martedì 17 dicembre 2013

Si accendono i “ Forconi” nelle piazze d’ Italia.



Si alza grande il grido disperato dalle piazze di chi non ha lavoro e non può più aspettare. Se pensiamo che  tale grido sia solo di chi manifesta non abbiamo capito nulla . Dietro c’è la disperazione delle famiglie ma ancora più grave ci sono i figli che vedono piangere i padri sminuiti da ciò che spesso per i figli è un punto di riferimento dei loro genitori “ LA DIGNITA’ “. Questi ragazzi se sono molto giovani coveranno dentro di loro la rabbia verso un governo incapace e saranno probabilmente coloro che , in futuro, manifesteranno con odio e con infinita rabbia. Il Governo deve sbrigarsi a fare qualcosa poiché può essere la causa di distruzione di più generazioni. I lavoratori chiedono lavoro ,un lavoro che non c’è perché ce lo siamo giocato in vent’anni di illusioni e d’”ILLUSIONISMO”. Eppure non è necessario essere degli economisti per pensare che basterebbe subito abbassare le aliquote IRPEF e alleggerire le pensioni d’oro ( modifiche molto più urgenti di qualsiasi “porcellum”.Mercoledì la marcia su Roma e speriamo che si crei un barlume di speranza altrimenti ci sarà sempre una barriera tra chi è protetto dalle pareti dorate del “Palazzo” e delle banche e chi sta fuori con un destino che altri hanno costruito per loro.

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