In questo scritto non ho la pretesa d’ inventare nessuna cosa, che non sia già stata fatta o detta altrove. Ma si può, rielaborandoli, mettere a luce numerosi insegnamenti assimilati in diversi anni. Nessuno di noi ha inventato niente,nè possiamo vantare una sorta di copyright su qualcosa, che già esisteva prima di noi, anche se ,spesso qualcuno tenta di apporre il suo marchio su questo o quello, per questioni di immagini e di potere. In realtà, ognuno di noi ha attinto altrove a qualcosa che già c’era, (se non da un libro, da un corso, da un maestro) che già da tempo
esisteva nell’ universo. Così non mancheranno sicuramente, cose sapute e risapute, dette e ridette certe verità, se sono davvero tali, non cambiano mai, casomai possono spiegarsi, in maniera differente a vari livelli di possibile comprensione. Ci saranno integrazioni, pezzi originali di altri libri virgolettati, ma non mancherà una corposa parte mia, originale, forse non erudita o lessicalmente corretta, giocosa, lasciata venire da sè in quella palestra che è la vita stessa. Un bel viaggio alla ricerca fisica ed interiore dell’ io corporeo e nelle sue estensioni pulsanti e dinamiche all’ esterno di esso, nel mio modo di concepirlo e di analizzarlo. Come diceva Lowen “Il campo è vasto quanto la vita stessa”.
Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
sabato 9 ottobre 2010
La Pizzica, grounding Salentino di Anna Tecla De Rinaldis (Libellula edizioni)
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1 commento:
Grazie,
son contento che lei abbia avuto modo di leggerlo
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