Ci sarà la presentazione di
Supersimmetry di Francesco Cuna edito da Kurumuny sabato 3 novembre 2012 a Cutrofiano presso la
Associazione Carpe Diem via Settembrini 9 alle ore
18.30. Dialogheranno con l'artista Salvatore Matteo, Tina Ligori, Giovanni Chiriatti, Giovanni Matteo.
I personaggi di Cuna ti accolgono
in silenzio e ti chiedono di sostenere quel silenzio mentre li osservi. Un
silenzio fatto di simmetrie bizantine, prospettive inattese, canoni
proporzionali aggirati, deformità sfuggenti, volti imperscrutabili e poi ocra,
sabbia, terre, grigi, sovrapposizioni di materiale pittorico che invece di dare
un opprimente senso di stratificazione, lasciano intuire quello
dell’immaterialità. Quello che l’artista intrattiene con la Pittura è un rapporto
viscerale, che non smette di riservare sorprese, ma è fatto anche di certezze e
familiarità, dovute alla padronanza conquistata attraverso un’ininterrotta
esplorazione del mezzo. Al contrario la relazione di Cuna con la Storia dell’Arte si rivela
complessa, intricata, ricca di apparenti contraddizioni. Lo sguardo inquieto
dell’artista si rivolge in direzioni diverse, come se scorgesse ad ogni angolo
l’ombra di un grande maestro del passato e volesse afferrarla e trattenerla nel
suo presente. Non c’è un filtro tra la realtà e le opere di Cuna: non credo che
i processi che egli attua debbano essere intesi come una manipolazione di
quello che ci appare, ma come una ricerca di verità, in quello che ci appare.
Verità che l’artista riesce a cogliere proprio negli strappi, nelle maglie
della realtà, materializzati nelle incongruenze da lui messe in evidenza e
nelle deformazioni e ibridazioni da lui messe in atto. La pittura come processo
di estrazione di verità.
FRANCESCO CUNA Nasce nel 1978 a Galatina (LE), dove
si diploma all’Istituto d’Arte in grafica pubblicitaria e fotografia nel 1997.
Nel 1998 si trasferisce a Bologna per frequentare l’Accademia di Belle Arti
arrivando ad esporre alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna prima di
diplomarsi in pittura nel 2005. Successivamente (2006) è a Marseille in Francia
dove entra in contatto con l’attività artistica locale esponendo i propri
lavori presso l’Ecole des Beaux Arts. Nel 2007 è chiamato negli Stati Uniti
d’America a realizzare un affresco di grandi dimensioni all’interno del “The
Prizery Museum” Art Center of South Boston (VA) per celebrare il 400esimo
anniversario dei primi insediamenti Europei nell’ambito del progetto “Virginia
2007 Italy rediscover America” commissionato dal Virginia Museum and Virginia
Commission by Art di Richmond. Rientra in Salento e figura tra gli
organizzatori del “Locomotive Jazz Festival” di Sogliano Cavour (LE) curandone,
con Luigi Cesari, il progetto Arti Visive, realizza i concept della
comunicazione e performance pittoriche durante i concerti nelle edizioni che
vanno dal 2007 al 2010. Si è così esibito sul palco insieme a molti musicisti
tra i quali Paolo Fresu, Antonello Salis, Furio Di Castri, Philipe Catherine,
Giovanni Imparato, Pierpaolo Bisogno, Gianluca Petrella, Raffaele Casarano,
Luca Aquino, Franco Califano, Trovesi ed altri. Nel 2011, dà vita con
Alessandro Sicuro, a “B22”, progetto grafico di natura imprecisata, e nel 2012
aderisce al gruppo “OZIO” con una prima collettiva curata da Lorenzo Madaro.
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