L’opera omnia di Horikazu, il più
grande maestro tatuatore giapponese, scomparso nel dicembre del 2011, è un
libro miliare per tutti gli appassionati di tatuaggi, ma anche del Giappone. Il
fotografo Martin Hladik ha seguito per anni il sensei che gli ha aperto il suo
studio. Le interviste al maestro e al suo figlio e successore Horika- zuwaka,
permettono di conoscere in profondità l’arte del tatuaggio tradizionale ad
Asakusa (il vecchio quartiere degli artigiani a Tokyo) e ritraggono da vicino i
protagonisti di una prestigiosa dinastia di artisti tatuatori. Le pratiche e le
tecni- che di questo particolare artigianato vengono mostrate in ogni minimo
dettaglio. La tecnica che utilizzava si chiama tebori, da te (“mano”) e Hori
(“incidere”): praticato in Giappone fin dall’antichità il tebori si distingue
per la particolare cromatica e la delicatezza delle gradazioni, ma soprattutto
dall’esecuzione a mano con aghi, per opposizione alla macchinetta usata oggi in
Occidente. La prima parte di questo imponente volume di 500 pagine è un
favoloso portofolio dei disegni preparatori del maestro, tutti ispirati
all’ukiyo e. Ma il fulcro del libro è la sua sezione centrale: una galleria di
trenta full body suits, ritratti in tutti i particolari, resa possible dai
clienti di Horikazu che hanno accettato di posare per Martin Hladik.
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