A volte, soprattutto
nei pomeriggi del grande freddo, alle 18 e 45 circa su Rai uno, ho visto il
gioco a quiz: L'eredità. Non male come intrattenimento e poi qualcosa di nuovo
si impara per quanto riguarda cucina e curiosità. Quello che mi crea sconcerto è la
preparazione a livello generale dei giovani che partecipano, anche neo laureati
e con percorsi di studio importanti quali medicina, legge, filosofia,
ingegneria nucleare e via dicendo. Sono stata tantissimi anni nella scuola e ho
conosciuto docenti che fanno bene il loro mestiere anche se a volte troppo
legati ai programmi ministeriali. Non voglio assolutamente criticare il loro
lavoro ma qualche domanda è necessario che me la ponga quando sento un ragazzo
che mi colloca il Monte Bianco in Sardegna o che fa nascere Quasimodo e Montale
negli anni sessanta. Certo a scuola non si può fare tutto, le materie e i
programmi sono tanti e il tempo spesso non basta tra assemblee, scioperi,
vacanze. Una cosa forse non si fa: creare nei giovani la curiosità al sapere
che non è solo sapere … è qualcosa che
ti parte da dentro un germe che non è mai sazio, che ti fa brillare gli occhi e
il cuore dinanzi ad una nuova scoperta, che ti crea dentro l'anima una fonte di
energia a cui attingere in ogni momento della vita anche nei peggiori.
Ricordiamo che la vera cultura non è nozioni è ben altro. Essa è una struttura
inespugnabile che ci crea una efficace arma di difesa anche nei confronti di
chi crede di essere forte solo perchè sa usare l'arma della prepotenza o del
denaro.
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