sabato 31 dicembre 2011

La maestra di cucina di Alessandra Spisni. È facile cucinare benissimo se sai come farlo (Dalai editore)






















Il grande pubblico l'ha conosciuta grazie alle ricette che prepara su Rai1 a La prova del cuoco. Ma Alessandra Spisni è molto più di una cuoca televisiva. Chef dall'età di 25 anni, ha dedicato tutta la sua vita alla cucina, aprendo nel 1993 una scuola frequentata da allievi provenienti da tutto il mondo, una vecchia casa nella quale si insegna l'arte di ricevere secondo la tradizione bolognese. In questo libro con tutte le ricette che l'hanno resa famosa (dalle tagliatelle fatte in casa alle alette di pollo fritte, dagli strozzapreti gorgonzola e noci alla zuppa imperiale) Alessandra insegna a cucinare come lei. Con semplicità, con gli ingredienti giusti e in tempi più che ragionevoli, adatti a chi in cucina non passa la giornata ma a tavola ama il cibo buono e sano. Perché è facile cucinare benissimo, se sai come farlo.

venerdì 30 dicembre 2011

Kamen n.40 vede la sezione di Poesia curata da Karen Mirzoian























È  stato pubblicato in questi giorni il quarantunesimo numero (n. 40, Gennaio 2012), della rivista  di poesia e filosofia Kamen’ con le sezioni di Poesia, di Filosofia e di Materiali. Il numero è dedicato alla memoria della grande poetessa svedese Birgitta Trotzig (1929 –  2011), redattrice della rivista, scomparsa il 14 maggio.
La sezione di Poesia curata da Karen  Mirzoian è dedicata al poeta armeno Parouir Sevak. Oltre ad una selezione di poesie è presente la nota di Amedeo Anelli,  “Piccola nota per Sevak”.
Paruir Sevak  (in realtà Paruir Rafaelovic Kazarian) nacque il 26 gennaio del 1924 in Armenia nel villaggio di Sovetashen  nella regione dell’Ararat. Si laureò  nel 1945 in Filologia all’università di Erevan. Dal 1951 al 1959 Sevak studiò e lavorò a Mosca presso l’Istituto di Letteratura Maksim Gorkij. Il capolavoro che lo ha reso famoso e premiato è il poema lirico-narrativo scritto nel 1959 Il campanile che non tace mai. È un testo dedicato al genocidio e al compositore Komitas. Debuttò in letteratura negli anni ’40 e scrisse per circa 30 anni scavando nelle radici della poesia armena multisecolare e in quella mondiale. Creò un suo mondo poetico irripetibile conquistandosi un posto di rilievo nella letteratura classica armena. Dopo una vita travagliata, e anche di ricerche sulla letteratura del passato e del presente, morì a soli 47 anni con la moglie, in un incidente stradale, il 17 giugno del 1971. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue fra cui  inglese, russo, ungherese, tedesco,  polacco, estone e georgiano.
La sezione di Filosofia è la sesta selezione di Scritti sull’Umorismo dal 1860 al 1930. Questo numero è interamente dedicato alla caricatura. Oltre al saggio introduttivo di Daniela Marcheschi contiene scritti di Paul Gaultier, scelta da“Le rire et la caricature (1906)”, di Ettore Allodoli, da “La caricatura inglese (1929)”, di Lucien Refort, Préface da “La caricature littéraire (1932).
La sezione di Materiali contiene lo scritto di Paolo Rossi del 1944, di cui avevamo già pubblicato il Guicciardini criminalista, dal titolo I Partiti contro la democrazia.
Paolo Rossi nasce a Bordighera il 15 settembre del 1900, figlio di Iride Bagnara e del noto avvocato penalista Francesco Rossi. Nel 1918 si iscrive a Giurisprudenza a Genova, ma frequenta anche le lezioni di Giuseppe Rensi alla facoltà di Filosofia, rimanendone affascinato. In quel periodo inizia a collaborare con «Il Lavoro» e, non ancora ventenne, è picchiato per la prima volta dai fascisti. Nel 1923, laureato in Giurisprudenza e iscritto d’ufficio all’Ordine degli avvocati, diventa il più giovane avvocato d’Italia. Subito dopo il padre lo manda a far pratica per un anno da un amico avvocato di Liverpool, dove conosce Mario Praz. In Inghilterra prende con il servizio segreto inglese contatti che mantiene per tutta la durata del Fascismo. Tornato in Italia si dichiara apertamente antifascista e alla fine del 1926 squadristi fascisti distruggono lo studio e l’abitazione suoi e di suo padre. Nel 1927 collabora alla rivista «Pietre», con gli amici Francesco Manritti, Giuseppe Rensi e il libraio Mario Bozzi; in quel periodo conosce Carlo Rosselli che all’Università di Genova sostituisce il prof. Arias nel corso di Economia Politica. Rosselli influenza molto i giovani universitari antifascisti di Genova, con la sua visione antitotalitaria, ma non marxista-comunista. Nell’aprile del 1929 Rossi scrive per «Il Foro ligure – Temi genovesi» il suo primo saggio di Diritto Penale dal titolo “Ingiuria e diffamazione nel progetto di codice penale”. Nel 1932 esce il primo libro, La pena di morte e la sua critica, che è sequestrato e dato alle fiamme perché in concomitanza con la reintroduzione della pena capitale. Nel frattempo si sposa con Giuseppina (Giugi) Bagnara. Nel 1937 scrive il suo secondo libro, Scetticismo e dogmatica nel diritto penale, che seguirà la stessa sorte del primo. Nel 1938 esce Il Manifesto della Razza e ne resta profondamente ferito; intanto non può far sentire la sua voce, avere nessuna cattedra a causa dell’obbligo di giuramento di fedeltà al fascismo. Nel 1939 scrive La riforma penale inglese, e poiché Genova è troppo pericolosa con la moglie Giuseppina decide di andarsene in Toscana, a Lucca, dove acquista la villa Burlamacchi di Gattaiola. Qui si trasferisce nel 1940 quando l’Italia entra in guerra. Durante il conflitto, si rifugiano a Gattaiola molti amici e conoscenti, tra cui Giuseppe Rensi, Enrico De Negri ed alcuni amici ebrei. Nel 1943 scrive Guicciardini criminalista. Nel periodo dal 1934 al 1943, ha però scritto tutta una serie di saggi innovativi su questioni di carattere penalistico e criminologico, collaborando a riviste come «Criminalia», diretta all’epoca da Eugenio Florian. Dopo il 1943 i coniugi Rossi aiutano molti giovani a sfuggire ai rastrellamenti; andato a Barga (Lucca), Rossi entra in contatto con la Resistenza e a far parte del gruppo del CLN XI zona. Nel 1945 pubblica I partiti contro la democrazia, e alla fine della guerra è incaricato di Diritto Penale all’Università di Pisa; nel 1946 viene eletto nell’Assemblea Costituente dei 75, nei ranghi del Partito Socialista. Il 15 ottobre del 1947 è chiamato a far parte della Commissione dei 18 redattori per la messa a punto definitiva del testo costituzionale. In quello stesso anno gli è affidata la cattedra di Diritto Penale all’Università di Genova. Nel 1948 è rieletto alla Camera dei Deputati nel collegio di Genova. Nel 1950 per la Mondadori cura una antologia di scritti su Carlo Cattaneo dal titolo La società umana; nel 1951 pubblica L’insurrezione di Milano nel 1848. Dal 1955 al 1957 è Ministro della Pubblica Istruzione nel governo Segni e il 12 giugno 1958 assume la vice-presidenza della Camera dei Deputati (riaccadrà negli anni  avvenire). Il primo settembre del 1961 è nominato dal Ministro degli Interni Scelba Presidente della Commissione di studio sui problemi dell’Alto Adige, detta dei «19»: il rapporto conclusivo sarà pubblicato sulla rivista «Relazioni internazionali» nel 1964. Il 2 maggio 1969 è nominato Giudice Costituzionale; ma trova il tempo di studiare e dal 1970 al 1973 pubblica i quattro volumi della sua Storia d’Italia dal 476 ai giorni nostri, ricca di informazioni e testimonianze importanti. Dal 18 dicembre 1975 al 9 maggio 1978 (con proroga al 2 agosto 1979) è Presidente della Corte Costituzionale. Il 24 maggio 1985 muore a Lucca e viene sepolto nel piccolo cimitero di Gattaiola.

Kamen' n. 40 - Gennaio 2012
pp. 128 - € 10,00
Editrice Vicolo del Pavone

giovedì 29 dicembre 2011

Daniela Pispico consiglia: “1860 - La Stangata” di Francesco del Vecchio edito da Libellula edizioni






















I tasselli essenziali del “puzzle” della storia unitaria inseriti correttamente al loro posto, attraverso le testimonianze dei protagonisti, la freddezza della logica, la conoscenza dei fatti e la passionalità del narratore. La creazione di uno stato federale che fu proposta da Cattaneo e dai Borbone, avrebbe costituito l’unica possibilità di realizzare una vera unità della penisola, nel rispetto delle diversità culturali, economiche e territoriali. Non a caso, fu immediatamente scartata dagli indebitatissimi Savoia e Cavour e dai “fondamentalisti” Mazzini e Garibaldi, tutti “pilotati” dalla massoneria inglese. Oggi quella proposta può ancora tornare buona ma solo a condizione di ripristinare la verità storica e riequilibrare la bilancia del dare e dell’avere . Riecheggia nelle pagine di questo vero e proprio “Bignami della contro storia risorgimentale” il vero grido di dolore di un popolo umiliato dalle infamie di chi rese possibile l’invasione coloniale del 1860, quella che solo la storia uffi ciale continua a defi nire: Risorgimento e che anziché unire deluse l’universale aspirazione unitaria delle popolazioni italiche.

Per info scrivi a: info@libellulaedizioni.com

mercoledì 28 dicembre 2011

Io e i Pigmei di Raffaella Milandri (Polaris edizioni)






















Il sorprendente viaggio di una donna, attivista per i diritti umani, alla scoperta dei Pigmei odierni: chi sono e quali sono le straordinarie tradizioni di questa cultura millenaria? Qual è il devastante impatto del "Progresso" su questo popolo pacifico e in profonda armonia con la natura? Il libro, illustrato da belle fotografie, racconta un incredibile viaggio e una ardua ricerca della verità. Le testimonianze raccolte diventano un appello disperato inviatoci dal Popolo della Foresta. Confida l'autrice del libro Raffaella Milandri, viaggiatrice in solitaria e fotografa umanitaria, in merito alle difficoltà incontrate durante la sua esplorazione: "Il mio vantaggio più grande? L'essere donna.
Il mio svantaggio più grande? L'essere donna".

martedì 27 dicembre 2011

LA GRANDE FESTA DI DACIA MARAINI (RIZZOLI)






















“È un linguaggio profondo e complesso quello con cui ci parlano coloro che abbiamo amato e non sono più con noi, ineffabile come il paese che abitano. I sogni e i ricordi sono il solo passaggio per questo luogo in cui le epoche della vita si confondono, "un'isola sospesa sulle acque, dai contorni sfumati e frastagliati". Così, attraverso il filtro essenziale della memoria e del sogno, Dacia Maraini ci racconta in questo libro intenso e intimo come Bagheria coloro che ha amato, che l'hanno amata e che vivono ora solo attraverso i ricordi: "nel giardino dei pensieri lontani" rievoca e incontra la sorella Yuki, il padre Fosco, Alberto Moravia, Giuseppe Moretti - l'ultimo compagno scomparso prematuramente per una malattia crudele - l'amico carissimo Pasolini e un'inedita e fragile Maria Callas. Perché il racconto ha il potere di accogliere e abbracciare come in una grande festa le persone amate, restituendo al momento della fine, che oggi sempre più si tende a negare, a nascondere, quel sentimento estremo di bellezza e consolazione che gli è proprio. Dacia Maraini ci regala una storia sincera e struggente, un ritratto memorabile di sé che mescola affetti privati e pubblici, felicità e dolore.”

lunedì 26 dicembre 2011

IL SOGNO DI TALITHA. I REGNI DI NASHIRA VOL. 1 di LICIA TROISI (Mondadori)





















Nashira è un mondo in cui l'aria è il bene più raro: solo gli immensi alberi che ricoprono l'impero di Talaria possono produrla e un'arcana pietra è in grado di trattenerla. Tutte le città vivono alla loro ombra, e un antico dogma impedisce agli abitanti di osservare direttamente il cielo e i suoi due soli. È così che Talitha, figlia del conte del Regno dell'Estate, è sempre vissuta, finché la morte improvvisa dell'amata sorella non la costringe a prendere il suo posto in monastero. Ma Talitha è una combattente e quella vita, con i suoi intrighi e le sue proibizioni, le va stretta: il suo destino è la spada, e con il fedele schiavo Saiph progetta di fuggire. Non sa ancora che le sacerdotesse proteggono un segreto: il mondo sta per essere distrutto, minacciato da un male che presto trasformerà ogni cosa in un incubo di fuoco, e solo un essere di razza sconosciuta, imprigionato e nascosto come eretico, sa come salvarlo. In un universo rigidamente diviso tra schiavi e uomini liberi, fede e dubbio, verità e oscurantismo, Talitha dovrà affrontare un viaggio fino alle terre più fredde di Talaria e trovare l'unica risposta in grado di salvare Nashira.

sabato 24 dicembre 2011

NEL SASSO PIU’ TONDO DI NADIA TAMANINI (LIETOCOLLE)






















“ciò che colpisce l’occhio del lettore è il non stare di Tamanini su una linea lirica già vista, come il non stare entro i confini di una usanza poetica. […] ciò che conta è il passo, uno dopo l’altro, di questa tenace viaggiatrice della parola, che attraversa la tradizione lirica italiana – ma sono avvertibili molti echi nordeuro­pei – per andare a crogiolarsi, a “nannarsi”, in una sua personalissi­ma poetica dello stupore. […] La poesia di Tamanini è cinematografica, il suo occhio è cinema­tografico, ma con dei tempi teatrali, più lenti, artigianali, umani. È un occhio che segue pedissequo la parola, ma anche l’inverso, a formare un lessico spesso così distante e al contempo pertinente con l’oggetto a cui si riferisce. […] L’occhio-parola di Tamanini è un occhio rivelatore di piccole abu­sate viltà, con la leggerezza del disincanto. (dalla prefazione di Anna Toscano)

LINEE - Perché girare in gonnellino//con la giacchetta pulita sfiancata// il nero che lotta contro la luce//il tacco a terra che salvi il piede?// Perché la piega del viso della gamba// la linea che non si irruvidisca?// Sempre tenersi compatti inscatolati,// da preferirsi il silenzio nessun rumore.// Io voglio portare quattro borsoni// e thermos di tè per ogni occasione,// tornare ancora all’enorme casacca// inzuppata di lana fino ad affogare// e appena intuire l’odore del prato// trovare il sole// espandermi inondare il mondo occupare// lasciare che il canto s’allarghi per strada// con altri canti una nenia soffusa//quando è di sera e per il giorno la gran sinfonia:// se gioia ridacchiare// se tedio mugugnare,// colorare sempre fuori dai margini.”


venerdì 23 dicembre 2011

TREDICI STORIE PER TREDICI DONNE DI GIULIA BASILE (Stilo editrice)

























“Peppinella ed Emma, così giovani e sole, le fragili Anna e Simona in lotta per la vita, la volitiva e inquieta Angelina, la sensuale Jacqueline, le amareggiate e rassegnate Carla e Francesca, la burbera popolana Maria: sono alcuni dei volti e delle storie di donne che Giulia Basile racconta con lirismo e ironia in quest'opera, riuscendo a tracciare la geografia dell'animo femminile in tutta la sua complessità. Le storie di Giulia Basile sono come istantanee dal sapore agrodolce; anche se diverse per indole e generazione, le sue protagoniste sono tutte donne accomunate dalle difficoltà quotidiane, dalla grandezza delle loro aspirazioni, dalla capacità di trovare in se stesse le risposte agli interrogativi della propria esistenza.”

giovedì 22 dicembre 2011

LA GIOSTRA MAGICA DI CARMEN MARI (LUPO EDITORE)























Una strana brezza marina sembra scompigliare ogni notte il lido di Nizza… Quale segreto si nasconde dietro il misterioso fenomeno?
Tutti i bambini vogliono salire sulla fantastica giostra di Gerard e cavalcare i variopinti animali di cartapesta al suono di un’allegra musichetta. Ma è solo la dolce Teresa a sapere perché – una volta tornati a casa – raccontino storie meravigliose. Una favola d’amore e di antiche magie.

CARMEN MARI - Docente specializzata ha compiuto percorsi di studio presso la Facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma dove
ha approfondito speciali tecniche didattiche e di comunicazione. Collabora con le Facoltà di Scienze della Formazione delle Università di Bari – Foggia – Lecce e con Agenzie Territoriali in qualità di Docente Formatore.
Conduce corsi per l’infanzia di motivazione alla lettura e scrittura creativa, anima laboratori grafico-tattili e fa del gioco un ricco veicolo per meravigliose possibilità di crescita. È creatrice della collana “ilibriazzurri” edizione Suma, ha pubblicato con La Scuola Brescia, Omega Torino, Giunti Firenze, N. Milano Bologna, Ragusa Bari, Suma Bari. La sua grande passione è la scrittura, apprezza la pittura il teatro e i viaggi. Ama rifugiarsi nella sua bianca casa fra gli ulivi del Salento luogo molto amato e ispiratore di magiche storie.

VALENTINA D’URBANO - Nasce nel 1985 a Roma, dove già dall’età di tre anni legge, scrive e fa pratica di disegno scarabocchiando sulla faccia dei suoi compagni d’asilo, sui muri di casa e sulle copertine dei libri di sua madre, anche se la sua più grande passione rimane colorare i rarissimi fumetti western di suo padre.
Vent’anni più tardi, dopo un’adolescenza passata a disegnare, qualcuno ha la bella pensata di spedirla allo IED di Roma, a frequentare il corso di illustrazione e animazione multimediale, dove finalmente nessuno la sgrida se disegna invece di ascoltare la lezione. Poco prima del diploma all’istituto europeo di design, si lancia nel mondo dell’illustrazione per l’infanzia decisa a restarci molto a lungo.
contatti: andromedastravaganz@gmail.com

mercoledì 21 dicembre 2011

Daniela Pispico consiglia: “ECOCOMPATIBILITA’: dall’abitare al costruire al vivere nel Salento” domani al Costa di Lecce


















L’Ass. Kalos Manfredi Pasca, l’Ass. Secara di Emanuela Musca, e il Forum Convergenze Possibili per il Salento, per la rassegna “Salento d’amare?” da anni impegnati nella promozione del territorio salentino sul piano sportivo sociale culturale ed economico organizzano l’incontro dibattito dal titolo “ECOCOMPATIBILITA’: dall’abitare al costruire al vivere nel Salento”. L’appuntamento è previsto per il 22 dicembre 2011 ore 19,00 presso la sala Dante dell’Istituto Tecnico Costa di Lecce in Piazzetta De Sanctis. Interverranno per la sezione “Eco/compatibilità del vivere” il dott. Gianluca Pasca (Vice Presidente dell’Ass. Kalos Manfredi Pasca; per la sezione “L’Eco/compatibilità dell’abitare e del costruire” Fernando e Sebastian De Lorenzis (Depa di Magliano), l’arch. Dott. Antonio Antonica (Nonsolocamini – l’architettura del fuoco di Galatina), l’arch. Dott. Marco Memmo (GM3 Studio di Lecce). La presentazione è affidata alla dott.ssa Beatrice Musca (dell’ass. Sacara). La moderazione degli interventi alla dott.ssa Micaela Lepore. E’ previsto un saluto istituzionale del Sindaco di Lecce dott. Paolo Perrone.
L’incontro verte a dare alla comunità salentina tutta uno spaccato quanto più esaustivo del termine “eco-compatibilità, forse oggi troppo abusato, troppo frainteso. Ma ancor di più tale iniziativa vuole rappresentare un momento di confronto e dialogo tra tutte quelle forze produttive messe in campo per l’occasione al fine di mettere in rete spunti di riflessioni progettualità che se coordinate adeguatamente possono fare il bene del Salento stesso e della regione Puglia a qualsiasi livello di azione e riflessione. Eco-compatibilità dunque come filosofia dell’abitare in armonia con i contesti privati e pubblici, come filosofia del costruire nella scelta dei materiali meno invasivi e intrusivi sulla salute delle persone, come filosofia architettonica della bio-sostenibilità. Saranno affrontati nello specifico tematiche concernenti l'architettura sostenibile che progetta edifici per limitare gli impatti nell'ambiente fautrice della filosofia del risparmio di risorse con una  minima produzione di inquinamento, l’architettura con e attraverso i bio-elementi (acqua, aria, terra e fuoco), e la filosofia di una scelta consapevole dei materiali nella costruzione edilizia innovativi sia dal punto di vista ecologico che tecnologico. Un momento di confronto importante che testimonia il desiderio di aprire un dibattito su un Salento che vuole crescere e che accetta le nuove sfide per l’ambiente, l’edilizia e l’architettura.

martedì 20 dicembre 2011

Principi Teorici Di Base Dell’ Assistenza Infermieristica di Elsa Vitale (Libellula edizioni)





















“Principi teorici di base dell’assistenza infermieristica” vuole essere un piccolo omaggio agli studenti del primo anno del corso di laurea in Infermieristica. Tale testo è stato pensato per affermare le conoscenze basilari dell’identità infermieristica come professione. Il testo consta di una prima parte di storia dell’assistenza infermieristica. Ciò permette di identificare le radici storiche dell’infermieristica. Segue una parte legislativa che evidenzia gli ultimi passi da gigante conseguiti nella professione. All’identità dell’infermieristica viene aggiunta la componente teorica di tale disciplina, delineandone in tal senso la vastità e, contemporaneamente, la complessità. In ultima analisi viene considerata la sfida degli ultimi anni della nostra professione: la realizzazione di una nomenclatura universale e completa, difficile da realizzare data la complessità della disciplina infermieristica.

Elsa Vitale è laureata in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Amante appassionata della ricerca, è autrice di numerose pubblicazioni in campo infermieristico in riviste nazionali ed internazionali indicizzate.Self Publishing

lunedì 19 dicembre 2011

ANNA CHIRIATTI CONSIGLIA: “COME FECE COME NON FECE” di Luigi Chiriatti ed Egidio Marulli (Kurumuny) domani a Castrignano























“COME FECE COME NON FECE” di Luigi Chiriatti ed Egidio Marulli (Kurumuny)  sarà presentato domani 20 dicembre 2011 ore 18,30 a Castrignano dei Greci (Lecce) presso il  Castello de Gualtieris. Presenta Antonio Errico e il sindaco dott. Donato Amato

“Come fece come non fece” (Kurumuny) di Luigi Chiriatti e Egidio Marullo non è un semplice libro di favole. Nel periodo natalizio ritorna infatti, con una nuova edizione, il frutto di un lavoro antropologico di ampia documentazione che gli autori hanno intrapreso, in passato, sulla tradizione orale salentina. Dal 16 dicembre e fino al 10 gennaio 2012 il Salento farà da sfondo alla mostra itinerante della quale si pubblica il programma completo. In occasione della pubblicazione del volume “Come fece come non fece” Kurumuny ha allestito una mostra-installazione rivolta ai bambini delle scuole elementari e medie. La mostra-installazione prevede la ricostruzione degli ambienti di ogni racconto, i cui personaggi rivivranno grazie alle interpretazioni di attori prodotte negli anni ’80, nelle stanze di antiche dimore e di frantoi ipogei, là dove le pietre sudano storie di vite ed echi delle voci del lavoro e del narrare, si snoderà un itinerario di immagini e suoni che condurrà i piccoli visitatori in un mondo fuori dal mondo, ricreandolo agli occhi e proponendolo all’ascolto. Accortamente letta, la fiaba ci aiuta a riflettere sul passato e a meglio comporre, nel presente, anticipazioni del futuro per mezzo della speranza e dell’utopia: le fiabe, dunque, sono indispensabili perché aiutano a immaginare e insegnano a riconoscere e comprendere la realtà nelle sue poliedriche sfaccettature.
La specificità di queste fiabe salentine, uguali per certi aspetti ad altre già note, ma diverse e peculiari perché affondano le radici in un sostrato culturale che è quello salentino, ci fa cogliere il senso dei costumi e delle vicende cui si riferiscono: la necessità di sfuggire alla durezza della vita portava ad attribuire poteri magici o divini a oggetti o folletti che accompagnavano l’uomo nelle varie circostanze della vita. Gli anziani si servivano della favola per trasmettere i modelli di condotta e i saperi, attraverso il gioco si contribuiva all’educazione e all’apprendimento dei più giovani e la favola con la sua morale diventava maestra di vita: la tradizione letteraria ci insegna che è sempre stato così, fin dai tempi più remoti, pensiamo al mitico Omero, a Esopo, a Fedro, che con il loro raccontare hanno dato vita all’humus in cui affonda le sue radici tutta la cultura europea.


“Come fece come non fece” - Luigi Chiriatti, Egidio Marullo, Kurumuny, 15€, illustrazioni a colori

domenica 18 dicembre 2011

L' educazione delle fanciulle. Dialogo tra due signorine perbene di Luciana Littizzetto e Franca Valeri (Einaudi)























I primi libri, i primi tacchi alti, il primo bacio. I secondi libri, le centesime scarpe e i millesimi baci. L'approccio femminile alla vita a tutte le età. Un inventario dei comportamenti tipici di maschi e femmine di fronte all'amore, dagli anni Trenta a oggi. Un dialogo in cui si parla di tutto. Cucina ed eleganza, economia domestica e chirurgia estetica. Coppia, figli, sesso e lavoro. Della noia e della gioia di vivere da donne. Due voci diverse e perfettamente intonate dialogano in modo comico, ironico e universale sulle donne, gli uomini e l'amore.

sabato 17 dicembre 2011

TWINS di ALESSIA E MICHELA ORLANDO (Satzweiss.com - Chichili Agency)
























La vita non è un film. La vita non è un fumetto. La vita non è un romanzo, sia esso da leggere in un libro cartaceo che in forma di e Book. Tuttavia la vita è il contenitore in cui tutto accade o forse si sogna o forse si sogna e poi accade oppure accade e poi si sogna! E se la vita fosse nata contemporaneamente in più esseri umani, ma nello stesso grembo? Quale vita vivranno? Come ripartiranno il carico delle tensioni, dei problemi, dell'incubo? È proprio vero che uno dei gemelli avrà una personalità più forte dell’altro?  È proprio vero che l’altro vivrà alla sua ombra fino alla fine dei suoi giorni? E come affronteranno la minaccia devastante, la peggiore possibile, che incombe su loro e su tutti i loro amici? E come affronteranno l’irruzione nella loro vita di un affascinante tanghero che si porta dietro problemi e bellezza simili? Soccomberanno entrambe alla forza del desiderio? E come reagiranno alla scoperta di una verità atroce? E lui, lo straniero giunto rocambolescamente nella terra di origine, quale diavolo ospiterà per compiere ciò che porrà in essere? Cosa porta nelle sue carni di così cocente da non poter resistere alla forza che lo indurrà a uccidere, a uccidere, a uccidere, a uccidere, quasi senza fine? Sembrerà del tutto naturale che i tre si incontrino, e che le due gemelle, scatenate quanto basti per renderle imprevedibili, sfacciate eppure tenere, paurose eppure coraggiose, affascinanti eppure talvolta urticanti quasi per forza, come a volerlo fosse un copione, che si aggirano per l'Europa, saranno anch’elle attirate nella trappola che è dapprima erotica e poi mortale. Sapranno salvarsi, dopo il piacere? E quel corpo giovane che si inerpica lungo un crinale irto di pietre aguzze, scalzo, perché si denuda e sembra voler spiccare il volo nel vuoto? Lo farà davvero o sta solo sognando nuovamente un sogno ricorrente? E la vita che gli scorre davanti agli occhi della mente è per intero la sua? Ed è veritiera? La trama è totalmente inventata, ma per sapere se non siano raccontati fatti accaduti occorre leggere i giornali, anche nei prossimi mesi. Non si può mai sapere …
Dei protagonisti e dei personaggi apparentemente marginali, ma certamente di rilievo, tutti non tributari di nessun’altro apparso in letteratura, al cinema o nei fumetti, si può solo rinvenire qualche similitudine qua e là. È solo un deja vu del lettore … è un inganno del cervello: il peggio deve ancora accadere ai protagonisti e non è mai successo prima.


venerdì 16 dicembre 2011

ELEONORA SORRENTO CONSIGLIA: Il mercatino della solidarietà con Arcadia

























L’inaugurazione del mercatino è prevista per il 17 dicembre 2011 ore 16,30 con la performance musicale del Maestro Prof. Maurizio Coppini Cavalieri e Templari, croci e armature, crociate del volontariato. Arcadia, i nuovi templari in difesa dei più deboli, e per loro, tramite le associazioni, si adopera anche in questo Natale. L'iniziativa, nuova e coinvolgente, riguarderà infatti tutte le associazioni interessate, purchè, naturalmente, rispetti criteri di adesione e lo spirito di partenza. La 1^ edizione del Mercatino di Natale della Solidarietà ha come scopo, quello di promuovere l’attività e l’unità delle associazioni locali operanti nel campo del volontariato. Questo mercatino, si svolgerà nel Parco della Chiesetta Balsamo dal 17 dicembre 2011 al 23 dicembre 2011, dal lunedì alla domenica, con orario di apertura 16.00 –21.00. Per poter partecipare è necessario essere una scuola, associazione, o ente senza scopo di lucro, ed operare nei servizi sociali e nella sanità, nel settore dell’emarginazione e dei paesi in via di sviluppo, nell’educazione e formazione, nella protezione civile, nel campo della difesa dell’ambiente, dell’assistenza ai disabili, agli anziani, a bambini e giovani, ambiti che dovranno essere opportunamente documentati.
L’illustrazione della manifestazione è stata donata dagli artisti salentini (autori Star Comics e Bonelli) Giuseppe De Luca e Ketty Formaggio

Le Associazioni che hanno aderito (alcune tra le tante) FONDAZIONE EMMANUEL, La SACRESTIA, DON NANNI, SENSAZIONI, HANDICAP E SOLIDARIETA’, IL MANTELLO DI S. MARTINO, LILT, AGOP, LE TESTE DI LEGNO, LA CASA DEL SORRISO, PROTEZIONE CIVILE DI COPERTINO E LEVERANO, CULTURA E OLTRE, LE VIE DELL’ACQUA
Le case editrici che hanno aderito. Besa Editrice, Kurumuny, Lupo editore



giovedì 15 dicembre 2011

ANNA CHIRIATTI CONSIGLIA – COME FECE COME NON FECE (KURUMUNY) in mostra























La casa editrice Kurumuny in collaborazione con la Regione Puglia, il Comune di Martano, il Comune di Castrignano, il Comune di Cursi, GeoArk e Limone Illuminazioni presenta dal 16 dicembre 2011 al 10 gennaio 2012 una mostra itinerante con le tavole e le opere del volume “Come fece come non fece” di Luigi Chiriatti ed Egidio Marullo edito dalla stessa Kurumuny. La mostra sarà visibile dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 20,00  dal 16 al 18 dicembre 2011 presso Palazzo Raho a Zollino, dal 20 al 22 dicembre presso il Castello De Gualtieris a Castrignano, dal 26 al 29 dicembre a Martano Sala Karol Wojty in Piazza Caduti, dall’1 al 4 gennaio 2012 presso Limone Illuminazione Showroom dalle 17,00 alle 22,00, e dal 6 al 10 gennaio 2011 a Cursi al Frantoio Ipogeo Palazzo De Donno dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 20,00

Come fece come non fece è una raccolta di fiabe fatte di immagini, luoghi, atmosfere, suoni di paesi e città, voci di uomini e di animali, odori antichi di case umili o profumi esotici di sfarzosi castelli, di malìe e incantamenti alla controra. Immagini lontane, nel tempo e nello spazio, di principi e principesse che vivono e rivivono tra gli ulivi contorti e tra gli spinosi fichi d’India. Dietro ogni favola c’è il volto rugoso di un vecchio che fu bambino, la sua voce sfiatata e i gesti delle sue mani nodose che raccontano storie vere, camuffate da fiabe. Un libro attraverso cui i bambini possono apprendere gli strumenti per affrontare la vita, perché si narra di grandi difficoltà e pericoli da superare, di magie e incantesimi buoni e cattivi, di viaggi straordinari; ma Come fece come non fece è anche un libro per gli adulti che possono svegliare i ricordi custoditi in un angolo della memoria e ritrovare il tempo in cui furono bambini attraverso la fascinazione di un racconto. Le favole qui pubblicate fanno parte di un lavoro di ricerca e documentazione più ampio e complesso condotto dall’autore sulla cultura orale salentina. Le favole sono state registrate direttamente dalla viva voce dei narratori in dialetto salentino e sono state trascritte mediante una traduzione libera dove si combinano le immagini e i giri di frase più espressivi caratteristici della lingua dialettale con un impianto linguistico italiano, in questo modo la lingua è parte integrante del paesaggio perché contribuisce in modo determinante a identificare i luoghi in cui si svolgono le azioni e i personaggi stessi delle favole.

Titolo: Come fece come non fece
Autore: Luigi Chiriatti, Egidio Marullo
Editore: Kurumuny
Euro: 15.00
Note: con illustrazioni a colori 


IL PROGRAMMA

ZOLLINO
Palazzo Raho
16 | 18 dicembre
ore 9,30-12,30 | 17,00-20,00

Venerdì 16 dicembre ore 9.30
Spettacolo di burattini
a cura del Teatro dei burattini di Lecce


Sabato 17 dicembre ore 10.30
Spettacolo di burattini a cura del Teatro dei burattini di Lecce

h. 18,30

Presentazione del volume Come fece come non fece - principi fate folletti nel magico mondo delle favole
SARANNO PRESENTI GLI AUTORI, LUIGI CHIRIATTI E EGIDIO MARULLO, E L'ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI ZOLLINO, ANTONIO CHIGA.

Domenica 18 dicembre ore 18.00

Nati per leggere Letture per bambini da 0 a 6 anni

mercoledì 14 dicembre 2011

Gli occhi di mia figlia edito da Lupo a Taviano
























Il Comune di Taviano e Lupo editore presentano il 16 dicembre 2011 alle ore 18,30 presso la Sala Polifunzionale Armando Ria, Palazzo Marchesale “De Franchis” a Taviano, il libro di Vittoria Coppola dal titolo “Gli occhi di mia figlia” edito da Lupo editore. Presenterà l’autrice il giornalista Raffale Polo.


Quale ruolo gioca il destino nello svolgersi della nostra esistenza? E quanto di “nostro” c’è invece nell’imboccare strade sbagliate che porteranno inevitabilmente all’infelicità? In questa storia di “non detti”, in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un perfetto, perverso incastro, è rappresentato il misterioso e contraddittorio universo dei sentimenti umani: non basta essere genitori per saper comprendere i propri figli ed amarli come meritano; non basta essere giovani e di cuore aperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamorati per non farsi complici della propria ed altrui sofferenza. Dana, pur nei privilegi di ragazza circondata da benessere e raffinatezza, è soffocata dalla coltre iperprotettiva di una madre che ha deciso il suo futuro, ma la sua passione per André, fascinoso pittore di donne senza sguardo, si rivela una fuga più grande della sua acerba giovinezza, incapace di reggere all’infrangersi di un sogno. Armando, l’uomo che le offre un amore devoto e remissivo, nasconde un segreto destinato ad esplodere in modo bruciante. Eppure esistono legami che sopravvivono al tempo e sono pronti a riservare luminose sorprese, nei giochi del caso e nel risveglio di coscienze troppo a lungo sopite.
Una storia di solitudini e di scelte, nella quale regge sovrana la solidità dell’amicizia, l’unica che non tradisce.


VITTORIA COPPOLA

Ha 26 anni, vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica Interculturale  (Università del Salento, luglio 2010). Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le). La passione assoluta che muove le sue giornate è la scrittura. Di questo dice: “Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio a riempire pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a chi mi privilegia “leggendomi,” attimi personalissimi di evasione dalla realtà, ma anche, perché no, arricchimento della stessa. Confido sempre nella bellezza dei sentimenti e perciò, quando qualcuno repu
ta banale il parlare d’amore, io sorrido, e vado avanti per la mia strada”.

martedì 13 dicembre 2011

Daniela Pispico consiglia: Il 17 Dicembre 2011 verrà presentato L' Erbario Cistercense a Martano
























Sabato 17 Dicembre 2011, alle ore 17.30, presso il Monastero di Santa Maria della Consolazione a Martano (Strada Provinciale Martano-Borgagne), verrà presentato il volume “Erbario Cistercense” di Fra’ Domenico Palombi (Bottega Libraria). Il volume verrà presentato da Silvano Marchiori, Ordinario di Botanica Sistematica presso l’Università del Salento, con lui discuteranno Maurizio Nocera, scrittore, Giuseppe De Filippis, direttore del laboratorio Codex, realizzatore dell’edizione e Simone Giorgino, direttore editoriale di Bottega Libraria, che ha edito il volume.
Dopo la presentazione del volume si terrà il concerto-evento “Corpi d’arco” di Francesco Del Prete.

"Erbario Cistercense" (Bottega Libraria, 2011) a cura di Fra' Domenico Palombi, è un volume di elevatissimo pregio culturale e artistico, contenente al suo interno le immagini di alcune delle specie vegetali più rappresentative della flora del nostro territorio, unite alle descrizioni delle proprietà curative e degli utilizzi medici e terapeutici delle stesse. Le immagini, in tutto 108 tavole realizzate da Mimma Cucurachi con la tecnica dell'acquerello, sono tutte riprodotte artisticamente su carta pregiata. Nella sua introduzione Padre Ilario D'Ancona si sofferma sulla storia della tradizione medica e dell'utilizzo delle piante curative. La storia di questo testo è una testimonianza affascinante della cura e della dedizione di Fra' Domenico Palombi per le proprietà delle piante che ha collezionato nei lunghi anni del suo soggiorno presso il Monastero Santa Maria della Consolazione di Martano, dove ha avuto modo di catalogare centinaia di specie di cui sono state raccolte, in questo volume, le più significative. Il connubio tra monasteri cistercensi e studio dell'agricoltura, attraverso i secoli, non ha mai conosciuto interruzione, non solo, a questo aspetto si aggiunge l'importanza rivestita negli stessi monasteri dallo studio dell'arte medica legata alle differenti specie vegetali, in anticipo su ogni sistema di classificazione; le proprietà curative delle piante, insieme allo studio della loro bellezza e conformazione, accompagnano l'uomo fino dall'alba dei tempi, "Il Signore fa produrre i rimedi dalla terra, l'uomo assennato non li disprezza", così recitava l'Ecclesiaste. Attraverso i secoli nei monasteri, in particolar modo benedettini, si è conservato e valorizzato un patrimonio scientifico e culturale di inestimabile valore. Il lettore che ha la fortuna di avere tra le mani una copia dell'"Erbario Cistercense", oltre che attraversare secoli di storia e conoscenza, godrà della visione di un oggetto d'arte e del possesso di uno strumento utile nel quale rintracciare ogni giorno i suggerimenti dell'antica arte medica. Diviene finalmente possibile, con l'“Erbario Cistercense”, un viaggio indietro nel tempo, nella nostra cultura tradizionale così intrisa della saggezza circa i rimedi naturali delle piante.

Dalla "Nota dell'editore" - L'erbario di Fra' Domenico si inserisce nel solco di una antichissima tradizione che mira a descrivere le virtù delle piante con sintetiche note di carattere medico. La riproduzione pittorica delle piante è stata affidata all'artista Mimma Cucurachi, che ha seguito fedelmente la composizione originaria delle tavole così come è ideata da Fra' Domenico, mantenendo inalterato anche il sistema autografo di annotazioni al margine. La legatura, eseguita dai Laboratori Codex di Guagnano (Lecce), è interamente artigianale. Le cuciture sono eseguite manualmente a filo refe. La copertina è in piena pelle di capra a concia vegetale, arricchita da impressioni a caldo con temi floreali. La carta utilizzata, messa a punto dopo numerosi anni di ricerca dagli esperti cartai Fedrigoni, garantisce una resa ottimale delle immagini.

Bottega Libraria - Bottega Libraria è una giovane e dinamica casa editrice salentina specializzata nella creazione di libri d’arte, facsimili e opere di pregio a tiratura limitata.
Il fascino dei libri antichi, le splendide miniature dei codici medievali, il mistero e la leggenda dei copisti amanuensi rivivono in nuove edizioni di lusso grazie alle straordinarie tecniche di riproduzione messe a punto dai laboratori di Bottega Libraria dove la creazione del libro è effettuata artigianalmente e durante tutto il processo di produzione da tecnici specializzati.
La cucitura manuale a filo refe, le copertine in vera pelle, le impressioni a caldo sul piatto e sul dorso, la speciale carta utilizzata, sono alcune delle caratteristiche che rendono i manufatti editoriali pubblicati da Bottega Libraria veri e propri oggetti d’arte.
Ogni pubblicazione esce a tiratura rigorosamente limitata e certificata, e ogni lettore può fare incidere il proprio nome (anche accompagnato da una dedica o da un pensiero) in calce alla tabula gratulatoria posta alla fine di ogni libro, grazie all’intervento di una maestra calligrafa.
Alcuni degli esemplari pubblicati sono esposti nell’atelier di Bottega Libraria in via Palmieri
37/a a Lecce.

Attiva dal 2008 Bottega Libraria ha pubblicato la "Vita Nova" e la "Divina Commedia" di Dante Alighieri, la "Vita e miracoli di S. Giuseppe da Copertino", il pregiatissimo Bestiario/Ashmole 1511, della “Bodleian Library” di Oxford, l'"Apocalisse" di Giovanni e, in collaborazione con il Monastero dei cistercensi di Martano (Lecce), l'”Erbario Cistercence”.

Francesco Del Prete. “Corpi d’arco”
Dall’instancabile duello tra l’uomo e la personificazione del violino prende vita “Corpi d’arco”, debutto discografico del violinista salentino Francesco Del Prete, pubblicato nel dicembre 2008. 14 brani in cui Francesco racconta di posti lontani, dipinge atmosfere oniriche, arpeggia il violino sotto esotiche lune e glissa, con rara maestria, dal jazz, all’etnico, al pop. Uno stile sperimentale che affida le parole dell’anima ad un violino elettroacustico, a una pedaliera e a una loop machine.  Un violino attratto dalla realtà e dai suoi suoni, pronto a superare i limiti di un uso prettamente melodico che la tradizione classica gli ha assegnato, per respirare, esprimere e significare tutto ciò che osserva.

Info:
tel. 333.1795967
erbariocistercense@gmail.com