Come è possibile
considerarsi una straniera dopo essere cresciuta come cittadina dell’universo
della letteratura? Amira si è sentita un ragazzino che giocava sulla via Pál e
una delle piccole donne dell’America di metà Ottocento: per lei confini e
nazionalità sono solo etichette. Eppure, da egiziana che si trasferisce a Bari
per ritrovare la storia di suo padre, si scontra con l’intolleranza e la
discriminazione. Amira è un ingegnere e aspira alla serenità, alla condivisione
della vita con un ragazzo che abbia la forza di superare la disapprovazione
altrui, che non si vergogni del suo velo e delle sue preghiere quotidiane, che
comprenda il significato del ramadan. Non tutti, però, scoprirà Amira durante
il suo soggiorno a Bari, sanno accettare la diversità e abbracciarla come
portatrice di ricchezza. Le dediche di suo padre sui libri che le ha lasciato
saranno una guida per affrontare le insidie della vita, degli insegnamenti
veicolati attraverso i classici della letteratura che la aiuteranno a trovare
la propria strada e la propria identità, al di là di ogni confine.
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