“Dipinge sin da bambina.
L'impegno lavorativo come dirigente presso l'ASCOM di Bologna e gli impegni
famigliari rallentano per un certo periodo la sua produzione artistica. Trovato
un equilibrio tra impegni famigliari e vita lavorativa, a metà degli anni '80 l'incontro col maestro
Mario Nanni determina una svolta nella sua attività artistica. Il suo
insegnamento, alcuni anni di studio e riflessione affinano la sua capacità
artistica che porta all'inizio degli anni '90 alle prime mostre di rilievo. Si
rileva che la fase iniziale del suo lavoro è caratterizzata da una meditazione
sul tema degli alberi tradotti in linee verticali e masse geometriche, segnate
da un intenso cromatismo, che costituiscono il tramite verso la successiva
esperienza informale. A metà degli anni 90 la figura riappare in opere
caratterizzate dalla mescolanza di formale ed informale. La componente
spaziale, già presente nelle precedenti composizioni, si sviluppa ulteriormente
arricchita dall'apporto della scomposizione cubista e delle dinamiche
futuriste. Nel 2000 espone il ciclo di Biancaneve dove frammenti di cartoon
disneyiani si sviluppano entro uno sfondo di matrice futurista: è in questa
serie che assume evidenza il tema del doppio. Nel 2002 volge l'attenzione al
tema del volto sempre ripreso dai fumetti. Le sue opere mettono a fuoco le zone
più espressive del volto umano, come occhi e labbra, di solito illuminati da
una luce spot entro una "cornice" creata dall'artista, una sorta di
bordo chiaro, quasi un passepartout, che isola l'immagine. In quest'ultimo
ciclo parlare di figura non è esatto, si tratta per lo più di testi sincretici
che mescolano formale ed informale, linguaggi diversi presi in prestito dalla
tradizione e dal suo superamento. Da un lato il disegno e la pittura, antiche
forme di espressione, dall'altro la dimensione moderna dei personaggi dei
fumetti. Un mondo già noto, ma con nuove implicazioni tutte da svelare. Ha
partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia ed all'estero.
Sue opere figurano nel Museo d'Arte delle Generazioni Italiane del '900 - G.
Bargellini, Pieve di Cento (Bo).” (l’opera riprodotta è di Clara Ghelli)
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