Oggi è sempre più frequente l’appello alla promozione di una cultura scientifica qualificata, vista come una delle risorse culturali capaci di metterci in grado di comprendere i cambiamenti vorticosi che contraddistinguono la nostra epoca, e di prendervi parte in modo consapevole. Nelle pratiche, tuttavia, più che un’idea di scienza come sapere critico, consapevole dei propri limiti e prudente, rigoroso e demistificante, spesso prevale una concezione dogmatica, che guarda alla scienza come sapere certo, definitivo, oggettivo, vero e – intrecciata alla tecnica – la trasforma nello strumento più efficace di cui gli esseri umani dispongono per soggiogare la Natura.
Questo libro si propone di far riflettere sulle caratteristiche dell’educazione scientifica e sulla sua praticabilità nella scuola dell’infanzia: a partire dalla considerazione dei connotati socio-culturali ed epistemologici della scienza ci si chiede quale senso essa abbia in rapporto all’educazione del bambino e alle sue caratteristiche di sviluppo, quali siano i vincoli che queste ci pongono, ma anche le possibilità che ci aprono.
Se pensiamo alla conoscenza scientifica come a un “bagaglio” di contenuti da trasmettere, è evidente che essa ha ben poco da offrire ai nostri bambini; ma se la consideriamo come uno strumento per conoscere il mondo – modalità via via più raffinata per individuare problemi, porre domande e cercare risposte, modificare la propria opinione attraverso pratiche di indagine e di messa alla prova – allora capiamo come sia possibile e desiderabile avvicinarsi alla scienza fin dai primi anni di scuola.
Orietta Zanato Orlandini è professore associato nella Facoltà di Scienze della Formazione e svolge la sua attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Padova. Si occupa di formazione degli educatori e degli insegnanti in rapporto alle tematiche dell’ambiente, del paesaggio e della sostenibilità, e all’educazione scientifica nella scuola di base. È membro del Centro Interdipartimentale di Pedagogia dell’Infanzia e del Centro di Ateneo di Ecologia Umana.
Questo libro si propone di far riflettere sulle caratteristiche dell’educazione scientifica e sulla sua praticabilità nella scuola dell’infanzia: a partire dalla considerazione dei connotati socio-culturali ed epistemologici della scienza ci si chiede quale senso essa abbia in rapporto all’educazione del bambino e alle sue caratteristiche di sviluppo, quali siano i vincoli che queste ci pongono, ma anche le possibilità che ci aprono.
Se pensiamo alla conoscenza scientifica come a un “bagaglio” di contenuti da trasmettere, è evidente che essa ha ben poco da offrire ai nostri bambini; ma se la consideriamo come uno strumento per conoscere il mondo – modalità via via più raffinata per individuare problemi, porre domande e cercare risposte, modificare la propria opinione attraverso pratiche di indagine e di messa alla prova – allora capiamo come sia possibile e desiderabile avvicinarsi alla scienza fin dai primi anni di scuola.
Orietta Zanato Orlandini è professore associato nella Facoltà di Scienze della Formazione e svolge la sua attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Padova. Si occupa di formazione degli educatori e degli insegnanti in rapporto alle tematiche dell’ambiente, del paesaggio e della sostenibilità, e all’educazione scientifica nella scuola di base. È membro del Centro Interdipartimentale di Pedagogia dell’Infanzia e del Centro di Ateneo di Ecologia Umana.
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