– Psstt! Leandra! Sei sveglia?
Silenzio.
– Leandra! … Già dormi? Devo dirti una cosa!
– Uhm… Sì, dormo… Cosa vuoi.
– Svegliati!
Silenzio.
– Allora? Ti svegli?
– Sto fumando una sigaretta. Lasciami in pace.
– Come fai a fumare se dormi?!
– Fumo mentre riposo.
– Mio Dio… devo parlarti! – urlò improvvisamente Eva.
– Cribbio! Mi fai spaventare, così! Se non è una cosa
urgente giuro che ti cavo gli occhi! – grugnì sobbalzando dal letto Leandra.
– Spegni la sigaretta e vieni. Dai, dai sbrigati! Corri! Ti preparo un caffè.
Silenzio.
– Allora? Vieni?
Eccomi eccomi! – disse l’amica entrando in casa di Eva con la flemma di un bradipo. Alzò il viso al cielo, emise l’ultimo filo di fumo dalle narici e si accomodò la spallina della sottoveste leopardata e aderentissima al corpo ancora giovane, sinuoso, accompagnato costantemente da movimenti assonnati.
– Dimmi! Forza, spara! E prega che tu abbia qualcosa di interessante da dire altrimenti ti ribalto il letto e lo getto dal balcone.
– Ommioddio! – esclamò Eva allarmata, al suo arrivo –
Hai la faccia imbrattata di gesso! Che hai fatto? Sembri un cadavere!
Due mondi paralleli sono dotati di vita propria. Il primo, il più inatteso e sorprendente, è quello del camposanto, dove le persone si parlano, fumano, pensano, amano e si confidano il loro passato. Grandi cene, con cibi prelibati e vini pregiati, attirano ospiti. Uno in particolare non manca mai, e commenta con saggezza le storie che si raccontano. Nel mondo reale, invece, si snoda un'altra storia: una famiglia apparentemente normale che verrà colpita all'improvviso da una grave tragedia, un figlio undicenne particolare, una ragazzina molto intelligente e una madre ossessionata dal pensiero della morte ne saranno i protagonisti. L'amore unirà i due mondi, che si uniranno in una maniera misteriosa e emozionante. Il romanzo si tinge di giallo con una inattesa sorpresa finale. A conferma che i due mondi raccontati sono due facce della stessa medaglia. Un libro da leggere sorridendo per l'ironia che lo caratterizza. Non sempre morire è sinonimo di tristezza, in questo libro.
2 commenti:
grazie Paola, è un onore per me.
grazie a te e auguri
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