MARTEDI 3 DICEMBRE
“Ti Saluto
Dai Paesi Di Domani”
reading
musicale sulla trilogia di Fabrizio de Andrè - con Ovidio Venturoso
Blink -
Maglie (LE)
DOMENICA 8 DICEMBRE
duo con
Francesco Pellizzari
Castello di
Martano (Le)
LUNEDI 9 DICEMBRE
La Vereda,
Bologna
MARTEDI 10 DICEMBRE
Bar De
Marchi, Bologna
MERCOLEDI 11 DICEMBRE
Senza Nome,
Bologna
GIOVEDI 12 DICEMBRE
Enosud,
Milano
VENERDI 13 DICEMBRE
con Luca
Barrotta (Fisarmonica)
Rosso Di
Sera - Torino
SABATO 14 DICEMBRE
con Luca
Barrotta (Fisarmonica)
Circolo
Ristorante La Scuola, La Morra (CUNEO)
DOMENICA 15 DICEMBRE
Enoteca
Monna Bianca, Lavagna (GENOVA)
GIOVEDI 19 DICEMBRE
Estemporanea
di Musiche dal mondo
Notte Sacra
a Copertino (LE) con Chiara Arcadi (Violino)
SABATO 4 GENNAIO
Teatro di
Novoli (LE)
Quartetto
con numerosi ospiti. (Presto dettagli)
MASSIMO DONNO - AMORE E MARCHETTE (LUPO
EDITORE/ULULATI)
Pubblicato
dall’Etichetta Ululati (Lupo Editore) nella primavera del 2013 “Amore e
Marchette” è il disco di debutto di Massimo Donno. Inciso presso gli Studi
Musicali Chora di Valerio Daniele, il disco contiene numerose collaborazioni,
da Maurizio Geri a Francesco del Prete, da Guido Sodo (Cantodiscanto) a Nilza
Costa, Ovidio Venturoso, Giuseppe Spedicato, Luca Barrotta, Morris Pellizzari,
Alessia Tondo, Emanuela Gabrieli, Andrea Doremi, Emanuele Coluccia, Marcello
Zappatore, Valerio Daniele. Il disco uscirà il 2 giugno 2013 preceduto dal
video clip del singolo “Amore e Marchette”, realizzato da Gianni De Blasi.
Nelle undici tracce che compongono l'esordio di Massimo Donno c'è il
segno di un cantautore che conosce la materia umana, e che ama mescolare
l'ironia e la poesia alla quotidianità surreale dell'amore, fino a includere
non solo le atmosfere - in un dialogo costante - ma anche le voci del passato
prossimo di Pier Paolo Pasolini (nel brano "Tango") o del grande
Alberto Sordi (in "Bologna A.D. 2012"), mescolandole al presente
delle sue suggestioni autobiografiche, come fa ad esempio nella traccia dal
titolo "Il mio compleanno".
Un cantautore, Massimo Donno, che non ha paura di guardarsi e,
soprattutto, guardarci dentro con il ritmo di una musica leggera e ironica.
"Amore e marchette", nuova produzione dell'etichetta Ululati, vanta,
tra le collaborazioni di eccellenza, quelle con Massimo Geri (presente anche
nel video del singolo "Amore e Marchette", realizzato dal talentuoso
regista Gianni De Blasi), Nilza Costa (nel brano "Il bianco ed il
nero") e Guido Sodo, nel brano intitolato "La colpa".
"Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone
d'autore italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le
fusa, ci conquista per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un
prestigiatore muove le parole tra surrealismo e neorealismo. E' una capriola,
una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole
delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli"
Oliviero Malaspina
MASSIMO
DONNO RACCONTA “AMORE E MARCHETTE”
AMORE E MARCHETTE
Un canto di lavoro
scritto nel 2013. Solo che la base non è folk ma è swing e non si parla di
minatori ma di musicisti. Fare il musicista nel 2013 significa sopportare
angherie, vessazioni, scendere a compromessi con la propria arte e con chi la
“acquista”. Significa anche ridimensionarsi, reinventarsi e, necessariamente, ridersi addosso.
IL BIANCO ED IL NERO
Nasciamo senza
distinguere i colori. Gli anni passano e cominciamo a riconoscerli come tali
solo dopo molto tempo. I colori sono come i vissuti che crediamo di percepire
in un modo e che facciamo di tutto per inserire in dei casellari ben specifici.
Il bianco da una parte, il nero dall’altra. Poi, in corso d’opera, ci
accorgiamo di quanto sia interessante vedere come a volte la rottura di una
diga non sia altro che una virtù della storia.
VALZER DEL LAVORATORE ATIPICO
La prospettiva
occidentale ci induce spesso a leggere senza relativismi la storia. La
prospettiva culturale da cui guardiamo il mondo ci permea rendendoci incapaci
di operare discriminazioni individuali, soggettive. La storia del paese in cui
si nasce sono gli occhi, la storia personale non sono altro che occhiali. A
volte puliti, a volte sporchi. A volte con la gradazione sbagliata.
LA COLPA
Il mondo assomiglia
sempre di più ad una sala d’aspetto. Si attende il proprio turno e intanto, con
dei perfetti sconosciuti con i quali aspettiamo, ci improvvisiamo scienziati,
politici, sociologi, psicologi. È il modo più comodo di ricercare i moventi e
le cause di alcuni fenomeni che non riusciamo a ricondurre a noi stessi. Quando
ci rendiamo conto che la nostra teoria è sbagliata … è arrivato il nostro
turno. Troppo tardi!
PICCOLA STORIA
Amare la luna significa
amare il cielo che la contiene, come amare un fiore vuol dire non saper
prescindere dall’odore profondo della terra, secca o umida che sia. Amare
un’entità è sposarne i contorni, il contesto, in un tutto imprescindibile. Della rosa, amarne anche le spine.
LE VETRINE
L’amore colpisce, senza
preavviso, senza ragione, senza principi di base. L’unica cosa che l’amore
individua è la direzione. Quando il nostro cammino incontra la traiettoria è
fatta: o meglio, è finita! E allora i sensi e
le percezioni cambiano, diventano cangianti, gli umori altalenano e si
poggiano come una nebbia davanti agli occhi … fino a non farci riconoscere noi
stessi, specchiati … nelle vetrine!
BOLOGNA A.D. 2012
Una cartolina dal
capoluogo Emiliano, dopo dieci anni di vita passati a studiare, a lavorare, a
ridere, a piangere, a crescere per ritornare bambino, disincantato ed ingenuo
dinanzi ad alcune politiche che si credevano lontane anni luce dalla modernità,
dall’arte, dallo sbandierato senso di comunità.
OLTRE
A volte due occhi non
bastano per considerarsi vedenti. Le diottrie non misurano la sensibilità, non
possono considerarsi termometro di qualcosa che è intangibile, immisurabile. Il
caso fortuito del bambino che lancia la palla oltre il suo giardino e scopre un
eden meraviglioso da sempre ignorato è l’emblema del non cercato, del non
sperato ma che ci apre un mondo meraviglioso.
TANGO
La parola è una donna
sfuggente. La si cerca disperatamente e proprio quando si ha la presunzione di
averla trovata, si libra nell’aria nel suo mantello rosso e sparisce nei
meandri più nascosti del nostro futuro. La vita intera non basta per trovarla,
la vita intera diventa una missione fatta di silenzi ed echi lontani che
lasciano presagire l’effimera illusione di una scoperta.
DE PROFUNDIS
La vita e la morte, due
facce della stessa medaglia? Per me assolutamente no. Una rotaia lunga, a più
stazioni, a più fermate, semmai. E prima dell’ultima fermata, tante piccole
frazioni di questo paese infinito che è la vita. C’è chi vive da pendolare, c’è
chi vive da turista. In ogni caso viaggiatori che, tra le cose in comune, ogni
tanto hanno la necessità di andare in ritirata.
IL MIO COMPLEANNO
L’intreccio
inestricabile di presente, passato e futuro. Forse ridersi addosso non è
soltanto un amaro tentativo di auto commiserarsi ma un approccio alla vita che
permette di rileggersi, di determinarsi e di scavare dei solchi su una terra
che profuma di passato. E se il passato ci ha permesso di essere presente,
forse ci permetterà anche di diventare
futuro? Forse no. Ma vale la pena provarci.
CREDITS
In ordine di apparizione
Massimo
Donno: chitarra acustica, chitarra classica, ukulele, çifteli, voce
Maurizio
Geri: chitarra solista
Giuseppe
Spedicato: basso acustico
Ovidio
Venturoso: batteria
Nilza Costa:
voce
Gianluca
Milanese: flauto traverso
Giuseppe
Spedicato: basso acustico
Marcello
Zappatore: chitarre acustica, chitarra elettrica, basso
Valerio Daniele:
chitarra baritona
Guido Sodo:
arpa celtica, voce
Francesco
Del Prete: violino
Luca
Barrotta: fisarmonica
Morris
Pellizzari: chitarra solista
Emanuele
Coluccia: sassofoni, tromba
Andrea Doremi:
susafono
Emanuela
Gabrieli: cori
Alessia
Tondo: cori
un assaggio dagli house concert
Info e
contatti:
3381200398
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