Le tele di Giosi Beretta, figlio
d’arte, sono ricche di vitalità e di metafore allusive. La sua gioia di vivere,
di godere dei piaceri mondani che siano sensoriali, culturali o elettivi è incisa
in ogni pennellata. In ogni scelta cromatica, in ogni soggetto rifranto. Il concetto di musicalità, di
amore per l’armonia musicale, ma non solo, è una costante chiave di lettura di
questo artista milanese che nell’ultimo anno è stato molto apprezzato anche a
Parigi ed a New York. Grandi
orchestre e strumenti - un nuovo modo di visualizzare “Nature Morte” contemporanee - si stagliano
sulle tele dipinte con colori vividi dove le pennellate sono impulsive,
istintive. I paesaggi,
invece, sono declinati verso un orizzonte, una vista marina, un panorama
cittadino sullo skyline dei grattacieli. Le silhouettes delle donne, che
spesso sono di spalle davanti al fruitore mentre guardano lontano - rammentano
le Demoiselles di Puvis de Chavannes
simbolista - nell’atto vanitoso di toccarsi o raccogliersi i capelli. Ricorrente
è la figura della lampada nei lavori di Beretta, la cui metafora può rimandare
ai corpi umani, ai soggetti affettivi, o meglio alle donne, alla loro sinuosità
che tanto ama osservare con l’occhio dell’uomo e dell’artista. La bidimensionalità della tela
ben si presta alla scelta di uno stile cubista o “proto-cubista” In un vortice di
sensazioni e voglia di vivere possiamo bearci mentre osserviamo dipinti,
disegni digitali “contaminati” dal device 2.0, dall’iPhone o dall’iPad.
“Onomatopee
secondarie” Mostra
personale di pittura di: Giosi
Beretta. A
cura di Massimiliano Bisazza
Opening: 30 Aprile 2014 dalle h 18,30
alle h 21,00
In mostra fino al 13 Maggio 2014
mattino
Presso: Galleria d’Arte Contemporanea
Statuto13
Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121
Milano
Apertura al pubblico: dalle h 11
alle h 19 dal martedì al sabato
Per informazioni:
Cell. +39
347 2265227
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