Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
martedì 30 novembre 2010
LINGUA PORTUGUESA EM FOCO: ensino-aprendizagem, pesquisa e tradução di Maria Célia Lima-Hernandes, Katia de Abreu Chulata (Pensa MultiMedia)
lunedì 29 novembre 2010
ADOLEGGENTI. LETTURA E LETTERATURA. Tra scuola media inferiore e superiore di Enrica Ricciardi (Pensa MultiMedia)
Il volume vuole offrire ai docenti di scuola media inferiore e superiore uno strumento didatrtico concreto per avviare pratiche di promozione alla lettura che sono imprescindibili per una progettazione educativa qualificata e qualificante.
domenica 28 novembre 2010
LINGUA MEDIA NUOVE TECNOLOGIE. Otto esercizi di Francesca Malagnini (Pensa MultiMedia)
Il presente volume, ricco di esempi e spunti per la didattica e la ricerca, nasce perciò dalla combinazione di insegnamento e studio, per dimostrare, ancora una volta, che investire sulla didattica e sulla ricerca è fondamentale per il progresso delle Facoltà, anche quelle non appartenenti alle cosiddette scienze dure, e per il progresso del Paese che forma personale qualificato, il quale sappia usare la propria lingua con abilità, proprietà e competenza.
sabato 27 novembre 2010
LA CHAT DIDATTICA di Alida Favaretto (Pensa MultiMedia)
Alida favaretto è docente di lettere. Collabora con la SSIS Veneto dal 2001 occupandosi di Tecnologie didattiche ed educative. E' docente formatore. E' stata ricercatrice in progetti europei e attualmente è anche Web Project Manager per UNIVIRTUAL.
venerdì 26 novembre 2010
STORIA DELLA LINGUA ITALIANA E DIDATTICA di Francesca Malagnini (Pensa MultiMedia)
Il manuale intende rispondere a una necessità che l’Autrice ha incontrato nei testi scolastici: ridurre la frammentazione disciplinare, offrire strumenti bibliografici aggiornati, legare l’educazione linguistica all’analisi dei testi e alla letteratura. Troppo spesso, infatti, all’interno della disciplina ‘italiano’ si celano sottodiscipline da svolgersi a scuola in anni e momenti diversi, facendo perdere organicità all’insegnamento dei testi e della letteratura. Lingua e grammatica, linguistica e insegnamento letterario non possono prescindere dalla loro specificità ma hanno una stessa radice: eliminare un aspetto o l’altro significa non abituare gli studenti alla competenza linguistica e all’amore verso i classici, da ristudiare per offrire stimoli e insegnamenti nuovi ed efficaci per un futuro aperto alla ricerca.
giovedì 25 novembre 2010
UNA COMUNITÀ EDUCATIVA DA SODDISFARE. Accreditamento, certificazione e valutazione della qualità di Cristina Zaggia (Pensa MultiMedia)
L’intento che ci si propone in questo libro è quello di riportare fedelmente caratteristiche e finalità dei modelli presentati, affinché il lettore possa coglierne criticamente potenzialità e difficoltà di applicazione rispetto alla concreta pratica quotidiana. La qualità negli organismi di formazione è difficile da realizzare perché si tratta innanzitutto di una cultura da sviluppare tra gli stakeholders interni ed esterni al sistema, uniche risorse in grado di concepire e costruire assieme ai propri studenti e colleghi la qualità delle azioni e relazioni che sostanziano i processi di insegnamento e di apprendimento.
mercoledì 24 novembre 2010
LA PRATICA NELLA FORMAZIONE ALLE PROFESSIONI EDUCATIVE. I laboratori nei curricoli universitari di EMILIA RESTIGLIAN (Pensa MultiMedia)
la ricerca indaga come il laboratorio, elemento costitutivo dei nuovi curricoli, possa “provocare” cambiamento modificando la qualità degli apprendimenti e dei curricoli. L’esperienza laboratoriale si pone come “cerniera” in grado di saldare tempi, modi e qualità della preparazione formale e della preparazione pratica, essendo in grado di integrare fra loro conoscenze e saperi di base della professione, da un lato, ed esperienze e modelli di professionalità agita, dall’altro. Proprio l’integrazione tra i saperi dichiarativi (insegnamenti), procedurali (laboratori) e contestuali (tirocinio) rende adeguati i profili culturali e professionali dei Corsi di Laurea alle dinamiche del mondo del lavoro, ritenute di fondamentale importanza nei documenti e nelle conferenze che, a partire dal Processo di Bologna, accompagnano la riflessione e la progettazione curricolare nell’istruzione superiore.
Il testo intende offrire a tutti coloro che si occupano di didattica universitaria e di formazione, un contributo di studio e di ricerca sui significati e sui modelli di laboratorialità possibili all’interno di percorsi formativi dell’area delle Scienze Umane, presentando inoltre proposte di modellizzazione che delineano in modo funzionale diverse articolazioni di laboratorio.
Esso include anche la descrizione di alcuni laboratori attivati presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Padova, utile per una riflessione sull’implementazione a livello universitario di esperienze didattiche basate sulla pratica.
martedì 23 novembre 2010
COLTIVARE COMUNITÀ NELLA SCUOLA. Fondamenti culturali ed esperienze didattiche di Cristina Mazzucco (Pensa MultiMedia)
Tenendo conto di un quadro culturale alquanto complesso, il volume sviluppa alcune riflessioni sul ruolo della scuola e dell’educazione oggi, riconoscendo che la cultura pedagogica non può non farsi coinvolgere nei problemi del nostro tempo e non tentare di rispondere in sede scolastica alle sfide aperte. L’obiettivo principale della ricerca è stato quello di individuare le condizioni epistemologiche, metodologico-didattiche ed organizzative necessarie alla creazione di una scuola capace di connotarsi con le caratteristiche della comunità.
Richiamando la metafora del mosaico, sono stati individuati i diversi tasselli che compongono la scuola comunità: essa si può costituire come comunità di persone, di apprendimento, di cura, di pratica, di ricerca, di leader, di pensiero… Tale declinazione, da una parte, ha reso possibile l’individuazione e l’approfondimento teorico delle diverse dimensioni che la costituiscono e, dall’altra, ha agevolato l’identificazione e la presentazione di molteplici strategie e pratiche didattiche.
Un’attenzione particolare è stata rivolta alle esperienze delle community school collegate al lavoro di ricerca di Thomas Sergiovanni negli Stati Uniti e ad alcune sperimentazioni realizzate in ambito italiano.
Cristina Mazzucco è dottore di ricerca in Scienze Pedagogiche, dell’Educazione e della Formazione. Attualmente svolge ricerche e sperimentazioni sui temi della scuola comunità, dell’apprendimento cooperativo e sugli interventi socio-educativi rivolti al mondo degli adulti. Collabora con la Facoltà di Scienze della Formazione e anche con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova presso le quali svolge alcuni insegnamenti. Conduce inoltre laboratori e seminari all’interno di alcuni Corsi di Laurea e Master della stessa Università. Collabora con le riviste “Scuola Italiana Moderna” e “Scuola Materna per l’educazione dell’infanzia” dell’Editrice La Scuola di Brescia.
lunedì 22 novembre 2010
VISIONI DI FOLLA. Scienze nuove e nuove tipologie di romanzo tra '800 e '900 di Maria Cassano (Pensa MultiMedia)
domenica 21 novembre 2010
Federica Francesca Ricchiuto (Libellula edizioni) su iPad compete con "Il cacciatore di Aquiloni"
Libellula Edizioni sbarca su Ipad con l’Enanched ebook di “Benedetto il Frutto” che nei suoi primi 3 giorni di vendita balza al 4° posto dei libri più venduti. IPad ha fatto il suo “ingresso in società” grazie a Steve Jobs, che lo ha presentato il 27 gennaio 2010 nell’ambito di una conferenza Apple allo Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco. Dopo qualche mese nasce iBooks un’applicazione distribuita da Apple e scaricabile gratuitamente dall’App Store, annunciata sempre nel dooms day del 27 gennaio 2010 in concomitanza con la presentazione dell’iPad. In tutto questo universo sotto il segno della “mela” l’industria culturale mondiale del libro non poteva stare a guardare ed Apple lo sapeva. Ecco quindi che per acquistare libri nasce l’iBookstore, dove tra l’altro gli utenti possono inserire i loro file, sia informato ePub che in formato PDF, sincronizzando i dati con iTunes. E allora in questo vero e proprio ‘festival’ di applicazioni golosissime e libri che scorrono nella virtualità più vellutata, ecco che il Salento non sta a guardare e Libellula Edizioni di Tricase, cavalca l’onda della nuova era tecnologica e approda su APP STORE, è la prima casa editrice salentina. Lo fa con “Benedetto il frutto” di Federica Ricchiuto, che appena pubblicato va subito al 4° posto della classifica dei libri più venduti su iPad, a sole tre lunghezze dal detentore ‘storico’ del primo posto in classifica, “Il Cacciatore di Aquiloni”. “Benedetto il frutto” è la storia di due donne, che vivono due mondi, due società storicamente, culturalmente, moralmente, socialmente ed economicamente differenti, dal dopoguerra in poi. E dunque nel Salento nella terra del sole e del vento, Libellula edizioni raggiunge il futuro in un battito d’ali!
A questo link l’applicazione
http://ax.itunes.apple.com/it/app/benedetto-il-frutto/id401450031?mt=8
Libellula Edizioni
via Roma 73
73039 Tricase (Le)
Tel. 0833.772652
info@libellulaedizioni.com
sabato 20 novembre 2010
Una ragazza da Tiffany di Susan Una ragazza da Tiffany di Susan Vreeland (Neri Pozza)
venerdì 19 novembre 2010
ALFONSO GATTO PROSATORE di Paola Greco (Pensa Multmedia)
giovedì 18 novembre 2010
IL SAGGIO COME FORMA LETTERARIA di Maria Ferrecchia (Pensa Multimedia)
mercoledì 17 novembre 2010
LETTERATURA FEMMINILE DEL VENTENNIO FASCISTA di Patrizia Guida (Pensa Multimedia)
martedì 16 novembre 2010
GIOVANNI ALBINO UMANISTA E STORIOGRAFO di Sandra Dall'Oco (Pensa Multimedia)
lunedì 15 novembre 2010
OLTRE LA LINEA GOTICA E OLTRE L'IDEOLOGIA. "IL MONDO DI A. BONSANTI" di Patrizia Guida (Pensa Multimedia)
domenica 14 novembre 2010
DAVIDE MARIA TUROLDO. Tra poesia e teologia di Maria Debora Loparco (Pensa Multimedia)
sabato 13 novembre 2010
VIAGGIO NELLA PROSA DI ATTILIO BERTOLUCCI di Cristiana Indini (Pensa MultiMedia)
La prosa bertolucciana, poco studiata rispetto alla più famosa poesia, si inoltra nel mondo della letteratura, dell’arte, del cinema e della società rivelando aspetti interessanti dell’attività letteraria e della vita dell’autore, per la prima volta esplorati in un lavoro unitario, rappresentato da questo “viaggio”. Le prose sono presentate in base alle occasioni che le hanno mosse ed ai diversi ruoli che Bertolucci ricopre per le numerose riviste con cui egli ha collaborato, senza mai distogliere lo sguardo dalla produzione lirica dell’autore, i cui motivi si ripercuotono in queste pagine, in uno stile che gli è proprio, conferendo ai suoi scritti l’aspetto di un lungo, seppur “spaginato”, romanzo di formazione.
venerdì 12 novembre 2010
PENSIERO CRITICO E AZIONE EDUCATIVA di Jane Valletta (Pensa Multimedia)
Il volume definisce percorsi teorici e metodologici per una formazione criticamente riflessiva destinata a pedagogisti, formatori, insegnanti, educatori e a quanti interessati all'utilizzo di teorie implicite sull'educazione.
giovedì 11 novembre 2010
FORMARE LO SPAZIO DELLA CURA. Dall'esonero alla partecipazione di Federica Baldi (Pensa Multimedia)
mercoledì 10 novembre 2010
L'ETÀ DELL'ANSIA. Breve guida all'adolescenza. Di Sara Clacci (Pensa Multimedia)
lunedì 8 novembre 2010
CITTADINI DEL MONDO E DELLA SCUOLA di Carlotta Cartei (Pensa Multimedia)
La scuola è così chiamata a misurarsi sul terreno della progettualità, della creazione di reti tra scuole anche oltre i confini nazionali, e con le istituzioni, da coinvolgere nella formazione dell’uomo e del cittadino verso l’obiettivo di un’educazione lungo l’intero arco dell’esistenza.
Il testo intende offrire una panoramica normativa e delle prospettive di un’educazione alla cittadinanza capace di realizzare integrazione e inclusione di tutti gli alunni, al di là delle differenze di etnia, cultura, lingua, nel rispetto dell’identità di origine.
Questo sottintende la capacità della scuola di tenere il passo col dinamismo dello sviluppo dell’individuo, con la complessità sociale, sapendosi costantemente rinnovare nella metodologia e nella didattica.
domenica 7 novembre 2010
Intervista a Daniela Palmieri autrice de La Cerva per Besa editrice a cura di Stefano Donno
C’è un b-side della letteratura salentina che racconta questo Sud del Sud del mondo, che lo agisce, che lo fa respirare a pieni polmoni, ed è fatto da alcune donne della letteratura a queste latitudini, tra cui Flora Russo, Rina Durante, Claudia Ruggeri, le contemporanee Elisabetta Liguori, Luisa Ruggio, le giovanissime Marthia Carrozzo, Ilaria Seclì, e Margherita Macrì, solo per citarne alcune.
Poi oggi, ricevo una sorpresa che viene dalla casa editrice Besa di Nardò. Una sorpresa consegnata ai lettori dal palato buono, da una donna che nei libri ci ha vissuto da sempre, e con essi ci è cresciuta e ora ci campa. Lei è Daniela Palmieri, figlia di Anna ed Edo Palmieri, titolari della storica libreria leccese. Il suo libro si chiama “La cerva” (un esordio). Fondamentalmente un canto d’amore. Un canto d’amore per i muretti a secco, per questo sole e per la storia che questa terra ha da raccontare. Daniela Palmieri, lo fa in punta di penna, parte da lontano, e lo fa dalla storia di una famiglia, di un piccolo paese del Salento, che rappresenta il paradigma di certi umori, suoni e colori che hanno fatto “la sostanza” di un popolo, di un territorio. Il nostro! Ho voluto intervistarla, molto curioso di “sentirla” in questa sua prima narrativa.
“La cerva” ha tutto un suo background pregresso. Quale?
Se mi chiedi perchè ho scritto questa storia, questa e non un altra o come è nata l'idea di parlare di una famiglia salentina non so risponderti in modo preciso. Ho sempre inventato storie, fin da piccola, per tenermi compagnia, così come ho un diario in cui negli anni ho scritto quello che accadeva. Ma le altre storie non si lasciavano scrivere, ogni volta che iniziavo poi mi distraevo, mancava la curiosità per andare avanti. Mentre questa l'ho continuata come fosse un puzzle di cui mettere insieme i pezzi, le fiigure, i personaggi.
Perchè ambientarla proprio nel Salento? Perché è cool, è di tendenza, effetto “Özpetek”, o c’è altro?
Perchè sono di qui e non mi è venuto in mente nessun altro luogo e poi era come se avessi bisogno di mettere ordine in quelle emozioni che i canti popolari, le processioni., mi suggerivano senza che io riuscissi a dar loro contorni precisi. Un sentimento forte che si avverte, si intuisce senza però farne parte. Quasi che scrivere del Salento e della sua storia significasse per me affermarne l'appartenenza. E sicuramente potevo raccontarlo in modo diverso perchè per ogni storia ci sono tanti punti di vista, il mio voleva essere allargato. Ognuno di noi cerca di distinguersi, di specificarsi, di essere originale ma in fondo rispondiamo a meccanismi semplici e quando costruiamo la nostra unicità la vita è trascorsa.
Partire dai “margini” della vita salentina nel dare voce ai tuoi personaggi ti ha permesso di essere più obiettiva, più coerente nei contenuti che hai offerto ai lettori in questo tuo primo lavoro?
Non ho pensato se partire dall'alto o dal basso, ho pensato alle persone e le persone per lo più sono gente comune che conduce esistenze banali, ripetitive. Vedevo in questa società per alcuni versi chiusa, arcaica come un rifugio, nel codice non scritto che la governava un'assicurazione quasi che seguire un comportamento abituale non preveda rischi, sfide, eccessivo odio o eccessivo amore. Ma mentre costruivo i personaggi quelli rompevano continuamente gli schemi, si trovavano fuori posto, non riuscivano a rispettare il loro stato o per rispettarlo soffocavano una parte di se. Gli uomini e le donne del racconto non sono privi di emozioni e neppure manca loro il mezzo per esprimerle è solo che spesso non possono permettersi di farlo. Perchè l'emozione svelata prevede la presunzione che qualcuno ci ascolti. Alla fine tutto si ricompone nel tempo che passa, nel mondo che intorno a loro cambia. E qualcuno ne resta vittima ma volevo che la tragedia perdesse sacralità, infondo non è eccezione ma è regola della nostra vita come lo è la morte.
(fonte Paese Nuovo)
sabato 6 novembre 2010
ASPETTI COGNITIVI E COMUNICATIVI DELLA TRADUZIONE PEDAGOGICA di Maria Teresa Giampaolo (Pensa Multimedia)
venerdì 5 novembre 2010
LA TRADUZIONE COME COMUNICAZIONE INTERCULTURALE di Maria Teresa Giampaolo (Pensa Multimedia)
giovedì 4 novembre 2010
LA LETTERATURA DEGLI ITALIANI: ROTTE, CONFINI, PASSAGGI. Dalla parte della scuola a cura di Carla Sclarandis, Natascia Tonelli (Pensa Multimedia)
Il volume raccoglie le relazioni tenute da un gruppo di docenti di italiano della scuola secondaria superiore nell’ambito del Congresso ADI di Genova «La letteratura degli Italiani 2. Rotte, confini, passaggi», 15-18 settembre 2010. La Sezione Didattica dell’Associazione degli Italianisti Italiani (ADI-SD) vuole rappresentare tutta la categoria degli insegnanti di italiano interpretandone bisogni e aspirazioni e valorizzandone le esperienze. Essa si propone tra l’altro lo scopo di creare un collegamento permanente tra università e scuola e di ridefinire l'insegnamento dell’italiano (lingua e letteratura) nella convinzione della sua odierna, indiscutibile vitalità.