Leggere un buon libro è
una delle cose più belle al mondo. Scoprire infiniti mondi nati dalla penna di
uno scrittore, di uno scienziato o di un ricercatore .Siamo purtroppo il popolo
che legge meno al mondo e questo si ripercuote sull' educazione dei più giovani
che collegano il libro, qualsiasi esso sia, a quello scolastico con il
risultato che metterlo da parte è la cosa più normale da fare. Nella scuola
chiamata purtroppo e giustamente in causa quando si tratta della crescita di
adolescenti si educa poco alla lettura. Non voglio incolpare di questo solo gli
insegnanti sempre nella lotta continua ai programmi, ma anche le famiglie dove
un certo numero di libri non scolastici dovrebbero avere il loro posto d'onore
sui ripiani della libreria. Abituare sin da piccoli i bambini a leggere sarà
per loro aver conquistato un posto privilegiato nella società. Ogni estate si
ripropone il "dramma" dei compiti delle vacanze. Un tormentone più
ricorrente della canzone di Francesco Gabbani. L' incubo nasce dal non avere
dimestichezza con l'amico libro, vederlo spesso come un nemico che ci
perseguita sulla spiaggia, tra le onde, in pizzeria. Un nemico in agguato anche
per i genitori che vedono compromessa la vacanza desiderata dopo un anno di
lavoro di trasporti in piscina, al doposcuola, alla danza, in palestra ed ora
anche i compiti delle vacanze............basta. Tutto ciò si trasformerebbe
come per incanto in piacere della lettura in possibili e gradevoli ricerche in
argomenti scelti autonomamente e con criterio. Anche i compiti sarebbero
inseriti con maggiore volontà se il ragazzo si sentisse più autonomo e
responsabile. Chi è stato nella scuola e conosce bene i ragazzi sa che tutto
ciò che è imposto risulta non molto gradito. Come si può aggirare l' ostacolo?
Promuovendo la lettura durante l'intero anno scolastico, facendo scegliere ai
ragazzi i testi a loro più graditi facendoli commentare ed utilizzando lo
stesso sistema per i libri di storia o di arte. Alla fine diventerebbe un
meccanismo automatico con in più l'acquisizione del piacere della lettura che
li salverà dalla mediocrità. Anche noi adulti dovremmo leggere di più. Sulla
spiaggia vedo sempre più signore che camminano in acqua con le amiche per
sparlare della suocera o della nuora a seconda della fascia di età. Sempre di più
con il cellulare in azione o alla
ricerca di nuove ricette. Sono importanti anche queste cose in vacanza ( tranne
lo sparlare) ma leggere un buon libro è entrare in altri emisferi, sentirsi bene con il mondo con meno rabbia e
meno rancori. Allora? Buona lettura..........non mi deludete.
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