilità. Le canzoni, è noto, si ascoltano, si cantano, si respirano, vanno
via, ma ritornano. Sono sempre con noi e portano i ricordi. Ma rappresentano
anche, in alcuni particolari momenti storici, dei documenti straordinari in
grado di indicarci il suono del cambiamento, come quello che riguardò i
mutamenti sociali, “antropologici”, linguistici e lessicali dell’Italia del
secondo dopoguerra. E a ripercorrere in maniera assolutamente originale il
percorso e l’incontro di Franco Simone con quel processo, che non riguardava
però solo l’Italia, è ora questo eccellente pamphlet scritto dal poeta Carlo
Stasi, che con grande maestria è riuscito a mettere insieme vicende personali
del cantautore, legate soprattutto alla sua infanzia ed al periodo scolastico
ed universitario, alle tante canzoni che si sono ispirate proprio a quei
ricordi. La figura che emerge è quella di un artista non solo legata alle
canzoni d’amore, che pure hanno una notevole importanza nella sua produzione e
ne hanno sancito l’iniziale fama (“Tu…e così sia” e “Respiro” fra tutte), ma
anche di un uomo che “racconta esperienze non personali con una grande
sensibilità ed una forte immedesimazione emotiva nei drammi della società
contemporanea”. Come quello collegato al problema della deforestazione
dell’Amazzonia ed alle prevaricazioni subite dalle popolazioni indigene. Una
tema, quello dell’ecologismo, sempre attuale e che troverà collocazione nella
magnifica “Amazzonia” del 1988. Ed un altro punto sapientemente sottolineato
dall’autore è la grande passione, anzi l’amore sconfinato, che l’America Latina
serba verso Franco Simone, autentico “divo” in Sudamerica con il merito
aggiuntivo di aver lanciato e portato molti talenti salentini, come
recentemente accaduto con Michele Cortese. (dalla prefazione di Eraldo
Martucci)
Carlo Stasi, poeta,
scrittore e saggista di Acquarica del Capo (Lecce), è docente di Lingua e
Letteratura Inglese presso il Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce. Ha
pubblicato Poesie (Gabrieli, Roma 1981), La Speranza (Ricerche Poetiche)
(Fasano 1984), Leucàsia (racconti, disegni e poesie) (Presicce 1993, 1996,
2001), Danza dei 7 pensieri (Bollate 2001), Leucàsia e le Due Sorelle (storie e
leggende del Salento) (Cavallino 2008, 2012). Ha tenuto mostre-performances di
poesia visiva a Bari (1984), Milano (1990), Como (1996, 1997), Tradate (1997),
Maglie (2000), Lecce (2001-2), ecc. É inserito in numerose antologie. Collabora
con articoli, saggi, recensioni, racconti e poesie a quotidiani e riviste,
scrive testi per canzoni (ha inciso "Tango della Tangente", Nuova
Fonit Cetra, Milano 1997), ed un suo testo poetico (“Tigi Luna”) è stato scelto
e musicato dal gruppo Sud Sound System (2001). Nel 1992 ha creato la “leggenda”
di Leucasia.
iQdB edizioni di
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(LE) / Mail – iquadernidelbardoed@libero.it
Redazione
(impaginazione e grafica) – Mauro Marino Segreteria Organizzativa – Dott.ssa
Emanuela Boccassini
Public Relations – Raffaele Santoro
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mercoledì 3 gennaio 2018
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