Il grande pubblico l'ha
conosciuta grazie alle ricette che prepara su Rai1 a La prova del cuoco. Ma
Alessandra Spisni è molto più di una cuoca televisiva. Chef dall'età di 25
anni, ha dedicato tutta la sua vita alla cucina, aprendo nel 1993 una scuola frequentata
da allievi provenienti da tutto il mondo, una vecchia casa nella quale si
insegna l'arte di ricevere secondo la tradizione bolognese. In questo libro con
tutte le ricette che l'hanno resa famosa (dalle tagliatelle fatte in casa alle
alette di pollo fritte, dagli strozzapreti gorgonzola e noci alla zuppa
imperiale) Alessandra insegna a cucinare come lei. Con semplicità, con gli
ingredienti giusti e in tempi più che ragionevoli, adatti a chi in cucina non
passa la giornata ma a tavola ama il cibo buono e sano. Perché è facile
cucinare benissimo, se sai come farlo.
Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
sabato 31 dicembre 2011
venerdì 30 dicembre 2011
Kamen n.40 vede la sezione di Poesia curata da Karen Mirzoian
È
stato pubblicato in questi giorni il quarantunesimo numero (n. 40,
Gennaio 2012), della rivista di poesia e
filosofia Kamen’ con le sezioni di Poesia, di Filosofia e di Materiali. Il
numero è dedicato alla memoria della grande poetessa svedese Birgitta Trotzig
(1929 – 2011), redattrice della rivista,
scomparsa il 14 maggio.
La sezione di Poesia curata da
Karen Mirzoian è dedicata al poeta
armeno Parouir Sevak. Oltre ad una selezione di poesie è presente la nota di
Amedeo Anelli, “Piccola nota per Sevak”.
Paruir Sevak (in realtà Paruir Rafaelovic Kazarian) nacque
il 26 gennaio del 1924 in
Armenia nel villaggio di Sovetashen
nella regione dell’Ararat. Si laureò
nel 1945 in
Filologia all’università di Erevan. Dal 1951 al 1959 Sevak studiò e lavorò a
Mosca presso l’Istituto di Letteratura Maksim Gorkij. Il capolavoro che lo ha
reso famoso e premiato è il poema lirico-narrativo scritto nel 1959 Il
campanile che non tace mai. È un testo dedicato al genocidio e al compositore
Komitas. Debuttò in letteratura negli anni ’40 e scrisse per circa 30 anni
scavando nelle radici della poesia armena multisecolare e in quella mondiale.
Creò un suo mondo poetico irripetibile conquistandosi un posto di rilievo nella
letteratura classica armena. Dopo una vita travagliata, e anche di ricerche
sulla letteratura del passato e del presente, morì a soli 47 anni con la
moglie, in un incidente stradale, il 17 giugno del 1971. Le sue opere sono
state tradotte in molte lingue fra cui
inglese, russo, ungherese, tedesco,
polacco, estone e georgiano.
La sezione di Filosofia è la
sesta selezione di Scritti sull’Umorismo dal 1860 al 1930. Questo numero è
interamente dedicato alla caricatura. Oltre al saggio introduttivo di Daniela
Marcheschi contiene scritti di Paul Gaultier, scelta da“Le rire et la
caricature (1906)”, di Ettore Allodoli, da “La caricatura inglese (1929)”, di
Lucien Refort, Préface da “La caricature littéraire (1932).
La sezione di Materiali contiene
lo scritto di Paolo Rossi del 1944, di cui avevamo già pubblicato il
Guicciardini criminalista, dal titolo I Partiti contro la democrazia.
Paolo Rossi nasce a Bordighera il
15 settembre del 1900, figlio di Iride Bagnara e del noto avvocato penalista
Francesco Rossi. Nel 1918 si iscrive a Giurisprudenza a Genova, ma frequenta
anche le lezioni di Giuseppe Rensi alla facoltà di Filosofia, rimanendone
affascinato. In quel periodo inizia a collaborare con «Il Lavoro» e, non ancora
ventenne, è picchiato per la prima volta dai fascisti. Nel 1923, laureato in
Giurisprudenza e iscritto d’ufficio all’Ordine degli avvocati, diventa il più
giovane avvocato d’Italia. Subito dopo il padre lo manda a far pratica per un
anno da un amico avvocato di Liverpool, dove conosce Mario Praz. In Inghilterra
prende con il servizio segreto inglese contatti che mantiene per tutta la
durata del Fascismo. Tornato in Italia si dichiara apertamente antifascista e
alla fine del 1926 squadristi fascisti distruggono lo studio e l’abitazione
suoi e di suo padre. Nel 1927 collabora alla rivista «Pietre», con gli amici
Francesco Manritti, Giuseppe Rensi e il libraio Mario Bozzi; in quel periodo
conosce Carlo Rosselli che all’Università di Genova sostituisce il prof. Arias
nel corso di Economia Politica. Rosselli influenza molto i giovani universitari
antifascisti di Genova, con la sua visione antitotalitaria, ma non
marxista-comunista. Nell’aprile del 1929 Rossi scrive per «Il Foro ligure –
Temi genovesi» il suo primo saggio di Diritto Penale dal titolo “Ingiuria e
diffamazione nel progetto di codice penale”. Nel 1932 esce il primo libro, La
pena di morte e la sua critica, che è sequestrato e dato alle fiamme perché in
concomitanza con la reintroduzione della pena capitale. Nel frattempo si sposa
con Giuseppina (Giugi) Bagnara. Nel 1937 scrive il suo secondo libro,
Scetticismo e dogmatica nel diritto penale, che seguirà la stessa sorte del
primo. Nel 1938 esce Il Manifesto della Razza e ne resta profondamente ferito;
intanto non può far sentire la sua voce, avere nessuna cattedra a causa
dell’obbligo di giuramento di fedeltà al fascismo. Nel 1939 scrive La riforma
penale inglese, e poiché Genova è troppo pericolosa con la moglie Giuseppina
decide di andarsene in Toscana, a Lucca, dove acquista la villa Burlamacchi di
Gattaiola. Qui si trasferisce nel 1940 quando l’Italia entra in guerra. Durante
il conflitto, si rifugiano a Gattaiola molti amici e conoscenti, tra cui
Giuseppe Rensi, Enrico De Negri ed alcuni amici ebrei. Nel 1943 scrive
Guicciardini criminalista. Nel periodo dal 1934 al 1943, ha però scritto
tutta una serie di saggi innovativi su questioni di carattere penalistico e
criminologico, collaborando a riviste come «Criminalia», diretta all’epoca da
Eugenio Florian. Dopo il 1943 i coniugi Rossi aiutano molti giovani a sfuggire
ai rastrellamenti; andato a Barga (Lucca), Rossi entra in contatto con la Resistenza e a far
parte del gruppo del CLN XI zona. Nel 1945 pubblica I partiti contro la
democrazia, e alla fine della guerra è incaricato di Diritto Penale
all’Università di Pisa; nel 1946 viene eletto nell’Assemblea Costituente dei
75, nei ranghi del Partito Socialista. Il 15 ottobre del 1947 è chiamato a far
parte della Commissione dei 18 redattori per la messa a punto definitiva del
testo costituzionale. In quello stesso anno gli è affidata la cattedra di
Diritto Penale all’Università di Genova. Nel 1948 è rieletto alla Camera dei
Deputati nel collegio di Genova. Nel 1950 per la Mondadori cura una
antologia di scritti su Carlo Cattaneo dal titolo La società umana; nel 1951
pubblica L’insurrezione di Milano nel 1848. Dal 1955 al 1957 è Ministro della
Pubblica Istruzione nel governo Segni e il 12 giugno 1958 assume la
vice-presidenza della Camera dei Deputati (riaccadrà negli anni avvenire). Il primo settembre del 1961 è
nominato dal Ministro degli Interni Scelba Presidente della Commissione di
studio sui problemi dell’Alto Adige, detta dei «19»: il rapporto conclusivo
sarà pubblicato sulla rivista «Relazioni internazionali» nel 1964. Il 2 maggio
1969 è nominato Giudice Costituzionale; ma trova il tempo di studiare e dal
1970 al 1973 pubblica i quattro volumi della sua Storia d’Italia dal 476 ai
giorni nostri, ricca di informazioni e testimonianze importanti. Dal 18
dicembre 1975 al 9 maggio 1978 (con proroga al 2 agosto 1979) è Presidente
della Corte Costituzionale. Il 24 maggio 1985 muore a Lucca e viene sepolto nel
piccolo cimitero di Gattaiola.
Kamen' n. 40 - Gennaio 2012
pp. 128 - € 10,00
Editrice Vicolo del Pavone
giovedì 29 dicembre 2011
Daniela Pispico consiglia: “1860 - La Stangata” di Francesco del Vecchio edito da Libellula edizioni
I tasselli essenziali del
“puzzle” della storia unitaria inseriti correttamente al loro posto, attraverso
le testimonianze dei protagonisti, la freddezza della logica, la conoscenza dei
fatti e la passionalità del narratore. La creazione di uno stato federale che
fu proposta da Cattaneo e dai Borbone, avrebbe costituito l’unica possibilità
di realizzare una vera unità della penisola, nel rispetto delle diversità
culturali, economiche e territoriali. Non a caso, fu immediatamente scartata
dagli indebitatissimi Savoia e Cavour e dai “fondamentalisti” Mazzini e
Garibaldi, tutti “pilotati” dalla massoneria inglese. Oggi quella proposta può
ancora tornare buona ma solo a condizione di ripristinare la verità storica e
riequilibrare la bilancia del dare e dell’avere . Riecheggia nelle pagine di
questo vero e proprio “Bignami della contro storia risorgimentale” il vero
grido di dolore di un popolo umiliato dalle infamie di chi rese possibile
l’invasione coloniale del 1860, quella che solo la storia uffi ciale continua a
defi nire: Risorgimento e che anziché unire deluse l’universale aspirazione
unitaria delle popolazioni italiche.
Per info scrivi a:
info@libellulaedizioni.com
mercoledì 28 dicembre 2011
Io e i Pigmei di Raffaella Milandri (Polaris edizioni)
Il sorprendente viaggio di una
donna, attivista per i diritti umani, alla scoperta dei Pigmei odierni: chi
sono e quali sono le straordinarie tradizioni di questa cultura millenaria?
Qual è il devastante impatto del "Progresso" su questo popolo
pacifico e in profonda armonia con la natura? Il libro, illustrato da belle
fotografie, racconta un incredibile viaggio e una ardua ricerca della verità.
Le testimonianze raccolte diventano un appello disperato inviatoci dal Popolo
della Foresta. Confida l'autrice del libro Raffaella Milandri, viaggiatrice in
solitaria e fotografa umanitaria, in merito alle difficoltà incontrate durante
la sua esplorazione: "Il mio vantaggio più grande? L'essere donna.
Il mio svantaggio più grande?
L'essere donna".
martedì 27 dicembre 2011
LA GRANDE FESTA DI DACIA MARAINI (RIZZOLI)
“È un linguaggio profondo e
complesso quello con cui ci parlano coloro che abbiamo amato e non sono più con
noi, ineffabile come il paese che abitano. I sogni e i ricordi sono il solo
passaggio per questo luogo in cui le epoche della vita si confondono,
"un'isola sospesa sulle acque, dai contorni sfumati e frastagliati".
Così, attraverso il filtro essenziale della memoria e del sogno, Dacia Maraini
ci racconta in questo libro intenso e intimo come Bagheria coloro che ha amato,
che l'hanno amata e che vivono ora solo attraverso i ricordi: "nel
giardino dei pensieri lontani" rievoca e incontra la sorella Yuki, il
padre Fosco, Alberto Moravia, Giuseppe Moretti - l'ultimo compagno scomparso
prematuramente per una malattia crudele - l'amico carissimo Pasolini e
un'inedita e fragile Maria Callas. Perché il racconto ha il potere di
accogliere e abbracciare come in una grande festa le persone amate, restituendo
al momento della fine, che oggi sempre più si tende a negare, a nascondere,
quel sentimento estremo di bellezza e consolazione che gli è proprio. Dacia
Maraini ci regala una storia sincera e struggente, un ritratto memorabile di sé
che mescola affetti privati e pubblici, felicità e dolore.”
lunedì 26 dicembre 2011
IL SOGNO DI TALITHA. I REGNI DI NASHIRA VOL. 1 di LICIA TROISI (Mondadori)
Nashira è un mondo in cui l'aria
è il bene più raro: solo gli immensi alberi che ricoprono l'impero di Talaria
possono produrla e un'arcana pietra è in grado di trattenerla. Tutte le città
vivono alla loro ombra, e un antico dogma impedisce agli abitanti di osservare
direttamente il cielo e i suoi due soli. È così che Talitha, figlia del conte
del Regno dell'Estate, è sempre vissuta, finché la morte improvvisa dell'amata
sorella non la costringe a prendere il suo posto in monastero. Ma Talitha è una
combattente e quella vita, con i suoi intrighi e le sue proibizioni, le va
stretta: il suo destino è la spada, e con il fedele schiavo Saiph progetta di
fuggire. Non sa ancora che le sacerdotesse proteggono un segreto: il mondo sta
per essere distrutto, minacciato da un male che presto trasformerà ogni cosa in
un incubo di fuoco, e solo un essere di razza sconosciuta, imprigionato e
nascosto come eretico, sa come salvarlo. In un universo rigidamente diviso tra
schiavi e uomini liberi, fede e dubbio, verità e oscurantismo, Talitha dovrà
affrontare un viaggio fino alle terre più fredde di Talaria e trovare l'unica
risposta in grado di salvare Nashira.
sabato 24 dicembre 2011
NEL SASSO PIU’ TONDO DI NADIA TAMANINI (LIETOCOLLE)
“ciò che colpisce l’occhio del
lettore è il non stare di Tamanini su una linea lirica già vista, come il non
stare entro i confini di una usanza poetica. […] ciò che conta è il passo, uno
dopo l’altro, di questa tenace viaggiatrice della parola, che attraversa la
tradizione lirica italiana – ma sono avvertibili molti echi nordeuropei – per
andare a crogiolarsi, a “nannarsi”, in una sua personalissima poetica dello
stupore. […] La poesia di Tamanini è cinematografica, il suo occhio è
cinematografico, ma con dei tempi teatrali, più lenti, artigianali, umani. È
un occhio che segue pedissequo la parola, ma anche l’inverso, a formare un
lessico spesso così distante e al contempo pertinente con l’oggetto a cui si
riferisce. […] L’occhio-parola di Tamanini è un occhio rivelatore di piccole
abusate viltà, con la leggerezza del disincanto. (dalla prefazione di Anna
Toscano)
LINEE - Perché girare in
gonnellino//con la giacchetta pulita sfiancata// il nero che lotta contro la
luce//il tacco a terra che salvi il piede?// Perché la piega del viso della
gamba// la linea che non si irruvidisca?// Sempre tenersi compatti inscatolati,//
da preferirsi il silenzio nessun rumore.// Io voglio portare quattro borsoni// e
thermos di tè per ogni occasione,// tornare ancora all’enorme casacca// inzuppata
di lana fino ad affogare// e appena intuire l’odore del prato// trovare il sole//
espandermi inondare il mondo occupare// lasciare che il canto s’allarghi per
strada// con altri canti una nenia soffusa//quando è di sera e per il giorno la
gran sinfonia:// se gioia ridacchiare// se tedio mugugnare,// colorare sempre
fuori dai margini.”
venerdì 23 dicembre 2011
TREDICI STORIE PER TREDICI DONNE DI GIULIA BASILE (Stilo editrice)
“Peppinella ed Emma, così giovani
e sole, le fragili Anna e Simona in lotta per la vita, la volitiva e inquieta
Angelina, la sensuale Jacqueline, le amareggiate e rassegnate Carla e
Francesca, la burbera popolana Maria: sono alcuni dei volti e delle storie di
donne che Giulia Basile racconta con lirismo e ironia in quest'opera, riuscendo
a tracciare la geografia dell'animo femminile in tutta la sua complessità. Le
storie di Giulia Basile sono come istantanee dal sapore agrodolce; anche se
diverse per indole e generazione, le sue protagoniste sono tutte donne
accomunate dalle difficoltà quotidiane, dalla grandezza delle loro aspirazioni,
dalla capacità di trovare in se stesse le risposte agli interrogativi della
propria esistenza.”
giovedì 22 dicembre 2011
LA GIOSTRA MAGICA DI CARMEN MARI (LUPO EDITORE)
Una strana brezza marina sembra
scompigliare ogni notte il lido di Nizza… Quale segreto si nasconde dietro il
misterioso fenomeno?
Tutti i bambini vogliono salire
sulla fantastica giostra di Gerard e cavalcare i variopinti animali di
cartapesta al suono di un’allegra musichetta. Ma è solo la dolce Teresa a
sapere perché – una volta tornati a casa – raccontino storie meravigliose. Una
favola d’amore e di antiche magie.
CARMEN MARI - Docente
specializzata ha compiuto percorsi di studio presso la Facoltà di Psicologia
dell’Università La Sapienza
di Roma dove
ha approfondito speciali tecniche
didattiche e di comunicazione. Collabora con le Facoltà di Scienze della
Formazione delle Università di Bari – Foggia – Lecce e con Agenzie Territoriali
in qualità di Docente Formatore.
Conduce corsi per l’infanzia di
motivazione alla lettura e scrittura creativa, anima laboratori grafico-tattili
e fa del gioco un ricco veicolo per meravigliose possibilità di crescita. È
creatrice della collana “ilibriazzurri” edizione Suma, ha pubblicato con La Scuola Brescia,
Omega Torino, Giunti Firenze, N. Milano Bologna, Ragusa Bari, Suma Bari. La sua
grande passione è la scrittura, apprezza la pittura il teatro e i viaggi. Ama
rifugiarsi nella sua bianca casa fra gli ulivi del Salento luogo molto amato e
ispiratore di magiche storie.
VALENTINA D’URBANO - Nasce nel 1985 a Roma, dove già
dall’età di tre anni legge, scrive e fa pratica di disegno scarabocchiando
sulla faccia dei suoi compagni d’asilo, sui muri di casa e sulle copertine dei
libri di sua madre, anche se la sua più grande passione rimane colorare i
rarissimi fumetti western di suo padre.
Vent’anni più tardi, dopo
un’adolescenza passata a disegnare, qualcuno ha la bella pensata di spedirla
allo IED di Roma, a frequentare il corso di illustrazione e animazione
multimediale, dove finalmente nessuno la sgrida se disegna invece di ascoltare
la lezione. Poco prima del diploma all’istituto europeo di design, si lancia
nel mondo dell’illustrazione per l’infanzia decisa a restarci molto a lungo.
contatti:
andromedastravaganz@gmail.com
mercoledì 21 dicembre 2011
Daniela Pispico consiglia: “ECOCOMPATIBILITA’: dall’abitare al costruire al vivere nel Salento” domani al Costa di Lecce
L’Ass. Kalos Manfredi Pasca, l’Ass.
Secara di Emanuela Musca, e il Forum Convergenze Possibili per il
Salento, per la rassegna “Salento d’amare?” da anni impegnati nella promozione
del territorio salentino sul piano sportivo sociale culturale ed economico
organizzano l’incontro dibattito dal titolo “ECOCOMPATIBILITA’: dall’abitare al
costruire al vivere nel Salento”. L’appuntamento è previsto per il 22 dicembre 2011
ore 19,00 presso la sala Dante dell’Istituto Tecnico Costa di Lecce in Piazzetta
De Sanctis. Interverranno per la sezione “Eco/compatibilità del vivere” il
dott. Gianluca Pasca (Vice Presidente dell’Ass. Kalos Manfredi Pasca; per la
sezione “L’Eco/compatibilità dell’abitare e del costruire” Fernando e Sebastian
De Lorenzis (Depa di Magliano), l’arch. Dott. Antonio Antonica (Nonsolocamini –
l’architettura del fuoco di Galatina), l’arch. Dott. Marco Memmo (GM3 Studio di
Lecce). La presentazione è affidata alla dott.ssa Beatrice Musca (dell’ass. Sacara).
La moderazione degli interventi alla dott.ssa Micaela Lepore. E’ previsto un
saluto istituzionale del Sindaco di Lecce dott. Paolo Perrone.
L’incontro verte a dare alla
comunità salentina tutta uno spaccato quanto più esaustivo del termine “eco-compatibilità,
forse oggi troppo abusato, troppo frainteso. Ma ancor di più tale iniziativa
vuole rappresentare un momento di confronto e dialogo tra tutte quelle forze
produttive messe in campo per l’occasione al fine di mettere in rete spunti di
riflessioni progettualità che se coordinate adeguatamente possono fare il bene
del Salento stesso e della regione Puglia a qualsiasi livello di azione e
riflessione. Eco-compatibilità dunque come filosofia dell’abitare in armonia
con i contesti privati e pubblici, come filosofia del costruire nella scelta
dei materiali meno invasivi e intrusivi sulla salute delle persone, come
filosofia architettonica della bio-sostenibilità. Saranno affrontati nello
specifico tematiche concernenti l'architettura sostenibile che progetta edifici
per limitare gli impatti nell'ambiente fautrice della filosofia del risparmio
di risorse con una minima produzione di
inquinamento, l’architettura con e attraverso i bio-elementi (acqua, aria,
terra e fuoco), e la filosofia di una scelta consapevole dei materiali nella
costruzione edilizia innovativi sia dal punto di vista ecologico che
tecnologico. Un momento di confronto importante che testimonia il desiderio di
aprire un dibattito su un Salento che vuole crescere e che accetta le nuove
sfide per l’ambiente, l’edilizia e l’architettura.
martedì 20 dicembre 2011
Principi Teorici Di Base Dell’ Assistenza Infermieristica di Elsa Vitale (Libellula edizioni)
“Principi teorici di base
dell’assistenza infermieristica” vuole essere un piccolo omaggio agli studenti
del primo anno del corso di laurea in Infermieristica. Tale testo è stato
pensato per affermare le conoscenze basilari dell’identità infermieristica come
professione. Il testo consta di una prima parte di storia dell’assistenza
infermieristica. Ciò permette di identificare le radici storiche
dell’infermieristica. Segue una parte legislativa che evidenzia gli ultimi
passi da gigante conseguiti nella professione. All’identità
dell’infermieristica viene aggiunta la componente teorica di tale disciplina,
delineandone in tal senso la vastità e, contemporaneamente, la complessità. In
ultima analisi viene considerata la sfida degli ultimi anni della nostra
professione: la realizzazione di una nomenclatura universale e completa,
difficile da realizzare data la complessità della disciplina infermieristica.
Elsa Vitale è laureata in Scienze
Infermieristiche ed Ostetriche presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo
Moro”. Amante appassionata della ricerca, è autrice di numerose pubblicazioni
in campo infermieristico in riviste nazionali ed internazionali indicizzate.Self
Publishing
lunedì 19 dicembre 2011
ANNA CHIRIATTI CONSIGLIA: “COME FECE COME NON FECE” di Luigi Chiriatti ed Egidio Marulli (Kurumuny) domani a Castrignano
“COME FECE COME NON FECE” di
Luigi Chiriatti ed Egidio Marulli (Kurumuny)
sarà presentato domani 20 dicembre 2011 ore 18,30 a Castrignano dei
Greci (Lecce) presso il Castello de Gualtieris.
Presenta Antonio Errico e il sindaco dott. Donato Amato
“Come fece come non fece”
(Kurumuny) di Luigi Chiriatti e Egidio Marullo non è un semplice libro di
favole. Nel periodo natalizio ritorna infatti, con una nuova edizione, il
frutto di un lavoro antropologico di ampia documentazione che gli autori hanno
intrapreso, in passato, sulla tradizione orale salentina. Dal 16 dicembre e
fino al 10 gennaio 2012 il Salento farà da sfondo alla mostra itinerante della
quale si pubblica il programma completo. In occasione della pubblicazione del
volume “Come fece come non fece” Kurumuny ha allestito una mostra-installazione
rivolta ai bambini delle scuole elementari e medie. La mostra-installazione
prevede la ricostruzione degli ambienti di ogni racconto, i cui personaggi
rivivranno grazie alle interpretazioni di attori prodotte negli anni ’80, nelle
stanze di antiche dimore e di frantoi ipogei, là dove le pietre sudano storie
di vite ed echi delle voci del lavoro e del narrare, si snoderà un itinerario
di immagini e suoni che condurrà i piccoli visitatori in un mondo fuori dal
mondo, ricreandolo agli occhi e proponendolo all’ascolto. Accortamente letta,
la fiaba ci aiuta a riflettere sul passato e a meglio comporre, nel presente,
anticipazioni del futuro per mezzo della speranza e dell’utopia: le fiabe,
dunque, sono indispensabili perché aiutano a immaginare e insegnano a
riconoscere e comprendere la realtà nelle sue poliedriche sfaccettature.
La specificità di queste fiabe
salentine, uguali per certi aspetti ad altre già note, ma diverse e peculiari
perché affondano le radici in un sostrato culturale che è quello salentino, ci
fa cogliere il senso dei costumi e delle vicende cui si riferiscono: la
necessità di sfuggire alla durezza della vita portava ad attribuire poteri
magici o divini a oggetti o folletti che accompagnavano l’uomo nelle varie
circostanze della vita. Gli anziani si servivano della favola per trasmettere i
modelli di condotta e i saperi, attraverso il gioco si contribuiva
all’educazione e all’apprendimento dei più giovani e la favola con la sua
morale diventava maestra di vita: la tradizione letteraria ci insegna che è
sempre stato così, fin dai tempi più remoti, pensiamo al mitico Omero, a Esopo,
a Fedro, che con il loro raccontare hanno dato vita all’humus in cui affonda le
sue radici tutta la cultura europea.
“Come fece come non fece” - Luigi
Chiriatti, Egidio Marullo, Kurumuny, 15€, illustrazioni a colori
domenica 18 dicembre 2011
L' educazione delle fanciulle. Dialogo tra due signorine perbene di Luciana Littizzetto e Franca Valeri (Einaudi)
I primi libri, i primi tacchi
alti, il primo bacio. I secondi libri, le centesime scarpe e i millesimi baci.
L'approccio femminile alla vita a tutte le età. Un inventario dei comportamenti
tipici di maschi e femmine di fronte all'amore, dagli anni Trenta a oggi. Un
dialogo in cui si parla di tutto. Cucina ed eleganza, economia domestica e
chirurgia estetica. Coppia, figli, sesso e lavoro. Della noia e della gioia di
vivere da donne. Due voci diverse e perfettamente intonate dialogano in modo
comico, ironico e universale sulle donne, gli uomini e l'amore.
sabato 17 dicembre 2011
TWINS di ALESSIA E MICHELA ORLANDO (Satzweiss.com - Chichili Agency)
La vita non è un film. La vita
non è un fumetto. La vita non è un romanzo, sia esso da leggere in un libro
cartaceo che in forma di e Book. Tuttavia la vita è il contenitore in cui tutto
accade o forse si sogna o forse si sogna e poi accade oppure accade e poi si
sogna! E se la vita fosse nata contemporaneamente in più esseri umani, ma nello
stesso grembo? Quale vita vivranno? Come ripartiranno il carico delle tensioni,
dei problemi, dell'incubo? È proprio vero che uno dei gemelli avrà una personalità
più forte dell’altro? È proprio vero che
l’altro vivrà alla sua ombra fino alla fine dei suoi giorni? E come
affronteranno la minaccia devastante, la peggiore possibile, che incombe su
loro e su tutti i loro amici? E come affronteranno l’irruzione nella loro vita
di un affascinante tanghero che si porta dietro problemi e bellezza simili?
Soccomberanno entrambe alla forza del desiderio? E come reagiranno alla
scoperta di una verità atroce? E lui, lo straniero giunto rocambolescamente
nella terra di origine, quale diavolo ospiterà per compiere ciò che porrà in
essere? Cosa porta nelle sue carni di così cocente da non poter resistere alla
forza che lo indurrà a uccidere, a uccidere, a uccidere, a uccidere, quasi
senza fine? Sembrerà del tutto naturale che i tre si incontrino, e che le due
gemelle, scatenate quanto basti per renderle imprevedibili, sfacciate eppure
tenere, paurose eppure coraggiose, affascinanti eppure talvolta urticanti quasi
per forza, come a volerlo fosse un copione, che si aggirano per l'Europa,
saranno anch’elle attirate nella trappola che è dapprima erotica e poi mortale.
Sapranno salvarsi, dopo il piacere? E quel corpo giovane che si inerpica lungo
un crinale irto di pietre aguzze, scalzo, perché si denuda e sembra voler spiccare
il volo nel vuoto? Lo farà davvero o sta solo sognando nuovamente un sogno
ricorrente? E la vita che gli scorre davanti agli occhi della mente è per
intero la sua? Ed è veritiera? La trama è totalmente inventata, ma per sapere
se non siano raccontati fatti accaduti occorre leggere i giornali, anche nei
prossimi mesi. Non si può mai sapere …
Dei protagonisti e dei personaggi
apparentemente marginali, ma certamente di rilievo, tutti non tributari di
nessun’altro apparso in letteratura, al cinema o nei fumetti, si può solo
rinvenire qualche similitudine qua e là. È solo un deja vu del lettore … è un
inganno del cervello: il peggio deve ancora accadere ai protagonisti e non è
mai successo prima.
venerdì 16 dicembre 2011
ELEONORA SORRENTO CONSIGLIA: Il mercatino della solidarietà con Arcadia
L’inaugurazione del mercatino è
prevista per il 17 dicembre 2011 ore 16,30 con la performance musicale del
Maestro Prof. Maurizio Coppini Cavalieri e Templari, croci e armature, crociate
del volontariato. Arcadia, i nuovi templari in difesa dei più deboli, e per
loro, tramite le associazioni, si adopera anche in questo Natale. L'iniziativa,
nuova e coinvolgente, riguarderà infatti tutte le associazioni interessate,
purchè, naturalmente, rispetti criteri di adesione e lo spirito di partenza. La
1^ edizione del Mercatino di Natale della Solidarietà ha come scopo, quello di
promuovere l’attività e l’unità delle associazioni locali operanti nel campo
del volontariato. Questo mercatino, si svolgerà nel Parco della Chiesetta
Balsamo dal 17 dicembre 2011 al 23 dicembre 2011, dal lunedì alla domenica, con
orario di apertura 16.00 –21.00. Per poter partecipare è necessario essere una
scuola, associazione, o ente senza scopo di lucro, ed operare nei servizi
sociali e nella sanità, nel settore dell’emarginazione e dei paesi in via di
sviluppo, nell’educazione e formazione, nella protezione civile, nel campo
della difesa dell’ambiente, dell’assistenza ai disabili, agli anziani, a
bambini e giovani, ambiti che dovranno essere opportunamente documentati.
L’illustrazione della
manifestazione è stata donata dagli artisti salentini (autori Star Comics e
Bonelli) Giuseppe De Luca e Ketty Formaggio
Le Associazioni che hanno aderito
(alcune tra le tante) FONDAZIONE EMMANUEL, La SACRESTIA, DON NANNI,
SENSAZIONI, HANDICAP E SOLIDARIETA’, IL MANTELLO DI S. MARTINO, LILT, AGOP, LE
TESTE DI LEGNO, LA CASA DEL
SORRISO, PROTEZIONE CIVILE DI COPERTINO E LEVERANO, CULTURA E OLTRE, LE VIE
DELL’ACQUA
Le case editrici che hanno
aderito. Besa Editrice, Kurumuny, Lupo editore
giovedì 15 dicembre 2011
ANNA CHIRIATTI CONSIGLIA – COME FECE COME NON FECE (KURUMUNY) in mostra
La casa editrice Kurumuny in
collaborazione con la Regione Puglia,
il Comune di Martano, il Comune di Castrignano, il Comune di Cursi, GeoArk e
Limone Illuminazioni presenta dal 16 dicembre 2011 al 10 gennaio 2012 una
mostra itinerante con le tavole e le opere del volume “Come fece come non fece”
di Luigi Chiriatti ed Egidio Marullo edito dalla stessa Kurumuny. La mostra
sarà visibile dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 20,00 dal 16 al 18 dicembre 2011 presso Palazzo
Raho a Zollino, dal 20 al 22 dicembre presso il Castello De Gualtieris a Castrignano,
dal 26 al 29 dicembre a Martano Sala Karol Wojty in Piazza Caduti, dall’1 al 4
gennaio 2012 presso Limone Illuminazione Showroom dalle 17,00 alle 22,00, e dal
6 al 10 gennaio 2011 a
Cursi al Frantoio Ipogeo Palazzo De Donno dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 17,00
alle 20,00
Come fece come non fece è una
raccolta di fiabe fatte di immagini, luoghi, atmosfere, suoni di paesi e città,
voci di uomini e di animali, odori antichi di case umili o profumi esotici di
sfarzosi castelli, di malìe e incantamenti alla controra. Immagini lontane, nel
tempo e nello spazio, di principi e principesse che vivono e rivivono tra gli
ulivi contorti e tra gli spinosi fichi d’India. Dietro ogni favola c’è il volto
rugoso di un vecchio che fu bambino, la sua voce sfiatata e i gesti delle sue
mani nodose che raccontano storie vere, camuffate da fiabe. Un libro attraverso
cui i bambini possono apprendere gli strumenti per affrontare la vita, perché
si narra di grandi difficoltà e pericoli da superare, di magie e incantesimi
buoni e cattivi, di viaggi straordinari; ma Come fece come non fece è anche un
libro per gli adulti che possono svegliare i ricordi custoditi in un angolo
della memoria e ritrovare il tempo in cui furono bambini attraverso la
fascinazione di un racconto. Le favole qui pubblicate fanno parte di un lavoro
di ricerca e documentazione più ampio e complesso condotto dall’autore sulla
cultura orale salentina. Le favole sono state registrate direttamente dalla
viva voce dei narratori in dialetto salentino e sono state trascritte mediante
una traduzione libera dove si combinano le immagini e i giri di frase più
espressivi caratteristici della lingua dialettale con un impianto linguistico
italiano, in questo modo la lingua è parte integrante del paesaggio perché
contribuisce in modo determinante a identificare i luoghi in cui si svolgono le
azioni e i personaggi stessi delle favole.
Titolo: Come fece come non fece
Autore: Luigi Chiriatti, Egidio
Marullo
Editore: Kurumuny
Euro: 15.00
Note: con illustrazioni a
colori
IL PROGRAMMA
ZOLLINO
Palazzo Raho
16 | 18 dicembre
ore 9,30-12,30 | 17,00-20,00
Venerdì 16 dicembre ore 9.30
Spettacolo di burattini
a cura del Teatro dei burattini di Lecce
Sabato 17 dicembre ore 10.30
Spettacolo di burattini a cura del Teatro dei burattini di
Lecce
h. 18,30
Presentazione del volume Come fece come non fece - principi
fate folletti nel magico mondo delle favole
SARANNO PRESENTI GLI AUTORI, LUIGI CHIRIATTI E EGIDIO
MARULLO, E L'ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI ZOLLINO, ANTONIO CHIGA.
Domenica 18 dicembre ore 18.00
Nati per leggere Letture per bambini da 0 a 6 anni
mercoledì 14 dicembre 2011
Gli occhi di mia figlia edito da Lupo a Taviano
Il Comune di Taviano e Lupo editore presentano il 16
dicembre 2011 alle ore 18,30 presso la Sala Polifunzionale Armando
Ria, Palazzo Marchesale “De Franchis” a Taviano, il libro di Vittoria Coppola
dal titolo “Gli occhi di mia figlia” edito da Lupo editore. Presenterà
l’autrice il giornalista Raffale Polo.
Quale ruolo gioca il destino
nello svolgersi della nostra esistenza? E quanto di “nostro” c’è invece
nell’imboccare strade sbagliate che porteranno inevitabilmente all’infelicità?
In questa storia di “non detti”, in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un
perfetto, perverso incastro, è rappresentato il misterioso e contraddittorio
universo dei sentimenti umani: non basta essere genitori per saper comprendere
i propri figli ed amarli come meritano; non basta essere giovani e di cuore
aperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamorati per non
farsi complici della propria ed altrui sofferenza. Dana, pur nei privilegi di
ragazza circondata da benessere e raffinatezza, è soffocata dalla coltre
iperprotettiva di una madre che ha deciso il suo futuro, ma la sua passione per
André, fascinoso pittore di donne senza sguardo, si rivela una fuga più grande
della sua acerba giovinezza, incapace di reggere all’infrangersi di un sogno.
Armando, l’uomo che le offre un amore devoto e remissivo, nasconde un segreto
destinato ad esplodere in modo bruciante. Eppure esistono legami che
sopravvivono al tempo e sono pronti a riservare luminose sorprese, nei giochi
del caso e nel risveglio di coscienze troppo a lungo sopite.
Una storia di solitudini e di
scelte, nella quale regge sovrana la solidità dell’amicizia, l’unica che non
tradisce.
VITTORIA COPPOLA
Ha 26 anni, vive a Taviano (Le).
Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica
Interculturale (Università del Salento,
luglio 2010). Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di
Gallipoli (Le). La passione assoluta che muove le sue giornate è la scrittura.
Di questo dice: “Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio a riempire
pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a chi mi
privilegia “leggendomi,” attimi personalissimi di evasione dalla realtà, ma
anche, perché no, arricchimento della stessa. Confido sempre nella bellezza dei
sentimenti e perciò, quando qualcuno repu
ta banale il parlare d’amore, io
sorrido, e vado avanti per la mia strada”.
martedì 13 dicembre 2011
Daniela Pispico consiglia: Il 17 Dicembre 2011 verrà presentato L' Erbario Cistercense a Martano
Sabato 17 Dicembre 2011, alle ore
17.30, presso il Monastero di Santa Maria della Consolazione a Martano (Strada
Provinciale Martano-Borgagne), verrà presentato il volume “Erbario Cistercense”
di Fra’ Domenico Palombi (Bottega Libraria). Il volume verrà presentato da
Silvano Marchiori, Ordinario di Botanica Sistematica presso l’Università del
Salento, con lui discuteranno Maurizio Nocera, scrittore, Giuseppe De Filippis,
direttore del laboratorio Codex, realizzatore dell’edizione e Simone Giorgino,
direttore editoriale di Bottega Libraria, che ha edito il volume.
Dopo la presentazione del volume
si terrà il concerto-evento “Corpi d’arco” di Francesco Del Prete.
"Erbario Cistercense"
(Bottega Libraria, 2011) a cura di Fra' Domenico Palombi, è un volume di
elevatissimo pregio culturale e artistico, contenente al suo interno le
immagini di alcune delle specie vegetali più rappresentative della flora del
nostro territorio, unite alle descrizioni delle proprietà curative e degli utilizzi
medici e terapeutici delle stesse. Le immagini, in tutto 108 tavole realizzate
da Mimma Cucurachi con la tecnica dell'acquerello, sono tutte riprodotte
artisticamente su carta pregiata. Nella sua introduzione Padre Ilario D'Ancona
si sofferma sulla storia della tradizione medica e dell'utilizzo delle piante
curative. La storia di questo testo è una testimonianza affascinante della cura
e della dedizione di Fra' Domenico Palombi per le proprietà delle piante che ha
collezionato nei lunghi anni del suo soggiorno presso il Monastero Santa Maria
della Consolazione di Martano, dove ha avuto modo di catalogare centinaia di
specie di cui sono state raccolte, in questo volume, le più significative. Il
connubio tra monasteri cistercensi e studio dell'agricoltura, attraverso i
secoli, non ha mai conosciuto interruzione, non solo, a questo aspetto si
aggiunge l'importanza rivestita negli stessi monasteri dallo studio dell'arte
medica legata alle differenti specie vegetali, in anticipo su ogni sistema di
classificazione; le proprietà curative delle piante, insieme allo studio della
loro bellezza e conformazione, accompagnano l'uomo fino dall'alba dei tempi,
"Il Signore fa produrre i rimedi dalla terra, l'uomo assennato non li
disprezza", così recitava l'Ecclesiaste. Attraverso i secoli nei
monasteri, in particolar modo benedettini, si è conservato e valorizzato un
patrimonio scientifico e culturale di inestimabile valore. Il lettore che ha la
fortuna di avere tra le mani una copia dell'"Erbario Cistercense",
oltre che attraversare secoli di storia e conoscenza, godrà della visione di un
oggetto d'arte e del possesso di uno strumento utile nel quale rintracciare
ogni giorno i suggerimenti dell'antica arte medica. Diviene finalmente
possibile, con l'“Erbario Cistercense”, un viaggio indietro nel tempo, nella
nostra cultura tradizionale così intrisa della saggezza circa i rimedi naturali
delle piante.
Dalla "Nota
dell'editore" - L'erbario di Fra' Domenico si inserisce nel solco di una
antichissima tradizione che mira a descrivere le virtù delle piante con
sintetiche note di carattere medico. La riproduzione pittorica delle piante è
stata affidata all'artista Mimma Cucurachi, che ha seguito fedelmente la
composizione originaria delle tavole così come è ideata da Fra' Domenico,
mantenendo inalterato anche il sistema autografo di annotazioni al margine. La
legatura, eseguita dai Laboratori Codex di Guagnano (Lecce), è interamente
artigianale. Le cuciture sono eseguite manualmente a filo refe. La copertina è
in piena pelle di capra a concia vegetale, arricchita da impressioni a caldo
con temi floreali. La carta utilizzata, messa a punto dopo numerosi anni di
ricerca dagli esperti cartai Fedrigoni, garantisce una resa ottimale delle
immagini.
Bottega Libraria - Bottega
Libraria è una giovane e dinamica casa editrice salentina specializzata nella
creazione di libri d’arte, facsimili e opere di pregio a tiratura limitata.
Il fascino dei libri antichi, le
splendide miniature dei codici medievali, il mistero e la leggenda dei copisti
amanuensi rivivono in nuove edizioni di lusso grazie alle straordinarie
tecniche di riproduzione messe a punto dai laboratori di Bottega Libraria dove
la creazione del libro è effettuata artigianalmente e durante tutto il processo
di produzione da tecnici specializzati.
La cucitura manuale a filo refe,
le copertine in vera pelle, le impressioni a caldo sul piatto e sul dorso, la
speciale carta utilizzata, sono alcune delle caratteristiche che rendono i
manufatti editoriali pubblicati da Bottega Libraria veri e propri oggetti
d’arte.
Ogni pubblicazione esce a
tiratura rigorosamente limitata e certificata, e ogni lettore può fare incidere
il proprio nome (anche accompagnato da una dedica o da un pensiero) in calce
alla tabula gratulatoria posta alla fine di ogni libro, grazie all’intervento
di una maestra calligrafa.
Alcuni degli esemplari pubblicati
sono esposti nell’atelier di Bottega Libraria in via Palmieri
37/a a Lecce.
Attiva dal 2008 Bottega Libraria
ha pubblicato la "Vita Nova" e la "Divina Commedia" di
Dante Alighieri, la "Vita e miracoli di S. Giuseppe da Copertino", il
pregiatissimo Bestiario/Ashmole 1511, della “Bodleian Library” di Oxford,
l'"Apocalisse" di Giovanni e, in collaborazione con il Monastero dei
cistercensi di Martano (Lecce), l'”Erbario Cistercence”.
Francesco Del Prete. “Corpi
d’arco”
Dall’instancabile duello tra
l’uomo e la personificazione del violino prende vita “Corpi d’arco”, debutto
discografico del violinista salentino Francesco Del Prete, pubblicato nel
dicembre 2008. 14 brani in cui Francesco racconta di posti lontani, dipinge
atmosfere oniriche, arpeggia il violino sotto esotiche lune e glissa, con rara
maestria, dal jazz, all’etnico, al pop. Uno stile sperimentale che affida le
parole dell’anima ad un violino elettroacustico, a una pedaliera e a una loop
machine. Un violino attratto dalla
realtà e dai suoi suoni, pronto a superare i limiti di un uso prettamente
melodico che la tradizione classica gli ha assegnato, per respirare, esprimere
e significare tutto ciò che osserva.
Info:
tel. 333.1795967
erbariocistercense@gmail.com
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