Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
lunedì 24 novembre 2008
Maria Viteritti, Al di là del muro. A cura di Francesco Sasso
La purezza dell’invenzione e la verosimiglianza dominano la struttura del romanzo. La trama è congegnata con abilità. La scrittrice gioca le sue carte con maestria, inserendo anche sottili osservazioni sui lati oscuri e impenetrabili della mente umana.
Ambientato in un tempo non molto lontano da noi, Al di là del muro non convoca pseudorealtà né pseudoprofezie, ma percorre la strada di una realtà possibile.
Riporto la nota di copertina:
Tecnologie avanzatissime elaborate dal dottor Leibnitz rendono possibile trasferire la vita da un individuo all’altro; Giorgio, pupillo dell’illustre ricercatore, è quotidianamente all’opera per incontrare i donatori ed organizzare l’appuntamento che spegnerà un’esistenza per risvegliarne un’altra, congelata nell’attesa.
Ma questa routine viene ad un tratto turbata e il cinico “spettatore” della vita e della morte si trasforma in un giovane medico agitato da inquietudini e domande angosciose.
Frammenti di ricordi spezzano la sua freddezza, mentre il pianto notturno proveniente dalla casa accanto lo obbliga ad interrogarsi, lo spinge verso una tentazione d’amore, fino a rivelazioni sconvolgenti.
Una storia scritta magistralmente, capace di coinvolgere il lettore in una vicenda che al sapore dell’oggi mescola terribili ipotesi di domani. [...]
La storia è narrata con equilibrio. L’ordine cronologico della vicenda è continuamente sconvolto da brevi intromissioni di flash-back in cui la voce narrante, che passa dalla prima alla terza persona, lentamente ci svela alcuni brandelli della vita del protagonista che tanta parte hanno nella vicenda. Insomma, il romanzo è portato avanti con equilibrio.
Infine, lo stile è piacevole e limpido. La medietà della lingua è tipica di tanta letteratura di consumo. Buon romanzo d’esordio.
francesco sasso (www.retroguardia2.wordpress.com)
Bio-bibliografia
Maria Viteritti nata a Faenza, dal 2004 è giornalista pubblicista. Nel 2006 ha pubblicato il libro, tratto dalla sua tesi di laurea, La fabbrica dei sogni. L’immaginario infantile nel cinema di Tim Burton - Effatà, Cantalupa, Torino, 2006, vincitore del premio Carver. Nel 2008 i romanzo d’esordio Al di là del muro - Lupo editore, Salento, 2008
[Maria Viteritti, Al di là del muro, Lupo editore, 2008, pag.176, € 13.00]
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1 commento:
Ti consiglio di modificare le impostazioni a riguardo ai feed, poichè non mi risulta da tempo l'aggiornamento nel mio blogroll quando fai un nuovo post. Ciao, bel post.
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