Una mattina qualunque
con tanta pioggia nella notte , anche un pò al mattino e poi finalmente il
sole. Faccio la mia quotidiana passeggiata. Percorro via Leuca in direzione
Porta San Biagio. Un pò di slalom tra le auto parcheggiate sui nuovi
marciapiedi addirittura nelle vicinanze di un istituto scolastico e continuo la
mia passeggiata chiedendomi come mai a Lecce accettiamo tutto senza farci
domande ma cosa ancora più grave senza farle a chi di competenza. Per fortuna
,camminando, contemplo le bellezze leccesi che l'arte ci ha regalato.(purtroppo
spesso ingabbiate nei periodi di maggiore affluenza turistica).Al ritorno dalla
mia passeggiata passo sotto Porta San Biagio e mi avvicino,mantenendo la
destra, al semaforo nell'incrocio tra viale Otranto e via Leuca. Dinanzi a me
una giovane signora con il suo bambino nella carrozzina. Il semaforo ci da il
verde ed io lascio passare la signora e qui scatta il bello. Una volta
attraversato la signora ha tre possibilità: strisciare lungo il muro alla sua
destra, ritornare in strada alla sua sinistra o "guadare " con la
carrozzina la grande aiuola che con la pioggia è diventata fango . Già perchè
l'enorme aiuola è posizionata proprio in corrispondenza delle strisce pedonali
, inoltre è enorme come se dovesse accogfliere tutte le specie di piante
esotiche e nostrane che comunque non sono state ancora piantate. Mi chiedo c'è stato un errore di
misurazione o l'addetto all'urbanistica forse sentendosi un pò Bernini abbia
una predilezione per il cerchio e l'ellisse? Non solo le rotatorie adesso anche
le enormi aiuole. Che Dio ce la mandi buona. Non vorrei che soffrissimo di
capogiri a furia di girare intorno ai cerchi.
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