Un breve accenno:
Georg Simmel,
vissuto tra la fine degli anni ottanta del XIX secolo e la fine della prima
guerra mondiale, è stata dominata da un senso di precarietà e di decadenza
sotto ogni punto di vista.
Precarietà che
non appare in Simmel, uno dei più straordinari filosofi della vita che sia
esistito nella storia intellettuale tra Ottocento e Novecento. Figura
poliedrica, misteriosa per l’impossibilità di definirne l’ambito disciplinare,
inafferrabile per la molteplicità delle sue opere e di tutti quegli articoli e
riviste che sono state rielaborate. Una produzione che copre quasi tutto lo
spettro delle scienze filosofiche e umane: metafisica, gnoseologia, etica,
estetica, filosofia della religione, dell’arte, della storia, della
letteratura, sociologia della moda, dell’economia, della condizione femminile e
dei sessi.
È stato il tipo di intellettuale isolato in patria, o in esilio a casa
propria, e soltanto perché era ebreo, la cui origine ne farà quasi uno
straniero nelle università tedesche. Infatti solo nel 1901 all’età di
cinquant’anni viene nominato professore di filosofia a Berlino, ma senza godere
degli stessi diritti degli altri professori, come far parte di una commissione
d’esame o assegnare tesi di laurea.
Tenace si occupa della condizione dell'individuo e nello scritto
giovanile “La differenziazione sociale”
sostiene che l’individuo non possa salvarsi contro la totalità solo
cedendo parte di se stesso, ma debba anche unirsi alla società, agli altri
conservando la propria individualità. Così come affronta l'attuale tema del
denaro il “dio denaro”.
Nel XXI secolo sembra sia diventato marginale pensare al senso della
vita e delle scelte umane: da un lato c’è l’incombenza di sopravvivere e
procacciare quanto di più necessario, dall’altro si hanno modelli distorti dove
l’obiettivo prioritario diventa quello di salvare i bilanci, la finanza, le banche,
l’economia monetaria appunto, mentre la cultura e l’individuo vengono meno. La
vita si riduce a una sfera economica dove le relazioni sociali, il rapporto con
l'altro manca del senso della parola, della Legge della parola come la
definisce Massimo Recalcati per sottoporsi al senso de limite dell'altro, del
rispetto, della responsabilità.
Il contributo su “Georg Simmel” è contenuto in un volume completo di
voci di studiosi contemporanei che raccontano - mossi da entusiasmo e passione
per la filosofia - frammenti di filosofi che hanno tracciato il lungo e
faticoso percorso della cultura contemporanea come Nietzsche, Vailati, Arendt,
Zubiri, Bateson, Schlick, Dell'Oro, Warburg, Dávila, Garin, Melandri.
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