Parole come biglie, rapide luminose trasparenti di riflessi colorati, si toccano si urtano felici con piccoli colpi tondi di vetro pieno (energia-allegria), o bisbigliano, biglie che bisbigliano nelle sue poesie, giocano dicono questo e l’opposto di quello rotolano libere comiche spiritose-affettuose, si svegliano, si alzano, girano per la città (io lei me la vedo in bicicletta per le strade di Mantova a quella velocità lì, con quella brezza lì sul volto nei capelli) […] “Amore calmo”? (…) Poterla conoscere quella calma… ma che sia aspirazione di un futuro lontano, perché per ora sei ancora troppo febbrile troppo fuoco e vulcano, troppo fulminante intollerante insofferente di qualsiasi noia o banalità. C’è così tanto ardore che di pace di calma neanche parlarne… […] Piuttosto la genialità – mi viene proprio di chiamarla così per la sua abbondanza di pensieri felici tutti-frutti che rotolano fuori dalla cornucopia instancabile della mente – la genialità, cioè questa maggiore coscienza, sempre va di pari passo con la capacità di amare. E per riuscire ad amare in continuazione con freschezza senza stanchezza o noia e cedimenti… ah, si è disposte a farne di tutti i colori! (Dalla prefazione di Giulia Niccolai)
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