Nel contesto del cinema e delle sue potenzialità espressive,
Rambaldi ci ripropone una visione meravigliosa e meravigliata del mondo,
attraverso creature che di quello stupore sono la concretizzazione. Ciò che ci
viene presentato è l'ignoto, una diversa possibilità d'esistenza, là dove non
eravamo in grado di concepirne altre. In questi alieni è condensato il mistero
della loro vita e della nostra: nell'incontro degli sguardi avviene il miracolo
della rivelazione di orizzonti differenti, il balenare di altri mondi
possibili. L'apparizione di una tale diversità ci induce a riconsiderare le
cose e a non pensarle più nell'ordine del già conosciuto; l'attimo di questa
illuminazione non può essere dimenticato e la dimensione magica dell'esistenza
ci è così riconsegnata.
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