L’Associazione Thorah e l'Associazione Gnosis presso i
Giardini del Bar Astoria a Lecce (Piazza Italia – adiacente Porta San Biagio)
presenta il 27 luglio 2017 a partire dalle ore 19,30 in una prima regionale i
libri di Stefano Donno editi da I Quaderni del Bardo Edizioni dal titolo “Breve
commentario alla Tavola Smeraldina di Ermete Trismegisto” e “Appunti per una
fenomenologia dello spirito iniziatico”. Introduce la serata il Presidente
dell’Associazione Thorah Grazia Piscopo. Presentano l’autore il giornalista e
scrittore del paranormale Mario Contino e il giornalista Giuseppe Pascali. In
un momento di deriva e tensioni sociali il ruolo degli studi esoterici propone
ad intellettuali e studiosi di chiedersi qualcosa in più in maniera più
approfondita circa questioni fondamentali sul destio dell'umanità e delle
nostre comunità, forse con uno sguardo più acuto che vede oltre l'oscurità in
cui siamo immersi
Breve commentario alla Tavola Smeraldina di Ermete
Trismegisto a cura di Stefano Donno. Prefazione a cura di Enrica Perucchietti
(iQdB Edizioni di Stefano Donno)
«La maggior parte dei documenti su Ermete Trismegisto
sono di carattere oscuro, accessibili soltanto agli iniziati. […] Dietro il
vero iniziato c’è una persona che ha compiuto durissimi sforzi, che ha superato
prove di volontà e fatiche spirituali. L’esoterismo non è per niente l’avaro
occultamento di tesori materiali che sarebbero altrimenti alla portata di
chiunque. Chi davvero vuole questo tesoro, chi si eleva con tenace costanza
fino all’altezza alla quale lo attende a porte spalancate il Tempio della
Sapienza, solo costui può avere accesso al santuario». (Maria Szepes, Il Leone
Rosso)
Quando l’amico Stefano Donno mi ha chiamato per
chiedermi di scrivere la prefazione del presente saggio, stavo rileggendo, a
distanza di anni, Il Leone rosso, il romanzo esoterico di Maria Szepes.
Sincronicità volle che la sera stessa incappassi nella parte in cui Hans
ascolta, spiando di nascosto il maestro alchimista Rochard, un dialogo tra
questi e l’amico Bahr. Il dialogo in questione si concentra proprio sulla
Tavola Smeraldina e sull’interpretazione che da secoli gli iniziati cercano di
carpire alle sibilline parole della Tabula. Caso volle che avessi ripreso in
mano il libro dopo una conversazione avuta qualche giorno prima con un altro
amico: rileggendo le parole di Szepes su Ermete Trismegisto non potei che
sorridere e accettare di cuore di curare questa breve prefazione. Pungolata dalla
sincronicità, decisi anche che avrei inserito alcune citazioni del libro. Nel
passo citato, il medico e alchimista Rochard spiega allo scettico Bahr, che
verrà poco dopo guarito grazie al Lapis e finirà per credere ciecamente in quei
principii che negava e derideva, che «La rivelazione di Ermete Trismegisto
racchiude in sé allo stesso modo i segreti più profondi della creazione, quali
l’essenza delle forze che costituiscono i mondi trascendenti, le cosiddette
regioni astrali. Ma oltre a questo designa anche l’alchimia nel senso stretto
del termine, il cuore segreto dell’alchimia, la formula spirituale della
preparazione dell’Elisir di Vita». L’anziano iniziato prosegue sottolineando
come il fascino della Tabula non risieda soltanto nel suo contenuto, ma anche
nella struttura «perché nasconde in sé la prova il cui superamento digrossa lo
spirito, rendendolo maturo per accogliere la soluzione dell’enigma». Donno ci
spiega proprio come vadano interpretati il contenuto e la struttura della
Tabula, analizzando passo a passo i suoi corollari e offrendo una illuminante e
preziosa spiegazione che sarà certamente utile per l’iniziato quanto per colui
che si avvicini per la prima volta a questo genere di tematiche. Sullo sfondo
il suo leggendario autore, Ermete Trismegisto. (dalla prefazione di Enrica
Perucchietti)
Appunti per una fenomenologia dello spirito iniziatico
di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni) Fratellanza, conoscenza, coscienza
e iniziazione. Sono queste le parole chiave dell’ultima fatica dell’amico,
scrittore ed editore Stefano Donno. Il punto di partenza dell’opera è una breve
osservazione della situazione politica attuale che tocca ovviamente punti
delicati e controversi: «È veramente possibile che il processo di
autodistruzione della nostra civiltà sia veramente irreversibile e non ci sia
più nulla da fare?» si chiede l’autore. La risposta, che trovate tra le pagine
del libro, è un messaggio di forza e speranza che può fungere da esempio per
tutti. Non è il momento di fuggire, di retrocedere di fronte ai mali del mondo,
anzi, è proprio in questo momento che ci si deve fare forza e combattere,
portando la Luce nel mondo per condividerla con gli altri Fratelli e Sorelle.
(dalla prefazione di Enrica Perucchietti)
Stefano Donno (1975) si laureato nel 2005
in Filosofia presso l’Università degli Studi di Lecce. Nel febbraio 2013 ha
ricevuto una Laurea HC in Juridical Science presso la Moscow University Sancti
Nicolai. Ha pubblicato: Sturm and Pulp (Lecce, 1998); Edoardo De Candia,
considerazioni inattuali (Lecce, 1999); Se Hank avesse incontrato Anais (Lecce,
1999); Monologo (Copertino, 2001); Sliding Zone (Lecce, 2002); L’Altro
Novecento - giovane letteratura salentina dal 1992 al 2004 (San Cesario, 2004);
Ieratico Poietico (Nardò, 2008); Dermica per versi (Faloppio, 2009); Mendica
Historia (con Sandro Ciurlia, Lecce, 2010); Corpo Mistico (Roma, 2010);
Prezzario della rinomata casa del piacere (con Anna Chiriatti, Martignano,
2011); A Sud del Sud dei Santi a cura di Michelangelo Zizzi (Faloppio, 2013),
Nerocavo (Copertino, 2014); Breve Commentario alla tavola Smeraldina (Lecce,
2017).
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del
Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107
Sannicola (LE)
Nessun commento:
Posta un commento