Prima presentazione del libro di Mario Scardicchio
ANALENA. Presenti all'appuntamento l'editore Cosimo Lupo e l'autore Mario
Scardicchio. Introdurrà la prof.ssa Giovanna Carrozzo. Relazionerà Andrea
Scardicchio docente di Storia della critica letteraria presso l'Università del
Salento. L’appuntamento è previsto per domenica 9 dicembre 2012 alle ore 17,30
presso la Sala Della
Rappresentanza del Comune di Erchie in via Santa Croce 1 (Brindisi)
Analena, Tatiana, Fleura, Stefania: alle soglie
della giovinezza, benché diverse per storia, estrazione sociale e nazionalità,
protagoniste di questo romanzo, sono accomunate dalla sofferenza. Le loro vite
si incrociano a Lecce, dove approda la rumena Tatiana, in fuga dal massaro che
ogni giorno la violenta nell'indifferenza di una madre inselvatichita dallo
sfruttamento. A Lecce si trasferisce Analena con i genitori adottivi rinunciando
ai suoi sogni, ma non a quello di sapere chi l'abbia messa al mondo; tra i
banchi del liceo nasce la sua amicizia con Fleura, la cui travagliata infanzia
di emigrante clandestina ha trovato riscatto nella scuola e nella nuova patria,
pur tra mille difficoltà. Stefania, figlia del professor Guido Silvestri,
nasconde la ferita dell'abbandono materno e la frustrazione di un padre
rinchiuso nei suoi insondabili tormenti privati. Ad accomunare le ragazze è
anche la bellezza, dono e allo stesso tempo trappola insidiosa quando attira
predatori che ne fiutano la fragilità. È così che la vita limpida di Analena si
trasforma nel girone infernale in cui la trascina quasi inconsapevolmente
Tatiana, obbedendo alla propria logica elementare. Ma lo sfiorire del suo sguardo
non passa inosservato e saranno l'affetto di Fleura e l'attenzione del
professor Silvestri, che in lei rivede un grande amore mai dimenticato, a
salvarla dalla solitudine del baratro e a restituirle il diritto di sognare.
Vecchi segreti troveranno così soluzione, mentre una rete di alleati affidabili
sfida gli ambienti più corrotti della città.
Una storia di oggi, a dimostrazione che le giovani
generazioni di donne non sono meno esposte alla violenza rispetto a quelle che
le hanno precedute, ma anche che l'amicizia e la solidarietà femminile
resistono ai tempi e non temono di mettersi coraggiosamente in gioco.
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