Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
venerdì 30 settembre 2011
ESPERIENZA - Poesie di Gabriella Maleti (LaRecherche.it)
giovedì 29 settembre 2011
L' alimentazione giusta per tuo figlio. Per prevenire obesità, allergie e diabete dallo svezzamento all'adolescenza di Gigliola Braga (Sperling & Kupfer)
mercoledì 28 settembre 2011
Tra le vertigini dei miei sogni di Cristina Parente (Youcanprint)
martedì 27 settembre 2011
Teatri "Re-sistenti" a cura di a cura di Laura Gobbi e Federica Zanetti (Titivillus edizioni)
Il volume accoglie contributi di registi, attori e docenti universitari.Scritti di Roberta Biagiarelli, Fabrizio Cassanelli, Ascanio Celestini, Pietro Floridia, Alessandro Garzella, Gigi Gherzi, Luigi Guerra, Massimo Marino, Armando Punzo e Emanuele Valenti
domenica 25 settembre 2011
Lo scalpellino di Camilla Läckberg (Marsilio)
sabato 24 settembre 2011
Catepol 3.0 - il blog di Caterina Policaro
venerdì 23 settembre 2011
Francesca Leone di Cibus Mazzini consiglia: Salento d'amare? Il 26 settembre 2011
giovedì 22 settembre 2011
Francesca Leone di Cibus Mazzini consiglia: Castello di Specchi di Riccardo Miggiano e Luigi Partipilo (Lupo editore)
mercoledì 21 settembre 2011
Il contagio. Perché la crisi economica rivoluzionerà le nostre democrazie di Loretta Napoleoni (Rizzoli)
martedì 20 settembre 2011
Soluzioni di casa. 269 idee per un'abitazione perfetta. Anche per principianti di Flavia Alfano e Titty D’Attoma (Vallardi A.)
lunedì 19 settembre 2011
Sara Giansante consiglia: Giovanna De Angelis da Fanucci. Segnalazione a cura di Marco Mattanti
domenica 18 settembre 2011
Un’anteprima: La meraviglia delle piccole cose di Dawn French (Leggereditore)
Non sopporti le famiglie perfette? Allora adorerai i Battles! C’è una madre sull’orlo di una crisi di nervi, una figlia adolescente e stonata che sogna di fare la cantante, un dandy in miniatura ossessionato da Oscar Wilde, e poi c’è il padre, forse il più normale di tutti, ma quasi senza voce in capitolo... Una famiglia come tante altre, in cerca di una strada da percorrere insieme. Riusciranno a ritrovarsi e a raggiungere un equilibrio?
sabato 17 settembre 2011
Simona Muci consiglia Vittorio Bodini in edicola con QUI SALENTO
I versi, la voce, le note nelle “mani del Sud”: Daniele Durante canta Vittorio Bodini e i suoi versi ormai divenuti “simbolo”, fotografie poetiche, immagini raffinate e straordinari racconti di scorci e momenti, di incantesimi e realtà, di storie e di Storia. “Le mani del Sud” sono un’opera musicale e letteraria nata grazie al coinvolgimento della casa editrice Besa e dell’etichetta Anima Mundi, cd più libro, in vendita a Lecce e provincia in abbinamento facoltativo a quiSalento, al prezzo di 15 euro. “Le mani del Sud”, spiega Daniele Durante, “sono servite spesso a dilaniarsi e ad erigere paletti e barricate con cui inibire ed annientare tutto ciò che gli altri cercano di costruire, ma sono servite anche a produrre suoni che, stratificandosi, hanno dato origine a quel fermento musicale salentino invidiato da molti. Le mani del Sud, con questo lavoro, riconsegnano le parole di Bodini alla sua terra, nella speranza che la musica contribuisca a diffonderne il magico suono”. Il cantautore salentino riprende una sua vecchia idea, nata ai tempi del Canzoniere Grecanico Salentino, condivisa con Rina Durante e poi accantonata. Ma un’idea che non è più andata via e ripresa oggi, a più di quarant’anni dalla morte di Bodini, dopo l’esplosione della “salentinità” e con l’esigenza, forse, della riscoperta dell’intimità di una terra in preda a clamore e confusione. Quella terra raccontata da Vittorio Bodini come da nessun altro, perché Bodini “era salentino ma anche ‘esterno’ (viveva spesso fuori)”, spiega Daniele Durante, “quindi il rapporto tra il poeta e la sua terra era conflittuale e pieno di rancore, come tutti i grandi amori”.
Un lavoro nato dalla consapevolezza che la poesia di Bodini ancora oggi con straordinaria lungimiranza fotografa tutte le contraddizioni del Sud. Un’operazione, perché no?, anche abbastanza rischiosa, che ha lasciato negli anni non pochi interrogativi allo stesso musicista, sul fatto che potesse essere “inutile” o perfino “dannosa”. Così non è stato, e le dieci poesie-canzoni, o canzoni-poesie, scivolano senza forzatura alcuna, il che dimostra come Daniele Durante abbia letto, pensato, metabolizzato quelle immagini, scegliendo le poesie da musicare, certamente in base alla bellezza del testo, ma anche e soprattutto dalla possibilità che questo offriva nell’essere musicato. In qualche poesia Durante spiega pure di aver “forzato la mano”, cambiando la suddivisione in versi, inserendo ritornelli e ripetizioni nei testi originali, solo per renderli più vicini alla “forma canzone”. Da “Le mani del Sud”, la “madre ispiratrice” del progetto, a “Finibusterrae”: partenza e arrivo di questo percorso per immagini e note affrontato con la chitarra in mano e… “Col tramonto sulla spalla”. Quindi le altre poesie-canzoni: “Due cose non ha il Sud”, “Conosco appena le mani”, “Qui non vorrei morire”, “Viviamo in un incantesimo”, “Cade a pezzi”, “Battono colpi a case addormentate”, “Cocumola”, ognuna con una linea melodica ispirata dal testo. Ballate malinconiche e nostalgiche, nenie “latine” e popolari, dolci e accattivanti, sobrie e ritmate. Questo nel cd, al quale hanno dato il loro contributo Francesca Della Monaca, voce e percussioni, Luigi Bubbico, al piano, e Stefano Rielli, al contrabbasso.
venerdì 16 settembre 2011
Agnese Manni consiglia “L'eclissi - Dialogo precario sulla crisi della civiltà capitalistica” (Manni) alla Ergot di Lecce il 19 settembre 2011
Lunedì 19 settembre alle ore 18.30 presso la Libreria Ergot (Piazzetta Falconieri, Lecce) sarà presentato da Stefano Cristante gli autori Franco Berardi (Bifo) e Carlo Formenti autori de “L'eclissi - Dialogo precario sulla crisi della civiltà capitalistica” (Manni)
Bifo e Formenti affrontano il tema dell’evoluzione tecnologica ai tempi del Web 2.0 mettendone in luce le implicazioni economiche, politiche, sociali. Dalla galassia Facebook, che ha reso la dimensione relazionale così veloce e vasta da farla divenire paradossalmente impossibile, al fenomeno WikiLeaks, che ha squarciato il velo di Maya della net-neutrality, fino alla discussione su democrazia e Internet, e alla questione della governance economica globale nell’attuale fase post-neoliberista, sono molteplici gli scenari che si aprono in queste pagine. Se la democrazia è una forma di organizzazione politica corrotta e storicamente conclusa, esiste una nuova filosofia capace di includere cultura digitale, movimenti di base e attivismo studentesco. Se il potere dominante è incapace di trovare strumenti di crescita per le classi e le zone povere del pianeta, c’è bisogno di una “ricomposizione” del tessuto politico di base, di nuove forme di antagonismo culturale, di nuovi modelli di sviluppo. In un contesto nazionale e mondiale sconfortante, di totale eclissi, c’è da chiedersi se sia possibile una ricostruzione. Altrimenti, bisognerà inventarsi un altro cielo.
FRANCO BERARDI BIFO, leader del movimento del 77 a Bologna, tra i fondatori di Radio Alice, sin dalla fine degli anni Ottanta si è occupato di Web e nuove tecnologie. Insegna Elementi di storia della comunicazione sociale all’Accademia di Brera. Ha pubblicato libri sulla cybercultura, in Italia, in Francia, in Inghilterra, negli USA.
CARLO FORMENTI insegna Teoria e tecnica dei nuovi media presso l’Università del Salento. Scrive sul “Corriere della Sera” ed è membro del comitato storico di “Alfabeta2”. È autore di numerosi saggi sul rapporto tra le nuove tecnologie e le trasformazioni sociali. Tra gli ultimi, Cybersoviet (Raffaello Cortina 2008), Se questa è democrazia (Manni 2009) e Felici e sfruttati (Egea 2011).
giovedì 15 settembre 2011
"L'avvocato del Re" di Maria Serena Camboa (Lupo editore) con il giudice Salvatore Cosentino alla Feltrinelli Point
Loredana De Vitis con Io sono bellissima a Roma
La scrittrice e giornalista Loredana De Vitis sarà presente a Roma, dal 16 al 18 settembre prossimi, nell’ambito della “Scuola politica UDI 2011”. La storica associazione Unione Donne in Italia ha organizzato una tre giorni di testimonianze e dibattiti, tra materiali di archivio e esperienze sul campo, per parlare di un periodo della storia collettiva delle donne – tra gli anni ‘70 e ‘80 – che produce sentimenti contrastanti, sia in chi l’ha vissuto come in chi non l’ha conosciuto, oscillando sempre tra mitologia e realtà. La scuola, giunta alla sesta edizione, parlerà infatti del tema “Dirsi femminista tra mitologia e realtà”. In questa occasione Loredana De Vitis sarà presente con la sua “narrazione in mostra” dal titolo “Io sono bellissima”. “Io sono bellissima” intende porre lo spettatore/lettore faccia a faccia con i paradossi della comunicazione e della valutazione estetica del corpo femminile all’interno della società contemporanea. Una serie di pannelli fotografici di grande dimensione realizzati con la tecnica del collage digitale presentano il concept attraverso considerazioni narrative, filosofiche e estetiche, con l’ironia e il sarcasmo propri dello stile della De Vitis che, per questo lavoro inedito, ha scelto di rivolgere le sue riflessioni sul corpo femminile a partire dal proprio corpo. Viene operata così un’identificazione tra autrice e opera che sollecita un personale confronto, innanzitutto delle donne, con tematiche urgenti quali la considerazione della donna nella nostra società e l’estetica di massa, con un tono sempre giocoso e vivace. Gli sviluppi del progetto potranno essere seguiti sul sito internet www.iosonobellissima.it. Un percorso affascinante che verrà presentato in prima nazionale a Roma, dal 16 al 18 settembre 2011. Interessante anche la forma di finanziamento lanciata da Loredana De Vitis, un’azione di “crowd funding”, ovvero sia un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse al fine di sostenere eventi o azioni di tipo non solo culturale. Grazie a questa iniziativa Loredana De Vitis è riuscita a raccogliere i fondi necessari per la realizzazione materiale e organizzativa del progetto, mettendo in compartecipazione (e conoscenza ‘in progress') tutti coloro che, anche con piccole somme, hanno reso possibile questo vero e proprio ’viaggio’ nelle aporie dell’immagine contemporanea del corpo femminile. “Io sono bellissima” si trasforma così in una mostra narrativa, in un’opera dal taglio anche politico: è stato realizzato, ad esempio, anche un adesivo, che simboleggia la fierezza femminile del poter dire “io sono bellissima”, al di sopra, al di là e oltre tutti gli sguardi viziati dalle deformazioni dell’estetica. L’appuntamento con “Io sono bellissima”, quindi, è a Roma dal 16 al 18 settembre e prosegue, sul web e in tutta Italia.
Info: iosonobellissima@loredanadevitis.it
mercoledì 14 settembre 2011
Dodici passi + 2 di Kristalia (Youcanprint)
Un amore quando nasce non si interroga, vive e si evolve. I dubbi sono l’anticamera di tensioni che spezzano il volo. Quando ci sono domande che tormentano una relazione, è segno che dentro di noi qualcosa non ci convince, perché quando sentiamo i palpiti, partiamo “lancia in resta”. L’amore svela la verità, infatti, non siamo pronti in ogni momento della nostra vita ad abbandonarci a un sentimento così travolgente che mette a nudo la nostra anima. Siamo disposti a tutto quando amiamo, perché sul tappeto della verità c’è la nostra essenza, ciò che parla di noi e che solo a quella persona potremmo svelare. Per questo, ogni volta che ci “suicidiamo” cerchiamo di disintegrare quella parte di noi che sentiamo rifiutata. È una storia moderna, parallela alla realtà, che vive e si alimenta a distanza e che non riesce a morire nonostante l’impegno dei due protagonisti. A volte si allontana lui, per poi tornare; altre volte lo lascia lei per poi riaccoglierlo, sempre. Cosa li lega? Sono calamite che si respingono e si attraggono. Eppure… non si toccano quasi mai. Cosa nascondono Kairi e Lenny, e perché? Dicono che le malattie di un uomo sono commisurate al numero di segreti che ha. Quanti ne ha Kairi? E quanti ne ha Lenny? Sono disposti a rivelarli? Tutto il romanzo si snoda sull’ambiguità di una relazione voluta e respinta, che vive di palpiti e di disperazione. È una passione bruciante la loro, che fa scintille, tanto da consumarsi e però rigenerarsi ogni volta. La domanda è: cos’è l’amore?
martedì 13 settembre 2011
Nel tuo respiro di Maria Giusti
....ovunque il tuo sguardo penetra i miei sensi...perché tu sei amore, amore mio. Testo di Maria Giusti Voce di Gianni Di Chiaro
lunedì 12 settembre 2011
HYPERVERSUM di CECILIA RANDALL
Hyperversum non vuole essere un romanzo storico, ma un racconto fantastico, anche se sfiora un avvenimento realmente accaduto come la battaglia che il 27 luglio 1214 a Bouvines contrappose Francia, Inghilterra e Impero, tenendo dietro le quinte il Papato. Mi sono presa libertà storiche e geografiche: come Ian Maayrkas, ho inserito alcuni dati storici come base dell'avventura e ho lasciato che il mio Hyperversum, la mia fantasia, elaborasse liberamente la trama. Ciò nonostante, ho cercato di rimanere fedele alle fonti e di rispettare almeno nelle linee generali persone, luoghi, costumi ed eventi. Molti personaggi nominati nel testo sono storici, primo tra tutti quel Guillaume de Ponthieu che nel 1214 aveva 35 anni ed era cavaliere crociato, figlio del conte Jean de Ponthieu morto in Terrasanta al seguito di Filippo Augusto. Intorno a questa figura ho ricamato la mia trama, così come ho giocato con le biografie di tutti i personaggi storici, accostandovi figure di fantasia. Ho inventato Isabeau de Montmayeur, Jerome Derangale, Guillaume de Mariecour e François de Béarne e spero di essere riuscita a non farli sfigurare al fianco di personaggi realmente esistiti, come Henri de Bar, Etienne de Sancerre o Henri de Grandpré. Con la geografia ho giocato come con la storia. Ho cercato di rispettare il più possibile i luoghi reali, accostandoli però a luoghi inventati. I feudi di Béarne e di Montmayeur non sono mai esistiti, li ho immaginati per ambientarvi la mia trama, collocandoli sul confine della Fiandra dell'epoca, tra le colline dell'Artois e la regione dell'Hainaut. La cartina che si trova in questo sito è perciò inventata da me, ricalcando i confini dei feudi dell'epoca, ma introducendo le varianti di cui avevo bisogno per la narrazione. Nelle descrizioni degli usi e costumi del tredicesimo secolo sono stata invece molto più rigorosa e spero che le mie fonti non mi abbiano tradita. Eventuali imprecisioni sono comunque da imputare a me soltanto. Non me ne vogliano gli esperti di storia per tutte le libertà che mi sono presa nell'elaborare questa trama. Ho voluto giocare tra la realtà e la fantasia e l'unico scopo è stato il divertimento.
domenica 11 settembre 2011
Quando la notte di Cristina Comencini (Feltrinelli)
sabato 10 settembre 2011
Anastasia Leo a "30 minuti con l'autore" il 12 settembre a Cibus Mazzini di Lecce
Lunedì 12 settembre 2011 alle ore 19,30 a Cibus Mazzini, in via Lamarmora 4 a Lecce parte la serie di incontri letterari promossi da Cibus Mazzini in collaborazione con Arcadia Lecce, con l’appuntamento dal titolo “I Quaderni del Bardo: un ponte tra la poesia Beat e il Salento . Incontro con i poeti Maurizio Leo e Anastasia Leo”. Interverrà il giornalista Ugo Buccarella.
“Il Bardo” nasce nel 1991 dalla necessità di far conoscere la storia e la cultura salentina. Il primo numero esce nel settembre di quello stesso anno, contiene pochi articoli e qualche poesia. Dal secondo numero, pubblicato nel dicembre dello stesso anno, inizia la collaborazione con grandi firme della cultura salentina: Giancarlo Vallone, Cosimo Franco, Giovanni Cosi, Fernando Verdesca, Mario Cazzato, Alvaro Ancora, Arturo Alessandri, Vittorio Zacchino, Antonio De Meo, Alessandro Laporta, Gino Pisanò, Giovanni Greco, Ennio Bonea, Donato Valli, Luigi Manni, Mario Marti, Elio Paiano, Antonio Faita, Paolo Vincenti, Maurizio Nocera e tanti altri, che a titolo gratuito, hanno dato la loro collaborazione per la realizzazione di questi “fogli di culture”. Nel novembre 1995, nasce “Allestimento – Prove di scrittura-“ fortemente voluto dal direttore editoriale Maurizio Leo, il quale annovera tra i suoi collaboratori i nomi più conosciuti del panorama poetico salentino, come Carlo Alberto Augieri, Stefano Donno, Walter Vergallo, Pierpaolo De Giorgi, Arrigo Colombo, Giuseppe Conte, Antonio Errico, Nicola De Donno, Anna Maria De Benedittis Presicce, Pierlugi Mele, Antonio Iaccarino, Salvatore Caliolo, Vito Antonio Conte, Carlo Stasi, Eugenio Giustizieri, Rossano Astremo, Massimo Manieri, Rosanna Gesualdo, Elio Coriano, Luciano Pagano, Simone Giorgino, nonché lo stesso Maurizio Leo e altri ancora. Nel 1992 nasce la piccola casa editrice “I quaderni del Bardo” , paragonabile solo per qualità editoriale alle pubblicazioni di Vanni Scheiwiller. Non ha una distribuzione, né un catalogo, non ha un ufficio stampa, non ha un correttore di bozze, eppure fra i suoi 16 titoli troviamo nomi come Paolo Valesio, direttore del dipartimento di italianistica dell’università di Yale (oggi alla Columbia), di cui pubblica nel 1999 lo splendido “Anniversari”. E ancora un inedito di Vittore Fiore “Nicola a Copertino” (2003), ha fatto ruotare attorno a sé nomi come Rina Durante, Massimo Melillo e Domenico Fazio. Sicuramente il Bardo merita di essere conosciuto e apprezzato dall'intera comunità salentina.
Schede autori
Maurizio Leo - Classe 1959. Vive e opera a Copertino, Lecce. Da circa 15 anni porta avanti con immensi sacrifici di impegno e di tempo una piccola casa editrice I Quaderni del Bardo, paragonabile solo per qualità editoriale ai libri di Vanni Scheiwiller. Non ha una distribuzione, nè un catalogo, non ha un ufficio stampa, non ha un correttore di bozze questa preziosa realtà che agisce nell’instabile e multiforme mondo dei libri, eppure nei suoi sedici titoli troviamo nome come Paolo Valesio della Yale University, un inedito di Vittore Fiore che ha impegnato e ha fatto ruotare attorno a questo volume, energie intellettuali come Massimo Melillo, Domenico Fazio, Rina Durante, e ancora Maurizio Nocera e Elio Coriano. Sempre rigorosamente da solo Maurizio Leo cura Il Bardo, una rivista a distribuzione gratuita (militante ad onor del vero), con un inserto dedicato alla poesia Allestimento che di recente ha ospitato un inedito del poeta cileno Arturo Morales premiato nel 2005 all’Olio della Poesia. Privatamente numerose le lettere di stima poetica di Francesco Saverio Dodaro. Ha pubblicato: 1981, L’Uac, Il Muro, Sondrio; 1984, Fobia, Odes Ed., Lecce; 1990, Nel volo del proprio inconscio, Ed. di Immaginale, Copertino; 1992, Dogmaginazione, I Quaderni del Bardo, Copertino; 1994, l’Albergo di Latta, I Quaderni del Bardo, Copertino. 1995, Fobia ( ristampa ), I Quaderni del Bardo, Copertino; 1998, Non suona più il jukebox nell’appartamento di Allen, I Quaderni del Bardo, Copertino; 2002, Il bazar delle parole scomposte, I Quaderni del Bardo, Copertino; 2005, Il cimitero di memoria, Luca Pensa Ed., Cavallino; 2005, Ha rinchiuso le parole, Ed. Il Raggio Verde, Lecce.
Anastasia Leo - Anastasia Leo, sedicenne di Copertino, ha esordito con la raccolta di poesie edita per Luca Pensa editore e intitolata “Il suono dell’orologio”. La sua poetica nasce dalle ceneri del mondo beat, ovvero Kerouac, Burroughs, Ginsberg. Seguendo in questo la strada segnata dal padre Maurizio Leo (fondatore della casa editrice Il Bardo di Copertino e curatore dell’omonima rivista). Nei versi di Anastasia Leo si assapora, insieme a questo mondo, un forte senso di decadenza, maturato attraverso la ri/metabolizzazione di poesia, da Rimbaud a Baudelaire, sino a Lautremont. Un esordio da seguire, senza dubbio una giovane promessa della nostra poesia.
venerdì 9 settembre 2011
The Style Strategy di Nina Garcia con disegni di Ruben Toledo (De Agostini)
Anche in un periodo in cui la situazione economica non è delle più floride, una donna di classe non può rinunciare allo stile. Nina Garcia elabora allora una style strategy per essere sempre eleganti salvaguardando il portafoglio, con accorgimenti utili per essere sempre strepitose senza spendere una fortuna. Tutte possiedono abiti che, con qualche ritocco creativo, risorgono a nuova vita, e la Garcia elargisce con brio preziosi consigli per uno shopping intelligente, durevole ed elegante. Capi must di qualità, inventiva e qualche abilità sartoriale per un look originale e scintillante. E in più, le splendide illustrazioni di Ruben Toledo e tante citazioni brillanti e divertenti.
Originally born in Barranquilla, Colombia, Nina Garcia is currently the Fashion Director at Marie Claire magazine. To many, she may be best know as the unerring, formidable fashion judge on the Peabody Award winning hit show, Project Runway, which has just wrapped up taping its ninth season, and is aired in over 13 different countries around the world. A New York Times bestselling author of four books on style: The Little Black Book of Style, The One Hundred, The Style Strategy and Nina Garcia’s Look Book. Responsible for covering the designer fashion markets of New York, Milan and Paris, Nina is an elite authority of the industry, and has cultivated an adoring fan-base of fashion “insiders” as well as those in the general market who flock to her appearances around the country. Recipient of the 2010 Oracle Award organized by the NGO Fashion Group International (FGI). Prior to her work with Marie Claire, she worked as Fashion Director at Elle, and prior to that held positions at both Mirabella and Perry Ellis. A graduate of Boston University, as well as the famed Fashion Institute of Technology, Nina has always credited her drive and success to her stylish parents, for first showing her the potential of quality design and impeccable fashion.
giovedì 8 settembre 2011
PIGCHIC DI DEMETRA DOSSI
Pigchic è un blog che guarda al mondo della moda con ironia e originalità. È uno spazio multiforme, in continua evoluzione che, con leggerezza e un pizzico di satira, passa da un argomento all’altro mixando moda, tendenze e lifestyle. Pigchic è stato creato da Demetra Dossi, una giovane studentessa di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, amante del sushi, degli smalti colorati e della pizza con doppia mozzarella. Blogger senza peli sulla lingua (e neanche sulle gambe), vive a Milano con il suo fidanzato e spera di convincerlo a prendere un gatto che sicuramente chiamerà Paolo. Il 4 maggio 2011 è uscito il suo primo romanzo edito da Rizzoli: Pigchic, la moda, l’amore, la sfiga. Trovate il video del libro le illustrazioni e la trama sul sito ufficiale.
Note: sono il fidanzato di Demetra che ha forzato l’account di WordPress di Pigchic per dire la sua circa il gatto Paolo. Mi dispiace ma… o me o Paolo (il gatto…). mi manca solo il gatto… già ho te ! Buona lettura a tutti ! Trovate Pigchic anche su Twitter, Facebook e Bloglovin.
mercoledì 7 settembre 2011
La morsa. Le vere ragioni della crisi mondiale di Loretta Napoleoni (Chiarelettere)
martedì 6 settembre 2011
Volevo essere una farfalla di Michela Marzano (Mondadori)
Michela Marzano è un'affermata filosofa e scrittrice, un'autorità negli ambienti della società culturale parigina. Dalla prima infanzia a Roma alla nomina a professore ordinario all'università di Parigi, passando per una laurea e un dottorato alla Normale di Pisa, la sua vita si è svolta all'insegna del "dovere". Un diktat, però, che l'ha portata negli anni a fare sempre di più, sempre meglio, cercando di controllare tutto. Una volontà ferrea, ma una costante violenza sul proprio corpo. "Lei è anoressica" le viene detto da una psichiatra quando ha poco più di vent'anni. "Quando finirà questa maledetta battaglia?" chiede lei anni dopo al suo analista. "Quando smetterà di volere a tutti i costi fare contente le persone a cui vuole bene" le risponde. E ha ragione, solo che è troppo presto. Non è ancora pronta a intraprendere quel percorso interiore che la porterà a fare la pace con se stessa. "L'anoressia non è come un raffreddore. Non passa così, da sola. Ma non è nemmeno una battaglia che si vince. L'anoressia è un sintomo. Che porta allo scoperto quello che fa male dentro. (...) Oggi ho quarant'anni e tutto va bene. Perché sto bene. Cioè... sto male, ma male come chiunque altro. Ed è anche attraverso la mia anoressia che ho imparato a vivere. Anche se le ferite non si rimarginano mai completamente. In questo libro racconto la mia storia. Pensavo che non ne avrei mai parlato, ma col passare degli anni parlarne è diventata una necessità." Michela Marzano
lunedì 5 settembre 2011
Cose... d'Altri Mondi di Nicoletta Niccolai (Youcanprint)
domenica 4 settembre 2011
CINZIA LUIGIA CAVALLARO
Vivo in Brianza dal 1987, anno del mio ritorno definitivo da Londra, città nella quale ho frequentato corsi universitari di lingua e letteratura inglese. Sono nata a Milano e lì ho lavorato, principalmente come traduttrice-interprete, da quando tornai in Italia fino al 1998. Anno di svolta, nel quale decisi di tuffarmi nel lavoro traduttivo libero professionale e riprendere in mano seriamente la mia scrittura, alternando testi in inglese – soprattutto racconti e poesie – a testi in lingua madre. Ma anche e soprattutto la lettura non mi ha mai abbandonato. Presenza necessaria e quotidiana da sempre, tanto da dedicarmi in qualità di presidente, alla gestione della Biblioteca Civica di Bernareggio, dove vivevo, nel 1983. Intanto, già dall’infanzia ho sempre scritto molto, soprattutto poesia e più in là nell’età, anche prosa, recensioni, prefazioni, brevi saggi; ho sempre letto moltissimo, una lettrice onnivora e nel contempo traducevo dall’inglese mentre negli anni ’80, partecipavo attivamente, per iscritto e con iniziative culturali, al dibattito in corso in quel periodo ricco di spunti e fermenti. Da allora ad oggi, dopo tante parole in movimento, ho deciso di provare seriamente a pubblicare nel 2008 e ho all’attivo due raccolte di poesia e un romanzo. E un altro è al momento in gestazione. E’ importante per me segnalare che io credo sinceramente nella collaborazione culturale tra scrittori e poeti, nonché artisti in generale; amo profondamente la scrittura altrui, soprattutto se non si tratta di una penna famosa e conosciuta. Oggi (inizi del 2011) continuo a scrivere incessantemente con pause di riposo e riflessione proprio perché amo la parola in ogni sua forma: scritta, letta, orale, creativa, saggistica, epistolare. La potenza della parola e la sua necessità, mia e altrui. Così come amo da sempre l’arte, la natura, la fotografia, il cinema e il teatro. Infine, è fondamentale per me sondare l’animo mio e altrui e curare il lato spirituale che ci connota esseri umani e grandi, l’infinitamente grande e lontano, l’invisibile reso visibile, così come l’infinitamente piccolo e prossimo. Parola intima che si fa carne e carne che diventa grande parola. La nostra anima che parla e si espande. Anima mundi fino all’ultimo giorno sondata e riversata su carta fino a raggiungere il cuore, i pensieri e l’animo proprio e altrui.
sabato 3 settembre 2011
AFRODITA CARMEN CIONCHIN
Afrodita Carmen Cionchin, nata nel 1973, italianista, romenista e traduttrice. Laureata all’Universitatea de Vest di Timisoara, Facoltà di Lettere, Filosofia e Storia, indirizzo Lettere classiche (1997) e indirizzo Lingua e Letteratura Romena - Lingua e Letteratura Italiana (2001). Master in “Lingua Romena in sincronia e diacronia” (1998). Dottore di ricerca in Filologia “magna cum laude” all’Università di Bucarest (2005). Traduttrice di lingua italiana con pubblicazioni – in riviste, volumi, interviste, studi e esegesi letterarie – dai più importanti scrittori del Novecento, tra i quali: Claudio Magris, Umberto Eco, Umberto Saba, Italo Svevo, Scipio Slataper, Primo Levi, Carolus Cergoly, Giuliana Morandini.
Membro dell’Associazione Italiana di Romenistica (dal 2003) e della Società di Studi Romeni “Miron Costin” dell’Università di Padova (dal 2003). Collabora a varie pubblicazioni culturali e scientifiche della Romania (rivista “Orizont” e “Annali” dell’Università “Tibiscus” di Timisoara, rivista “Philologica Jassyensia” e “Revista Română” di Iasi ecc.) e dell’Italia (rivista “Romània Orientale” dell’Università “La Sapienza” di Roma, “Annuario” e “Quaderni” dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ecc.). Borse di ricerca presso la Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Roma (1997), il Centro Internazionale sul Plurilinguismo dell’Università degli Studi di Udine (1998), l’Università degli Studi di Trieste (borsa dottorale, 2001-2002), presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (borsa di ricerca e formazione postuniversitaria e postdottorale “Nicolae Iorga”, 2002-2004), presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (borsa postdottorale, 2004-2005), con progetti riguardanti le interferenze culturali italo-romene in un approccio comparativo e interdisciplinare.
Attività di insegnamento universitario – lingua italiana e lingua latina (Università “Tibiscus” di Timisoara, 1997-2001), nonché lingua romena (Università degli Studi di Padova, 2003-2010) – attività di ricerca, attività scientifica, attività di traduzione e interpretariato dall’italiano in romeno e dal romeno in italiano in ambito culturale, letterario e pubblicistico, nonché nel settore economico, giuridico, commerciale, amministrativo, tecnico.
venerdì 2 settembre 2011
NICOLETTA SIPOS - il blog
Nicoletta Sipos, giornalista e scrittrice, ha lavorato per diversi quotidiani (Avvenire, Il Giorno), è stata inviata speciale del settimanale GENTE prima di diventare, nel 1994, redattore capo di CHI. Ha lasciato la redazione nel giugno 2009, ma continua a collaborare con il giornale del quale cura la rubrica libri. Ha pubblicato: romanzi per ragazzi (“Si-X12 chiama Vepla” e “I nipoti di Toro seduto”) e adulti (“Favola in Nero” e “Storia di Chiara” anche tradotti in tedesco). Ha firmato volumi di saggistica come “L’antica arte dello scandalo” (Simonelli), storia ragionata di scandali e pettegolezzi usati a fini politici. Ha partecipato a quattro edizioni dell’antologia di racconti natalizi pubblicata dalle edizioni San Paolo. Ha contribuito alle raccolte Mondadori “Cuori di pietra” (2007), “Facce di bronzo” (2008) e “Corpi” (2009); “Alle signore piace il nero” (Sperling & Kupfer, 2009) e al Supergiallo 2010 “Eros e Thanatos”. Con Sperling ha pubblicato il saggio in forma di romanzo “Il buio oltre la porta” (Sperling & Kupfer), storia vera di una signora della buona società massacrata di botte dall’insospettabile marito, arrivato alla terza ristampa. Ora pubblica “Perché io no?”: storie vere di un gruppo di donne alle prese con i problemi della maternità.