“Quest'opera è un perfetto
esempio di sinolo di contenuto e forma. La forma dei componimenti è infatti un
tutt'uno con la complessità di idee e sentimenti intricati, talvolta
contraddittori, seppur nella loro lucidità. Non
a caso, da un lato, i
componimenti sembrano come legati da un filo spinato, doloroso e forte allo
stesso tempo, capace di tenere insieme pensieri tristi e violenti, illusioni e
sogni infranti. Dall'altro lato è presente un'idea di leggerezza e di
fragilità, principalmente nel desiderio, che stride fortemente con la dolorosa
pesantezza inflitta dalle spine.
È evidente inoltre come l'io sia
sospeso fra la chiusura nel proprio dolore e l'indugiare nella dolce illusione.
La realtà esterna, che spesso si affaccia, è un qualcosa che quasi sfugge. Agli
altri, alla loro freddezza e vacuità di giudizio, si contrappone stoicamente la
profonda interiorità, che pur contorcendosi nel proprio tormento, dimostra una
forza come pochi. Infatti, sebbene
debolezza e fragilità siano il
lato più evidente dell'io, è sempre presente una forza latente che fa capolino
nella disperazione. L'orgoglio di uno spirito che rivendica il proprio essere.”
(Alberto Milone)
Carlotta Lezzi - Nasce a Lecce
nel 1980. Intraprende studi classici, con particolare interesse per la
filologia greca e il teatro antico. Vive tra Pisa e Lecce. All’età di 7 anni
incontra la poesia di Lorca, che la spinge per la prima volta alla scrittura.
Diverranno, col tempo, ragioni per continuare il suo percorso, il linguaggio
ricercato di Claudia Ruggeri, l’uso delle figure retoriche di Giovanni Giudici
e lo stoicismo etico di Eugenio Montale. Nel 2008 la sua lirica “Sei”, viene
incisa sulla terrazza di Giulietta e Romeo a Verona; nel 2011 la sua lirica
“Tu” viene inclusa nell’antologia “Diffusione Autore” a cura della GDS
edizioni; nello stesso anno ha luogo la performance di poesia visiva con la
lirica “De Profundis (Abissi mei)”, sul quadro “Danae”, con una grafia riproducente
l’elettroencefalogramma, ad indicare una vita presente ed assente al tempo
stesso.
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