Premetto che non sono
una persona che se ne intende molto di politica ma una comune cittadina che
segue ciò che avviene in Italia attraverso i giornali e le TV ovviamente con le
dovute cautele nell'interpretare ciò che
viene detto. Una comune cittadina che ha seguito con grande angoscia e
dolore la tragedia dell'hotel Rigopiano sentendosi comunque orgogliosa nel
vedere quanto incessante lavoro, a rischio della propria vita, facessero i
soccorritori di tutte le forze preposte. Ad oggi purtroppo sappiamo che 29 sono
le vittime ed 11 i sopravvissuti e a questo si aggiungono le 6 vittime
dell'elicottero precipitato sempre e comunque in fase di soccorso. Al di là degli
errori, aldilà dei ritardi, che saranno
valutati da chi di competenza si occuperà di accertare i fatti, l'Italia è anche quella dei soccorritori ed io
ripeto sono orgogliosa di essere italiana. Ma torniamo alla politica. Nel
lavoro degli attori di teatro esiste una frase che dice "qualsiasi cosa
accada lo spettacolo continua". E abbiamo visto grandi attori che anche
dopo aver subito un lutto con la morte nel cuore si sono presentati in scena
per rispetto del loro pubblico. E' la legge del teatro. La vita reale è
un'altra. Non erano ancora state estratte tutte le persone da sotto le macerie
dell'hotel che Grillo continuava a ripetere " subito al voto, subito
elezioni!!!". E' così urgente pensare al voto mentre un mare di gente
piange i propri cari? E' così urgente la conquista del voto in Parlamento che
non si può aspettare un pò? Sono io che non capisco le urgenze della politica o
forse è Beppe Grillo che non ha dimenticato il palcoscenico. Nella vita le
leggi sono altre : quelle del rispetto del dolore altrui che dovrebbe avere priorità.
Nessun commento:
Posta un commento