Leningrado,
1980. Il giovane Aleksandr Bezetov è diventato il nuovo campione di scacchi. E
con questo è entrato nel mirino del Partito, che gli promette una vita di agi
in cambio della sua collaborazione. Aleksandr sceglie invece di unirsi ad
alcuni amici per dare vita a una rivista clandestina, iniziando la sua attività
di dissidente. Sa di avere scelto di giocare una partita senza possibilità di
vittoria, ma una profonda convinzione nei propri ideali, e l'amore per una
donna misteriosa, lo spingono ad agire. Cambridge, Massachusetts, 2006. Irina
Ellison ha trent'anni e sa di aver ereditato dal padre la corea di Huntington,
una grave malattia degenerativa. Facendo ordine tra le sue carte trova una
lettera da lui scritta al grande scacchista russo, in cui gli poneva un'unica
domanda: come si gioca una partita quando si capisce che è già persa in
partenza? Aleksandr non rispose mai. Vedendo progredire i sintomi della
malattia, Irina decide di partire per la Russia alla ricerca di Aleksandr, per avere la
risposta che il padre non aveva mai ottenuto. Ad attenderla c'è una strada
segnata da sconfitte irrimediabili: la malattia, la partita a scacchi contro un
invincibile avversario, la
Russia del sottomarino Kursk, della scuola di Beslan,
dell'omicidio della Politkovskaja. Eppure tutti i protagonisti di questa storia
sembrano mossi da un'incrollabile fiducia perché, come Aleksandr, credono che
"a volte c'è bisogno di difendere una cosa realmente importante, e non
solo il simbolo di una cosa importante"
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