La Notte Incanta è uno
spazio dinamico dedicato all’arte e alla letteratura e nasce come un salotto di
strada dove incontrarsi per avviare dialoghi e spunti di riflessione.
L’intento è di
promuovere realtà e produzioni del territorio rivolgendosi al maggior numero di
persone possibili, siano esse di passaggio o meno, addetti ai lavori o semplici
curiosi, attraverso degli incontri aperti in cui ci si alternerà per parlare di
libri e musica, documentari, progetti realizzati o da realizzare, coinvolgendo
vari operatori culturali da anni impegnati in un lavoro costante che vuole
spingere il Salento sempre più in una dimensione nazionale e internazionale.
Il salotto si
muoverà di tappa in tappa seguendo il festival de La Notte della Taranta e
articolandosi in due momenti: un pre-festival, dalle 20.00 alle 21.45, dedicato
alle presentazioni; un secondo momento, post-festival, dove la musica
continuerà a farla da padrona in una sorta di “etno-discoteca”, dove si
alterneranno numerosi dj e mc della scena musicale del Mediterraneo. La
rassegna è promossa e organizzata dall’associazione SottoTraccia.
Il 12 Agosto
2012, presso la Villa
Comunale di Sogliano Cavour (LE), nell’ambito de “La notte
incanta”, verrà presentato il libro di Gianluca Conte “Danza di nerci” (Lupo Editore),
in un reading performativo poetico musicale, nel quale l’autore dei testi sarà
accompagnato dalla musicista Cristina Cagnazzo.
"’Questa
'danza di nervi' oscilla tra Mondo e Terra, dove il Mondo è inteso come la rete
di rapporti sociali che sono un furto dell'esistenza 'vera' e la Terra è il nostro luogo di
origine, il luogo dove siamo destinati a tornare, "[...] mi copro
d'argilla e ferro/per non dimenticare/che appartengo alla terra/ma strizzo
l'occhio al cielo".
Il rapporto
lacerante tra l'individuo e le convenzioni sociali è uno dei temi più
ricorrenti, la finzione della maschera che ricopre la vita(torneranno come
"Facce sciolte di cera"), è la stessa di "Un ordito fatto male,
indossato come a caso,/un vestito cucito addosso senza ben misurare/la distanza
che passa tra il tuo cuore e l'infinito."
Dopo “Insidie”
e “Il riflesso dei numeri”, la conferma di un percorso poetico che fonda la sua
concretezza nell'equilibrio tra lirismo poetico e impegno sociale.” [Luciano
Pagano]
GIANLUCA
CONTE
Nato a
Galugnano (Le) nel 1972. Laureato in filosofia, è poeta, scrittore, operatore
culturale (il suo sito personale è http://glucaconte.blogspot.com/). Con il Centro Studi Tindari Patti ha
pubblicato la silloge Il riflesso dei numeri (2010), finalista al concorso
nazionale "Andrea Vajola". Con Il Filo Editore, ha pubblicato Insidie
(2008). Ha partecipato a diversi concorsi letterari ottenendo vari
riconoscimenti.
Ha fondato,
insieme a Michela Maria Zanon e Tiziana Pezzuto, l'associazione
artistico-culturale 'Eterarte', con cui svolge una continua attività di ricerca
sul territorio, interagendo con realtà nazionali e internazionali. Con la Zanon ha dato vita al gruppo
di lavoro 'Apotema', col quale porta avanti progetti culturali di ampio
respiro.
Da alcuni anni
lavora a "Madri a Est", uno studio sulla situazione postbellica in
Croazia e nelle aree limitrofe, nato dai soggiorni dell'autore in terra
balcanica; dal materiale di questa esperienza in progress sono tratti degli
scritti inediti, alcuni dei quali diventati letture sceniche. L'autore
collabora con diverse figure artistiche, tra cui Giuseppe Zilli, Sefora Cinzia
Zippo, Alessandra Sessa, Luciano Pagano, Astragali Teatro, Università Popolare
Aldo Vallone.
CRISTINA
CAGNAZZO
Impugna per la
prima volta una chitarra nel 1994, ostinandosi a essere autodidatta. Dal 1999 è
cantante e musicista in diverse formazioni. Nel 2007 fonda la band di inediti
Shotgun Babies, la cui esistenza è caratterizzata da un’intensa attività live.
Ha avuto il piacere di suonare basso e armonica durante la presentazione del
libro “Le ragazze del rock. 40 anni di rock femminile italiano” di Jessica
Dainese (giornalista di Alias/Il Manifesto, Rolling Stone, Vogue, Rumore,
ecc.), nel quale è citato il suo gruppo. Suona brani inediti come “one girl
band”, avvalendosi, a volte, di una loopstation.
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