Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
martedì 31 gennaio 2012
GRAZIELLA GARDINI* CONSIGLIA: “Non è un cambio di stagione” di Martin Caparròs (VERDENERO)
Da alcuni anni, ogni mattina il mondo si sveglia sotto la minaccia di una nuova apocalisse. Per gli ecologisti è rappresentata dal cambiamento climatico. Governi, celebrità, organismi internazionali, grandi corporation, piccole ONG, si sono lanciate nella lotta contro il cambiamento. "Non è un cambio di stagione" è un viaggio in nove diversi paesi - Brasile, Nigeria, Niger, Marocco, Mongolia, Australia, Filippine, isole Marshall, Stati Uniti che stanno soffrendo maggiormente la minaccia climatica. Ma è, soprattutto, una riflessione affilata, uno sguardo provocatorio sulle contraddizioni dell'ecologismo esasperato, dell'ambientalismo che si fa business, del principio che si fa moda. E il mondo degli "ecololò" che Caparrós smaschera con ironia e intelligenza ridando la parola agli ultimi della terra e accompagnandoci ai confini del mondo. E lo fa proponendo un genere misto, una cronaca che pensa, un saggio che racconta.
*Direzione Sea Marconi Envirotech Italia
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lunedì 30 gennaio 2012
GRAZIELLA GARDINI* CONSIGLIA: Imperativo energetico. 100% rinnovabile ora! Come realizzare la completa riconversione del nostro sistema energetico di Hermann Scheer (Edizioni Ambiente).
L'impegno di Hermann Scheer per le energie verdi è ancorato a un'esigenza di giustizia sociale e di democrazia, oltre che alla preoccupazione per la salvezza del pianeta. Le rinnovabili rappresentano su scala mondiale un quarto della potenza elettrica, e la quota cresce rapidamente. La loro diffusione però non è omogenea: la trasformazione coinvolge al momento un numero limitato di paesi, e non necessariamente quelli dotati dei potenziali eolici o solari più elevati. I limiti sono soprattutto di natura politica: privilegi di legge, monopoli territoriali e di mercato. L'urgenza di una risposta ai cambiamenti climatici e la necessità di ridurre gli impatti ambientali e sociali legati alla produzione dei combustibili fossili e al nucleare impone di accelerare la riconversione del sistema energetico. Scheer ritiene possibile anticipare i tempi e arrivare a soddisfare con le fonti rinnovabili l'intero fabbisogno di energia, quindi non solo la componente elettrica, entro un quarto di secolo. Presentazione di Gianni Silvestrini.
*Direzione Sea Marconi Envirotech Italia
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domenica 29 gennaio 2012
ANNA CHIRIATTI CONSIGLIA: TECNICA E CULTURA DI WERNER SOMBART (KURUMUNY)
Il saggio Tecnica e cultura di Werner Sombart è il discorso che il grande sociologo tedesco tenne nel 1910, al primo congresso della Società Tedesca di Sociologia. Per la prima volta in italiano in una edizione a se stante, Sombart propone una lettura originale del rapporto tra tecnica e cultura nel corso della storia, rispetto alla prevalentemente interpretazione pandorica della tradizione idealistica tedesca. La sua tesi è che la Zivilitation più che contrapporsi alla Kultur ne è invece espressione e suo più emblematico compimento. Un testo importante per capire l’originalità di un autore che per ragioni estranee al merito delle sue idee è stato di fatto estromesso dalla più nobile tradizione della teoria sociale. In un tempo come quello attuale nel quale la cultura materiale espressa dalle nuove tecnologie ha rivoluzionato diversi ambiti della vita sociale, che riguardano in primo luogo la comunicazione e la biopolitica, le riflessioni di uno dei più importanti classici del pensiero sociologico sono davvero illuminanti per un’interpretazione del presente.
Werner Sombart nasce nel 1863 a Emersleben (D) da famiglia borghese. Studia a Berlino e a Pisa storia economica e si laurea con una tesi sulla campagna romana nel 1888. Nel 1904 con Max Weber, Joseph Schumpeter e Edgard Jaffè fonda l’Archiv für Sozialwwissenschaft und Sozialpolitik e nel 1909, insieme a Georg Simmel, Ferdinand Tönnies e Max Weber fonda la Deutsche Gesellshaft für Soziologie della quale diviene il primo presidente. Diviene professore ordinario di economia politica nel 1917 e nel 1932 diviene presidente del Verein für Sozialpolitik. È autore di fondamentali studi sulla sociologia della modernità, il più importante dei quali è Il capitalismo moderno e Il borghese. Gennario Iorio è docente di Sociologia l’Università degli Studi di Salerno. Ha svolto ricerche sui temi di storia della sociologico, povertà e politiche di governance. Ha pubblicato diversi saggi e ricerche sul tema delle nuove tecnologie digitali, anche in rapporto alle nuove generazioni Tra i lavori più recenti: (a cura di) Il dialogo sociale in Europa (2011)
sabato 28 gennaio 2012
“Gli occhi di mia figlia” (Lupo Editore) di Vittoria Coppola è libro dell’anno 2011 per il TG1
Il romanzo di Vittoria Coppola, “Gli occhi di mia figlia” (Editore Lupo) ha vinto il concorso sondaggio del Tg1, “Il libro dell’anno lo scegli tu” classificandosi al primo posto con un distacco di oltre quattro punti percentuali (2. Le votazioni si sono svolte con un sondaggio sulla pagina del sito rai dedicato al programma di approfondimento Billy: il vizio di leggere, in onda come di consueto ogni domenica. Ha vinto una giovane scrittrice di ventisei anni, sostenuta da decine di migliaia di voti e da un passaparola nella rete e fuori, che ha unito i blog, le piccole librerie, le scuole, gli insegnanti, gli studenti, e le associazioni della categoria, come l’Associazione Pugliese degli Editori e i Presidi del Libro. Una vera e propria vittoria del saper far rete in modo sociale e veicolando letteratura e emozioni in presa diretta, sia sulla rete di internet che fuori, nella rete dei lettori, dei librai e di tutto ciò che ruota attorno all’editoria. “Gli occhi di mia figlia” (Lupo Editore) ha gareggiato dall’8 gennaio, fino alla mezzanotte del 25 gennaio, e vista la rimonta, prima di Michela Marzano (Mondadori), poi Pietrangelo Buttafuoco (Bompiani), secondo i dati a disposizione è stato proprio il passaparola messoin atto dall’editore fin dal primo giorno a far vincere il romanzo di Vittoria Coppola, che ha concorso con libri di grande valore. La felicità dell’editore Cosimo Lupo si spiega con le parole postate il giorno dopo su facebook “Siamo felici perchè, a volte, ci si sveglia pensando davvero che qualcosa può succedere grazie a tutti quelli che credono non solo in noi, ma nella piccola editoria, indipendente, che non ha paura, anche di sbagliare. Siamo felici perchè sappiamo che non siamo noi a vincere ma è la lettura, la scrittura e quell’odore che solo i libri hanno…siamo felici perchè non è un traguardo ma l’inizio di un nuovo sogno”. Un anno importante per Lupo Editore che con il romanzo di Vittoria Coppola è al terzo premio importante dopo il premio Torre dell’Orologio, consegnato da Simonetta Agnello Hornby a Nelson Martinico, alias Giuseppe Elio Ligotti, autore di “Dovevamo saperlo che l’amore”, un esordio ‘pubblicato a 65 anni’ che si va a affiancare a un altro esordio nel romanzo, quello di Osvaldo Piliego, che con il suo “Fino alla fine del giorno” ha vinto il Premio Nabokov.
Una nuova stagione per la piccola editoria? Con molta probabilità una conferma del fatto che ai mezzi di diffusione editoriale tradizionalmente intesi si sono affiancati altri strumenti e, dati alla mano e dato l’enorme numero di contatti sulla pagina del sito rai, questi strumenti permettono di raggiungere i lettori, sia appassionati che professionali, in modo capillare. Come ha affermato Bruno Luverà ai microfoni di Radio Uno, la presenza sulla rete è stata determinante, le votazioni hanno seguito ‘tre fasi’ nelle quali Vittoria Coppola è sempre stata in testa e alla fine la vittoria è arrivata poco prima di mezzanotte, con l’ultimo voto dei 581.000 espressi in totale di cui quasi il 28% alla Coppola, effettuato alle 23:58 e 48 secondi. Lupo Editore conferma così di essere una delle realtà più dinamiche dell’editoria del sud Italia, attento a intercettare i nuovi autori e a ‘non chiudere porte’, come afferma l’editore Cosimo Lupo.
“Gli occhi di mia figlia” verrà a breve ripubblicato in coedizione “Lupo Editore” e “edizioni A Nordest”, distribuito sul territorio nazionale da Messaggerie Libri, con promozione Vivalibri e stampato presso Mondadori Printing; un segnale tangibile che, come sostiene l’editore, “anche i lettori possono scegliere, grazie alla rete, quali libri trovare sugli scaffali”.
DANIELA PISPICO CONSIGLIA: LUNA NERA DI ANDREA COSTANTIN (YOUCANPRINT)
"Luna Nera" è una raccolta di racconti interessante e atipica nello stesso tempo, le storie che contiene ruotano attorno alla figura dell'ex-commissario Leonardo Savelli, una "sorta di investigatore" che non lavora più in polizia, gestisce un negozio di orologi insieme al suo aiutante Maurino e, in realtà, non ha mai abbandonato l'ambiente dal quale proviene. Il denominatore comune delle storie, assieme alla presenza costante e risolutiva del protagonista, è quello di vicende che nascono al margine della crisi economica che sta attraversando il nostro paese, una crisi che in determinate situazioni è capace di tirar fuori il peggio dagli animi di alcune persone che costruiscono piani criminali per arricchirsi alle spalle dei deboli e che si trovano a incrociare, sfortunatamente per loro, l'excommissario Savelli. Un personaggio atipico, difficilmente assimilabile ai commissari onniscienti e supertecnologici cui ci hanno abituato le serie televisive d'oltreoceano "un tipo strano, Savelli. Con quello spolverino nero, la barba incolta e l'aria misteriosa, dà l'idea di un tipo da cui stare alla larga. Ma è anche simpatico, ricorda un po' le vecchie rockstar degli anni '80." Ecco tratteggiato l'aspetto 'vintage' di Savelli, con la viva voce delle protagoniste di uno dei racconti, quello dal titolo "I ricordi vivranno per sempre".
venerdì 27 gennaio 2012
ANNA CHIRIATTI CONSIGLIA: Multisala Salento di Mattia De Pascali (Kurumuny)
L’idea che si ha dopo aver letto questo agile libro è che ci sia moltissimo entusiasmo, molte idee, molti giovani talenti, la maggior parte formatisi da autodidatti, che però non hanno a disposizione risorse per realizzare i loro progetti. Tra chi pensa che i finanziamenti della Regione (tramite la Puglia Film Commission) siano solo un piccolo aiuto e chi dice che addirittura sono dannosi perché drogano il mercato, il comune denominatore è che non ci siano alternative valide per produrre film, corti e documentari e neanche una vera scuola per formare le maestranze che per adesso vengono all’occorrenza da Roma e a Roma ritornano.
L’indagine sul campo condotta da Mattia De Pascali, laureato in cinema, televisione e produzione multimediale al DAMS di Roma Tre, è volta a verificare lo stato dell’industria cinematografica nel Salento, anzi più precisamente a capire se quest’industria esiste oppure no, a partire da una domanda semplice: cosa ne è di chi vuol far cinema nel Salento? Quella di Mattia De Pascali si presenta come una vera e propria ricerca sul campo con interviste ai vari addetti ai lavori: giovani registi, produttori e sceneggiatori che sono al lavoro sul territorio salentino e attraverso la loro esperienza offrono uno spaccato della realtà di questo settore forse ancora poco indagato in tutte le sue potenzialità
giovedì 26 gennaio 2012
SIMONA MUCI CONSIGLIA: Aldo Moro, l'Italia Repubblicana e i Balcani a cura di Italo Garzia, Luciano Monzali, Massimo Bucarelli (Besa editrice)
La sconfitta militare dell’Italia nella seconda guerra mondiale e la successiva divisione dell’Europa in Blocchi politici, militari e ideologici, del tutto antitetici e contrapposti, provocarono un ridimensionamento della presenza italiana nei Balcani, senza però decretarne la definitiva espulsione. Nonostante le disastrose conseguenze dell’esperienza bellica e nonostante la presenza sulla sponda orientale dell’Adriatico di regimi illiberali e totalitari, l’attenzione della politica e dell’economia italiana verso quei territori non venne mai meno. Anche per l’Italia repubblicana l’Europa adriatica e balcanica rappresentò un’area di rilevante interesse strategico, politico ed economico. L’importanza delle relazioni e dei legami con i Paesi del Sud-est europeo non sfuggì certo ad Aldo Moro, che, in qualità sia di presidente del Consiglio che di ministro degli Esteri, fu tra i principali protagonisti della politica estera italiana degli anni Sessanta e Settanta. Ambizione di questo volume è offrire al lettore alcune linee interpretative e un insieme di analisi e informazioni fondate su un’attenta disamina della documentazione edita ed inedita, per cominciare a conoscere meglio un aspetto importante della politica estera dell’Italia della Prima Repubblica, la cosiddetta Ostpolitik italiana, l’azione internazionale della Repubblica italiana verso gli Stati e i popoli dell’Adriatico orientale e dei Balcani; un obiettivo che non può prescindere dall’individuazione e dall’analisi del progetto di politica estera di Aldo Moro, dall’approfondimento delle motivazioni e degli scopi della politica attuata dallo statista pugliese nei confronti dei Paesi balcanici e dalla riflessione sul nesso tra dimensione nazionale e internazionale della sua azione politica.
Italo Garzia è ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Fra le sue opere ricordiamo: La Questione Romana durante la prima guerra mondiale (Napoli 1981), Pio XII e l’Italia nella seconda guerra mondiale (Brescia 1988), L’Italia e le origini della Società delle Nazioni (Roma 1995).
Luciano Monzali è professore associato di Storia delle Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Fra le sue opere più recenti ricordiamo: Italiani di Dalmazia 1914-1924 (Firenze 2007), Il sogno dell’egemonia. L’Italia, la questione jugoslava e l’Europa centrale 1918-1941 (Firenze 2010) e Mario Toscano e la politica estera italiana nell’era atomica (Firenze 2011).
Massimo Bucarelli è dottore di ricerca di Storia delle Relazioni Internazionali e docente di Storia dell’America presso l’Università di Roma LUMSA e di Storia della Politica Estera Italiana presso l’Università degli Studi di Parma. È autore di: Mussolini e la Jugoslavia (1922-1939) (Bari 2006), La questione jugoslava nella politica estera dell’Italia repubblicana (1945-1999) (Roma 2008).
mercoledì 25 gennaio 2012
SIMONA MUCI CONSIGLIA: Binario Morto di Edoardo Angelino (Besa Editrice, Nardò – Lecce)
L’azione è ambientata in una città del Piemonte meridionale nel marzo del 1948. Nello scalo merci della stazione ferroviaria viene trovato il cadavere di un capotreno fascista. L’indagine è affidata a Pietro Contini, ora diventato commissario di p.s., coadiuvato dal vecchio maresciallo Pautasso, esperto conoscitore della mala locale. Le ricerche portano dapprima ai bassifondi cittadini, poi si orientano verso un gruppo di ferrovieri comunisti, subito incarcerati. Il loro arresto fa salire la tensione in città e provoca duri scontri tra polizia e manifestanti di sinistra. Il questore e il capo della divisione politica vorrebbero strumentalizzare il caso in vista delle imminenti elezioni e cogliere l’occasione per vietare un comizio di Togliatti. Contini, poco convinto della colpevolezza degli indiziati, segue altre piste. Gli è d’aiuto la figlia della sua padrona di casa, giovane militante comunista, che lo mette in contatto con gli ambienti della sinistra locale. Sempre più osteggiato dai superiori, il commissario porta avanti con testardaggine l’inchiesta e fa riaffiorare il recente passato che molti vorrebbero dimenticare. Seguendo i canoni del giallo tradizionale, Contini riuscirà all’ultimo minuto a scovare il vero colpevole, in un finale che gli consentirà anche di consumare una sottile vendetta dal sapore anarchico contro l’autorità costituita.
Edoardo Angelino è nato ad Alessandria nel 1950 e risiede ad Asti. Ha esordito nel 1995 con L’inverno dei mongoli, edito da Einaudi, con il quale ha vinto il premio Berto quale miglior esordiente ed è stato finalista al premio Alassi.
martedì 24 gennaio 2012
SIMONA MUCI CONSIGLIA: La sposa tradita di Artur Spanjolli (Besa Editrice, Tricase – Lecce)
Con una precisione degna di uno storiografo, Artur Spanjolli colloca la storia di La sposa rapita in un remoto passato dell’Albania, quando le donne erano schiave degli uomini e le figlie merci di scambio per matrimoni convenienti, quando gli affari di cuore si risolvevano armi alla mano, nel divampare di passioni primitive, faide familiari e morte. Lo scrittore che ci ha fatto conoscere la religione della famiglia e degli avi in Cronaca di una vita in silenzio, offrendoci il ritratto della stirpe dei Cialliku come esempio di civiltà e di buone usanze, intende narrare l’altra faccia della medaglia, quella selvaggia e barbara di due famiglie in lotta. Spanjolli racconta un episodio di sangue, attinto dalla cronaca locale, che con la consueta perizia narrativa trasforma in una favola amara dai molteplici significati.
Artur Spanjolli è nato a Durazzo nel 1970. Dal 1992 vive in Italia, dove si è laureato in lettere. Artista e poeta, con Besa ha pubblicato Eduart (2005), La Teqja (2008) e Cronaca di una vita in silenzio (2010).
lunedì 23 gennaio 2012
Simona Muci consiglia: Doppio scacco di Giulio Calò Carducci (Besa Editrice)
Iniziazione e sconfitta nel quadro fascinoso e disincantato della vita a bordo. Fine anni Cinquanta. Giacomo è un giovane che ha appena terminato gli studi nautici e si affaccia alla vita adulta pieno di sogni e speranze. Durante una vacanza si innamora di una avvenente e ricca ragazza, e negli stessi giorni riceve la proposta per un imbarco, in qualità di terzo ufficiale, a bordo di un mercantile battente bandiera ombra. Tutto sembra girare per il verso giusto: gli affetti, il lavoro, gli amici. Ma l’illusione dura poco: la nave su cui si imbarca è armata da un trafficante senza scrupoli legato alla mafia americana, il quale, per condurre il proprio contrabbando, ha reclutato un equipaggio di personaggi “sconfitti”. Tutto questo Giacomo lo ignora e si cimenta con la complessa vita di bordo, offrendo al lettore uno spaccato vivace della vita di mare. In seguito a una violenta burrasca e ai conflitti personali a bordo la situazione precipita: traffici oscuri e un delitto animano la sottile trama gialla sottesa alla narrazione. Giacomo torna in Italia per un breve permesso e scopre che la donna amata lo ha abbandonato. Questo “doppio scacco” costituisce per il protagonista l’occasione di una rivincita.
Giulio Calò Carducci nasce a Bari. Si diploma Capitano di lungo corso e per un decennio naviga su navi mercantili italiane e battenti bandiera ombra, con gradi da allievo ufficiale a primo ufficiale di coperta. Nella seconda fase della sua vita si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Partecipa attivamente alle lotte studentesche e si laurea discutendo una tesi su Lukàcs. Si è occupato in seguito del management della Sanità Pubblica in Puglia.
domenica 22 gennaio 2012
Nola mon amour. Sapori e misteri a New Orleans di Marina Nocilla (Pendragon)
È un romanzo dedicato a una città. Una dichiarazione d'amore a New Orleans, Nola, come la chiamano gli afroamericani. Una città speciale, come sanno tutti quelli che ci sono stati. Che sanno anche cosa vuol dire "Do You Know What It Means To Miss New Orleans?" come recita Louis Armstrong in una famosa canzone di fine anni Quaranta. Come tutte le città speciali ha i suoi ingredienti magici: un crogiuolo di razze che ha dato vita ad una cultura assolutamente originale da cui è scaturito il jazz; una gastronomia ricca di spezie e di sapori esplosivi che sanno di Africa come anche di rituali voodoo; ed il divertimento sfrenato che rende il Mardi Gras di New Orleans paragonabile a quello di Rio de Janeiro. I personaggi di "Nola mon amour" agiscono immersi in un habitat traboccante di vita e le loro storie si intrecciano e si accomunano in un unico destino. Un romanzo consigliato a gente che ama la musica, lo scorrere lento del tempo, il cibo speziato, il sesso, la magia nell'aria e l'indolenza pensante. Prefazione di Renzo Arbore.
sabato 21 gennaio 2012
Greenwitch Village Ice Tea di Costanza De Cilla (Youcanprint)
Costanza De Cillia - Concluso il Liceo classico studia lettere moderne e si dedica la poesia. Partecipa a diversi concorsi classificandosi sempre nei primi posti fino a vincere il primo premio di Indie-spot. Poliedrica scrittrice spazia dal racconto al romanzo alla poesia. In questa forma trova la sua anima, componendo versi acclamati dal pubblico internauta ai lettori. Versi sentiti, sinceri, splendidi: veri frammenti d'anima sono "il suo forte". Le sue recenti pubblicazioni trovano ampio spazio nell'antologia La Strada, La Libertà, La Tempesta per Poesiaèrivoluzione con tre rinomati componimenti e nella prestigiosa rivista Orizzonti nell’edizione Habere Artem grazie a Sei tu l'equilibrio tra ombra e luce. Assenzio n.4, Nebbia verde aspro, Di neve e di luna, My heart is bleeding e Sininen Enkeli sono le cinque raccolte di poesie che la consacrano nell'olimpo degli emergenti "indie". Dopo il premio della giura del premio Fortunato Pasqualino edizione 2010 si riscopre "musa maledetta" come la sua poesia e trova l'apice della giovane poetessa (21 anni appena) si trova in Electric Avenue: poesia vincitrice dell'ambito premio "Indie Award" edizione 2011. Una donna a tutto tondo che smorza gli spigoli del sentimento coi versi del cuore.
venerdì 20 gennaio 2012
DANIELA PISPICO CONSIGLIA: Ritorno a Città di Solitudine di Giovanni Sicuranza (Youcanprint)
Dopo la morte del custode del cimitero, tra le nebbie del paese di Fine Viaggio un nuovo rito di commemorazione dei defunti ha preso forma. Un'inchiesta è in corso, perchè a Fine Viaggio si muore in modo insolito. E in modo insolito si conservano i cadaveri. L'indagine mostrerà come la vita ha decine di fragili volti e come ciò che meglio riesce all'uomo è morire. In modo dolce, drammatico, violento, grottesco. Quando tutto sarà terminato, quando le storie degli abitanti di Fine Viaggio saranno svelate nella loro follia, allora la morte giocherà un'ultima beffa. Ai protagonisti. E ai lettori. Il romanzo è il seguito di "Storie da Città di Solitudine e dal Km 76".
L'autore - Giovanni Sicuranza è nato a Gravedona (CO) nel 1967, e risiede a Casalecchio di Reno (BO). Medico Legale, ha svolto il ruolo di Consulente della Procura di Bologna e di Brescia e del Tribunale del Lavoro di Bologna. Attualmente si occupa in prevalenza di Medicina Sociale. Nel dicembre 2006 è uscita la sua prima raccolta di racconti dal titolo "maschere" (Giraldi Editore, Bologna), scritta con lo pseudonimo di homo interrogans e con le prefazioni di Eraldo Baldini e Valerio Evangelisti. Nello stesso periodo il suo racconto "Previsioni" è stato pubblicato nell'antologia "Tropico d'asfalto ed altri racconti" (Edizioni EDUP). Nell'estate 2007 è presente con un racconto, "Penombre", nell'antologia "Il delitto si tinge di verde", Orione Editore. Nello stesso anno, un altro suo racconto, "Il museo delle cere", è presente nell'antologia noir "La legge dei figli", con prefazione di Giancarlo De Cataldo, Meridiano Zero Editore. Ancora nel 2007, il racconto "L'ordine delle cose" compare nell'antologia "Giallo Scacchi", Edizioni Ediscere. A novembre 2009 è uscito il suo primo romanzo, "Quando piove", Edizioni Montag. Nel giugno 2010 sono stati pubblicati due suoi racconti, "Riflessi" e "12", rispettivamente per l'antologia "365 racconti erotici per un anno", Delos Books Editore e per l'antologia "I sentieri del cuore", Montag Editore. Dicembre 2010: "Storie da Città di Solitudine e dal Km 76", Youcanprint Editore, ha un buon riscontro di critica e pubblico. Nel 2011, con il racconto "Lasciate che tornino a me", è presente nell'antologia "365 racconti horror per un anno", Delos Books Editore; in estate pubblica la prima raccolta di poesie, "Uomo senza meta", con La Feltrinelli e Ilmiolibro.it (Gruppo Editoriale l'Espresso). Novembre 2011: il seguito di "Storie da Città di Solitudine e dal Km 76" è "Ritorno a Città di Solitudine"; ancora Youcanprint.it-Borè s.r.l.
giovedì 19 gennaio 2012
Anteprima - Il segreto del libro proibito Karen Marie Moning (Leggereditore)
Un libro proibito che viene dal passato. Una libreria, la porta verso un’altra verità. Un libraio misterioso e le sue ombre. Una donna e un destino legato a quello dell’umanità...
Quando la sorella viene uccisa, Mac Lane è costretta a mettere in dubbio la sua stessa identità. Con un solo indizio, la ragazza parte per l’Irlanda, decisa a vederci chiaro. Da subito comprende che non si tratta di un semplice omicidio. Chi era realmente sua sorella? E perché ha provato a decifrare l’antichissimo Sinsar Dubh? Segui le tracce di un libro senza tempo, e riscrivi al fianco di Mac e del letale Jerico la trama del loro destino e di quello del mondo intero. Un romanzo che fonde perfettamente il thriller, l’avventura e il paranormal, primo di una delle serie più popolari degli ultimi venti anni, che presto sarà un film.
Estratto - “Individuai quattro macchie scure che erano fuori posto. Tre ferme nell’ombra proiettata dalle grondaie di un edificio a un paio di porte sulla destra, la quarta invece si trovava a sinistra e si muoveva in maniera più evidente. Infatti strisciava avanti e indietro lungo la base in pietra del negozio adiacente alla libreria di Barrons, allungando e ritraendo i propri tentacoli per saggiare i bordi della pozza di luce che fuoriusciva dagli ingressi di servizio. Tutte e quattro cominciarono a pulsare rabbiosamente al mio arrivo.
«Stia sotto la luce,» si era raccomandato Barrons «e sarà al sicuro. Le Ombre possono prenderla solo se si trova nella più completa oscurità. Loro non tollerano nemmeno la più piccola luce. Lei, Ms Lane, non deve mai entrare di notte nel quartiere abbandonato. La città si è dimenticata dell’esistenza di quella zona» aveva spiegato lui. Io avevo sbuffato. «Le città non perdono interi loro quartieri. È impossibile.» Lui aveva abbozzato un sorriso. «Col tempo, Ms Lane, smetterà di usare quella parola.”
Karen Marie Moning è nata in Ohio. I suoi romanzi hanno scalato le classifiche più prestigiose, New York Times, Usa Today, Publishers Weekly, e sono stati tradotti in oltre 20 Paesi. In Italia l’autrice ha riscosso il favore del pubblico con i due primi romanzi della serie Highlander, Amori nel tempo e Torna da me, pubblicati in questa stessa collana. Non perdetevi Il mistero del talismano perduto, il seguito di Il segreto del libro proibito, primo libro della serie Fever, in uscita per Leggereditore a febbraio 2012.
mercoledì 18 gennaio 2012
Un’eco di voci e risate di Serena Simoncini (Youcanprint)
15 anni di aneddoti legati all’applicazione delle Tecnologie nella scuola secondaria di 1° grado. Serena Simoncini, nata a Firenze il 22 Agosto 1951, ha insegnato Matematica e Scienze presso la Scuola Secondaria di 1° grado “Mazzini-Gamerra” di Livorno; attualmente svolge per il MIUR incarichi di tutor ed esperta formatrice nell’area scientifica e delle innovazioni tecnologiche. Scrive e gestisce corsi on line per bambini, ragazzi e docenti.
martedì 17 gennaio 2012
L'emozione dell'aria di Lucetta Frisa (Edizioni CFR – disponibile a fine Gennaio 2012)
Il volume raccoglie un ampio saggio monografico di Gianmario Lucini, di circa 25 pagine, sull'opera di Lucetta Frisa, con particolare riguardo all'ultimo decennio di attività della poetessa, e l'ultima silloge - inedita - che si intitola appunto "L'emozione dell'aria".
Il titolo rimanda a qualcosa di etereo e, in effetti, l'autrice, abbracciando un periodo che va dal Rinascimento sino ai nostri giorni, ripercorre il cammino della musica e del suo significato nella nostra cultura, attraverso la rivisitazione emotiva di alcune forme e di alcune composizioni che hanno stimolato la sua fantasia creativa. La raccolta è segnata da un senso di genuina meraviglia e persino di entusiasmo, non soffermandosi mai nella mera descrizione di stati d'animo emotivi ma puntando decisamente al filo rosso che unisce tutte le numerose ed apprezzate raccolte di Lucetta Frisa, che è la ricerca di significato e dei segni della bellezza e dell'armonia nella nostra vicenda esistenziale, pur senza irenismi ma sempre avendo presente anche la drammaticità della condizione umana.
lunedì 16 gennaio 2012
Energie Cosmiche. Annunci e Riflessioni di Ivonne Bossoli (Youcanprint)
Questo saggio si propone con l’intento di palesare uno spaccato del pensiero cosmico celeste, di un suo sentire, ancorato al rammarico di un mondo terreno non in sintonia con i propri obiettivi. Un agire, quello umano, orientato a schemi obsoleti, ad una suggestione non dinamica, che, non proiettata verso il futuro, tuttora rifugge dalla consapevolezza di quell’aldilà, che esiste non nella materia corporea, ma nella concretezza eterica e spirituale, dove opera e genera pensiero, azioni, e fa parte di un tessuto gerarchico espanso. Poche ed isolate sono le anime terrene, che nonostante gli input inviati, ne sono consapevoli. Il Cosmo si auspica che le sorti della Terra possano modificarsi con l’avvento della Nuova Era, in cui le nuove nascite saranno prevalentemente costituite da bambini di dimensione più elevata con mente ed intuito più in sintonia con gli obiettivi e i proponimenti cosmici. Ci si auspica pertanto che possa avere la supremazia un nuovo sentimento, quello del rispetto altrui, della Natura, degli Animali e del tutto, anche del sasso che ha voce e pensiero. Rispetto anche per gli spazi aperti, aree, ove ambiente, Natura, Animali ed umani, in simbiosi e non cementati nell’agire e nel pensare, possano assaporare in armonia la libertà. Quella libertà ancestrale, coartata, sopita ed annullata da un ‘modus vivendi’ non in comunione con le vere esigenze del vivere e della sopravvivenza insita in ognuno.
Ivonne Bassoli, nata a San Benedetto Po (Mantova), insegnante di Arti Figurative. Instradata dalla vita e dai voleri celesti all’esperienza della canalizzazione e alla diffusione della nuova realtà cosmica. Questo saggio fa seguito al precedente scritto dal titolo: “Filosofia Cosmica del Pensare e dell’Agire”
domenica 15 gennaio 2012
2012 l'Originale Messaggio Maya di Nah Kin (Macro Edizioni)
Mai prima d’ora la verità dei Maya sul 2012 era stata rivelata da una fonte così autorevole come quella di Nah Kin, maestra spirituale, sacerdotessa Maya e portavoce del messaggio che questo antico popolo ci ha inviato attraverso i secoli. Uno dei cicli che riguarda la Terra e l’intero Sistema Solare sta giungendo alla propria naturale conclusione. Una grande rivoluzione darà inizio alla Nuova Era. Siamo alle soglie di un’opportunità unica nella storia dell’uomo. Per coglierne pienamente i frutti, la nostra coscienza dovrà evolvere ed essere pronta al cambiamento. Alla base di questa evoluzione c’è il riconoscimento della divinità del Sole, intelligenza suprema che si manifesta attraverso le macchie solari, i campi magnetici, le eruzioni e una serie di altre attività che culmineranno proprio nel 2012. Lo stesso Corpo di Luce influenza anche la biochimica dell’uomo: imparare a nutrirsi attraverso l’energia solare permette all’uomo di elevare la propria coscienza, preparandosi così alla fatidica data.
sabato 14 gennaio 2012
Daniela Pispico consiglia: Opera Platonica di Massimo Oink (Youcanprint)
Giulia e Massimo. Una vita di coppia forse non propriamente entusiasmante, un passato di incomprensioni alle spalle, e desideri di vita assolutamente contrapposti. Giulia e Massimo e la loro vita di ogni giorno, in tutto simile alla nostra: lavoro, spesa, cena con gli amici. Vita quotidiana, a volte grigia e ciclica, prevedibile, senza un futuro. Poi accade qualcosa di inaspettato! Una storia terrificante che nessuno potrebbe mai immaginare: si comincia dall’elettricità che manca, poi l’acqua, poi il cibo. E quando vengono a mancare le basi stesse della civiltà, che succede? Che i tratti sopiti del nostro carattere escono prepotentemente alla ribalta, ed allora nulla è più come prima. In un mondo di lupi ci comporteremmo come tali, o saremmo in grado di elevarci? Un romanzo da leggere come spunto per organizzarsi e sapere come sopravvivere a situazioni estreme come cataclismi o conflitti globali. Una lettura incalzante, una critica sociale sferzante che vuol mandare un messaggio alla società di oggi: il Caos e la Morte non sono così remoti, e sarebbe opportuno immaginare e progettare la nostra salvezza ora, se vorremo raggiungerla quando verrà il momento, perché un orrore di questo tipo potrebbe accadere anche domani.
venerdì 13 gennaio 2012
La casa editrice Kurumuny di Martignano (Lecce) presenta “Due settimane nei grandi magazzini - Gli Sweat-shops in estate” di Annie Marion MacLean
La diffusione del lavoro e lo
sviluppo urbano segnano i processi sociali statunitensi nella seconda metà del
XIX secolo e legano masse di lavoratori, in gran parte unskilled, al lavoro e
al controllo realizzati nelle realtà industriali, delle quali gli sweat-shops,
come i nuovi insediamenti commerciali, sono modello di alto tasso di
sfruttamento, paga incredibilmente bassa e profonda concorrenza tra lavoratori
scarsamente sindacalizzati. La città, protagonista di sogni e progetti da parte
dei suoi abitanti, è anche il luogo di inedite segregazioni degli individui e
di comunità, etniche come religiose, rinnovate e tra loro in gran parte
contrapposte, frammentazione irreversibile di un processo nel quale è destinato
a trionfare l'individuo consumatore. In questa realtà emerge una rinnovata
collocazione femminile, la quale, all'interno di una concorrenza oggettiva con
la forza lavoro maschile, più protetta e sindacalizzata ma certo più costosa,
esplica una presenza nei vari luoghi del lavoro, nella quale subalternità ed
emancipazione si uniscono, in un processo di distacco dalle tradizioni
familiari, di solitudine ed anonimato inediti ma anche di crescenti relazioni,
anzitutto con altre donne. Il lavoro, con tutte le sue contraddizioni, è alla
radice di questo percorso, e mentre segna per le donne nuove dislocazioni
urbane, articolazioni di classe, relazioni, implica comunque un percorso di
autonomia e marginalità, distacchi e progettualità, , affermazioni e sconfitte
che costellano la strada di una eguaglianza a lungo solo silenziosamente
ipotizzata ed ora progressivamente enunciata e praticata. I due saggi di Annie
Marion Mac Lean, presenti nel volume, sono intrisi di questa prospettiva della
quale rendono evidente testimonianza.
Annie Marion MacLean (Prince
Edward Island, Canada, 1866 - Pasadena, USA, 1934), sociologa di origini
canadesi ma divenuta americana per propria volont?, animata, come altre giovani
docenti e ricercatrici, da un interesse profondo e continuo per la riforma
sociale, ha contribuito in modo sostanziale alla istituzionalizzazione e allo
sviluppo della sociologia. Questo, la sua lunga attivit? didattica e di ricerca
nell'universit?, la peculiarit? del suo approccio analitico, la continuit?
della sua collaborazione all'American Journal of Sociology, la sua presenza
nell'American Sociological Society e nell'associazione Kappa Alpha Theta non
sono valse (a lei come ad altre donne, prima delle quali Jane Addams) a farle
superare la marginalit? di collocazione all'interno dell'Universit? di Chicago
e ad avere un pieno riconoscimento accademico. Le sue ricerche, fondate sul
metodo del lavoro di contatto e della raccolta di dati di prima mano, hanno
come referente principale le condizioni di lavoro delle donne (e dei bambini)
interne ai processi contraddittori di sviluppo degli Stati Uniti della seconda
met? del XIX secolo. Le sue indagini sul lavoro nei grandi magazzini, negli
sweatshops, nella raccolta di luppolo sono essenziali non solo per i metodi
seguiti ma anche per l'attenzione rinnovata ai processi contemporanei di
emancipazione e subalternit?, di autonomia e sfruttamento determinati dalle
nuove realt? sociali. Questi interessi traspaiono anche dai suoi principali
volumi Wage Earning Women (1910), indagine sul lavoro femminile svolta in
collaborazione con il Comitato direttivo nazionale dell'YMCA e realizzata
attraverso una presenza in centinaia di fabbriche, Women Workers and Society
(1916), analisi delle condizioni di lavoro femminili in una "fabbrica modello",
mentre i suoi interessi, anche contraddittori sul piano teorico, per
l'immigrazione trovano espressione nel volume Modern Immigration (1925), chiaro
invito per i nuovi immigrati a una americanizzazione che riconosca le
condizioni culturali, e di potere, esistenti facendone premessa per i processi
di integrazione.
giovedì 12 gennaio 2012
Leggere la scrittura. Manuale pratico di grafologia di Barbara Majnoni D'Intignano (CASTELVECCHI)
In quanto autentica "voce" dell'inconscio, la
scrittura è l'impronta che il nostro modo di essere lascia sul foglio, un
tratto espressivo talmente profondo da caratterizzare in modo unico ogni
singolo individuo. Per questa ragione, come spiega Barbara Majnoni, leggere la
scrittura significa penetrare nei luoghi più reconditi della personalità e
confrontarsi con temi come la creatività, l'intelligenza, il senso di
inadeguatezza, il carisma, la dipendenza affettiva, la sensibilità, l'egoismo,
l'affidabilità, la vitalità, la riservatezza, la sofferenza emotiva, l'ansia e
l'insicurezza. Aspetti del carattere che questo sorprendente manuale di
grafologia affronta prendendo in considerazione i segni che caratterizzano le
scritture di personaggi noti: Fausto Brizzi, Beppe Severgnini, Sigmund Freud,
Daria Bignardi, Fausto Bertinotti, Giuseppe Garibaldi, Madre Teresa di
Calcutta, Emanuele Filiberto di Savoia, Gino & Michele, Rocco Buttiglione,
Enrico Lo Verso, Adolf Hitler, Manuela Di Centa, Napoleone Bonaparte, Roberto
Mussapi, papa Giovanni Paolo II... Inoltre, grazie agli esercizi svolti sulle grafie
di Giorgio Albertazzi, Francesco Renga, Francesco Alberoni e Giuseppe Cederna e
al gran numero di esempi concreti forniti dall'autrice, diventerà possibile
cimentarsi nell'elaborazione di un profilo grafologico personalizzato e
completo.
mercoledì 11 gennaio 2012
VITTORIA COPPOLA E GIANRICO CAROFIGLIO IN GARA COME LIBRO DELL’ANNO PER BILLY IL VIZIO DI LEGGERE (TG1) Votazioni aperte fino al 25 gennaio 2012.
Domenica 8 gennaio 2012, nella
puntata di "Billy il vizio di leggere" (in coda al TG1 delle 13.30),
è stato ufficialmente lanciato il concorso sondaggio "Il romanzo dell'anno
lo voti tu", che offre ai lettori (tramite un semplice meccanismo di voto
diretto su facebook) la possibilità di votare la propria preferenza fino al 25
gennaio 2012, eleggendo il libro dell'anno 2011.
"Gli occhi di mia
figlia" (Lupo Editore) di Vittoria Coppola è stato scelto dalla redazione
di Billy per concorrere al titolo, insieme a altri undici titoli usciti nel
2011, nella rosa dei candidati dalla redazione tra gli altri, Dacia Maraini,
Giampaolo Pansa, Pietrangelo Buttafuoco, Federica Manzon, Mariapia Veladiano.
"Gli occhi di mia figlia", già insignito del titolo di 'miglior libro
dell'anno scoperto in rete', ha avuto grazie a questo riconoscimento la
possibilità di accedere alla seconda fase della votazione, quella più ambita
nella quale i lettori sceglieranno il miglior romanzo di un anno, il 2011,
ricco di conferme e di esordienti d'accezione, basti pensare a nomi come quello
di Mariapia Veladiano.
"Gli occhi di mia
figlia" fa parte degli 11 titoli scelti dalla redazione di Billy per
concorrere al titolo di Libro dell'anno. Vittoria Coppola non è l'unica autrice
pugliese a concorrere, insieme a lei c'è infatti un altro grande e affermato
autore pugliese, Gianrico Carofiglio, un motivo di orgoglio, questo, per la
nostra regione e un motivo in più per esprimere la vostra preferenza,
scegliendo tra due autori pugliesi, un'esordiente di valore e uno scrittore di
altissima levatura.
Dall'8 gennaio 2012 chiunque
potrà votare votare entrambi i libri di due autori pugliesi, "Gli occhi di
mia figlia" (Lupo Editore) di Vittoria Coppola, e "Il silenzio
dell'onda" (Rizzoli).
Come si vota? Semplice, basta
raggiungere la pagina facebook di "Billy, il vizio di leggere"
(http://www.facebook.com/pages/Billy-il-vizio-di-leggere/110325289071780)
e cliccare su "Mi piace", dopo selezionare (sotto la scritta
'bacheca') la pagina "il libro dell'anno", cliccando sull'immagine il
lettore viene indirizzato automaticamente alla pagina del sito della Rai dove è
possibile esprimere il voto
Info:
Lupo Editore lupoeditore.com
Ufficio Stampa overeco.wordpress.com
martedì 10 gennaio 2012
Rapporto di polizia. Le accuse di plagio e altri metodi di controllo della scrittura di Marie Darrieussecq (Guanda)
Accusata per due volte di plagio
- nel 1998 da Marie NDiaye per "Nascita dei fantasmi", e nel 2007 da
Camille Laurens per "Tom è morto" Marie Darrieussecq decide, per
meglio difendersi, di cercare di comprendere ciò che le è accaduto. Intraprende
così un viaggio nel paese cupo e inospitale della plagiomania, di quel
desiderio folle di essere plagiati che può portare alla calunnia. È un
territorio in cui ogni scrittore si barrica nel proprio spazio per tutelare la
presunta e mitizzata unicità della propria voce; il bisogno di essere letto e
amato si intreccia con l'ossessione tutta contemporanea per l'originalità, la
veridicità, l'espressione in prima persona, per cui ogni tentativo di indagare
i sentimenti di un personaggio di finzione è considerato un'intrusione nel
campo di chi quei sentimenti li ha vissuti nella realtà. Prendendo spunto dai
casi delle più clamorose accuse di plagio, come quelle rivolte a Freud, a
Celan, a Mandel'stam, a Daphne du Maurier o a Émile Zola, e basandosi sugli
studi che hanno affrontato il fenomeno dal punto di vista sociologico,
psicologico e legale, l'autrice individua nella Russia dei primi anni della
Rivoluzione il legame tra ossessione per il plagio e persecuzione dei poeti. In
un libro che vuole essere un omaggio alla forza della letteratura, Marie
Darrieussecq smaschera così i tratti più inquietanti della plagiomania...
lunedì 9 gennaio 2012
Con le Ali ai Piedi nei Luoghi di San Francesco e dell'arcangelo Michele di Angela Maria Serracchioli (Terre di Mezzo)
Dal Lazio fino alle rocce di
Monte Sant'Angelo sospese sul mare del Gargano: 500 chilometri in 25
tappe verso una delle mete di pellegrinaggio più affascinanti e più antiche
d'Europa, la cui fama precede persino quella del Cammino di Santiago de
Compostela. A piedi o in bicicletta sulle tracce di san Francesco e della
devozione a san Michele arcangelo, da montagna sacra a montagna sacra (dalla
Verna descritta nella guida precedente a Monte Sant'Angelo). Un percorso
entusiasmante che attraversa Abruzzo, Molise e Nord della Puglia, tra valli
sconosciute, città d'arte e paesaggi mozzafiato. Meta: la suggestiva grotta
delle apparizioni e del culto di san Michele, a pochi chilometri da San
Giovanni Rotondo. Per ogni tappa: le descrizioni dettagliate del percorso, le
cartine (1:50.000), i posti dove dormire e mangiare. Inoltre tutti i luoghi da
visitare, le tradizioni e i documenti storici su san Francesco e sull'arcangelo
Michele.
domenica 8 gennaio 2012
Nella pancia, sulla schiena, tra le mani di Rossella Milone (Laterza)
Tutto quel che vediamo, sentiamo,
viviamo, passa per il corpo, o un pezzo di esso, con cui dovremmo imparare a
comunicare. Questa è a suo modo una guida per l'allenamento del nostro corpo:
per irrobustire la schiena, gli addominali proteggere i nervi, sostenere la
fatica. Una fatica quotidiana del vivere e dell'incontrarsi con gli altri, per
abituarsi al contatto, sforzarsi di capire perché stare dentro e stare fuori al
proprio corpo è prima di tutto un'attività fisica e poi emotiva. Come i paguri
con le conchiglie, come le tartarughe con il carapace o gli uccelli, che si
difendono volando in stormi, abbiamo bisogno di capire come adattarci ai nostri
spazi, come insediarli e, soprattutto, come convivere con i luoghi invisibili
che circondano le persone: quegli spazi intimi, segreti, fragili che
garantiscono e proteggono le nostre relazioni.
sabato 7 gennaio 2012
Trilogia Boswelliana di Benedicta Froelich (Lulu)
Edizione Large Print (formato e
caratteri di stampa più grandi per facilitare la lettura). Una trilogia di
racconti incentrata sulla figura di James Boswell (1740-1795), il biografo di
Samuel Johnson, che tenta di offrire una chiave interpretativa dell'uomo e
dell'artista che vada al di là delle comuni convinzioni e visioni dell'uomo e
dell'opera che la critica letteraria ci ha spesso fornito con atteggiamento di
malcelata superiorità e invidia. Questi racconti sono stati originariamente
pubblicati sul sito www.arsbox.com, e ora riveduti e corretti in occasione di
questa nuova edizione cartacea.
venerdì 6 gennaio 2012
FIATO CORTO DI ELIANA FORCIGNANO' (LIETOCOLLE)
Eliana Forcignanò
comincia ancora tutta immersa nel ghiotto della lingua. Gioca con la
lingua, la fa schioccare e ruotare e sente come suona. La sua passione
per il linguaggio la spinge a sperimentarsi nel descrivere tutto,
persino i semi amari del mandarino. Le sue parole raccolgono oggetti […]
Forcignanò è al giogo di
un magma che la forza a scrivere, gesto che l’autrice stessa sembra non
approvare se paragona a proprio discapito la propria condizione a
quella degli asceti, che non fanno che benedire e inneggiare. […]
Alla fine notiamo … che Forcignanò
abbandona il mero gusto della lingua per una pronuncia maggiormente
piana e dunque maggiormente esposta, emotiva, fino all’ultimo testo, il
più bello, il più nudo, il più fiducioso di questa piccola collezione.
Auguriamo dunque a questa nuova voce di continuare a crescere in fiducia
e abbandono, perché la confidenza con la lingua, lo abbiamo visto,
nasce già connotata da una gioia evidente.
dalla prefazione di Maria Grazia Calandrone
Chi è immerso nell’innumerabile
ha sognanti orgogliose pretese:
poter contare i fili alti d’erba
oranti al disgelo mattutino
d’inoltrata primavera;
poter contare i punti sabbiosi
pregni di sale cobalto
quando i piedi affondano
nell’umido mugolante meriggio;
poter contare i grigi nembi
stratificati sul plumbeo pavimento
che regge la finestra;
poter contare assenti pallidi
immaginari fiocchi
caduti a coprire le celle
di un alveare
*
Così io tolgo dal quaderno
il denso sillabare eterno
perché la mia grafia rileggere
non sopporto
quando l’inchiostro è morto.
E non ho che fiato corto
e qualche oggetto io rifletto
giovedì 5 gennaio 2012
Esce oggi in libreria per Newton Compton Amore Zucchero e Cannella di Amy Bratley
C’è un solo rimedio per alleviare
le pene d’amore: i buoni, vecchi consigli della nonna. Juliet aspetta da una
vita questo momento. Finalmente una casa da dividere con Simon, un vero e
proprio nido d’amore pieno di piante di cui prendersi cura e invaso da profumi
di torte appena sfornate. Ma il sogno è destinato a svanire: la prima notte nel
nuovo appartamento, Juliet scopre che Simon l’ha tradita con la sua migliore
amica. Il suo cuore è a pezzi, il dolore insopportabile, quella casa tanto
desiderata d’improvviso è ostile. Niente pare esserle d’aiuto. Finché un
giorno, rovistando tra le scatole ancora da aprire, Juliet s’imbatte nei vecchi
libri della dolce nonna Violet, con cui è cresciuta dopo che la madre l’ha
abbandonata. In quelle pagine ingiallite, ricche di preziosi consigli e piene
di appunti, Juliet sembra trovare il conforto di cui è in cerca: forse lì c’è
quel che serve per tornare ad amare la sua nuova casa e a curarla come avrebbe
fatto un tempo sua nonna, ricette segrete per dimenticare ai fornelli chi l’ha
fatta soffrire, o tanti modelli di carta che attendono solo le sue mani, per
trasformarsi in splendidi foulard, copricuscini, grembiuli pieni di pizzi. Ma
un giorno, nascosta tra quelle pagine degli anni Sessanta, Juliet trova una
lettera. Una lettera che parla di qualcuno di cui lei ignorava l’esistenza… Il
passato sembra riaffiorare e portare con sé un alone di mistero. E se riviverlo
fosse l’unico modo per ritrovare se stessa e lasciarsi andare a un nuovo amore?
Che cos’è la felicità? Una casa, con dentro le persone che ami
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