giovedì 27 dicembre 2012

Fuochi, di Pietrangelo Buttafuoco (Vallecchi). Intervento di Nunzio Festa



Fascista eretico in quanto mussoliniano, nazista senza cedere alle sirene del razzismo, Pietrangelo Buttafuoco, siculo di sicula scuola (politicamente missina, tra l’altro), legato idealmente e quindi tragicamente alla figura del barone anti-rosso, Von Ungern-Sternberg, come a una serie d’ameni personaggi dell’attualità che non faranno mai vera Storia, da Berlusconi al console Vattani, enormemente c’affascina; “stranamente”, Buttafuoco, sa ammaliarci. E, di certo, non possiamo che correre al riparo, ovvero nelle convinzioni d’un Ugo Maria Tassinari per comprendere che quando la zona nera è coperta da personalità alla Buttafuoco: è semplice che gli intellettualmente onesti mostrino rispetto verso penne che non condividono. “Fuochi”, raccolta di scritti del giornalista che avrà sulla coscienza pure il neo d’aver applaudito in mutande al Silvio Berlusconi dell’altro ieri ma che sa attirare ‘simpatie’ da destra e persino sinistra – non solamente la nostra -, volume comunque imperfetto perché non riporta date e testate delle prime uscite degli scritti che propone, se da un lato applaude a Bobbio, Scalfari e Montanelli, dall'altro demolisce i vari piccolissimi Gianni Riotta e Fabio Fazio. Senza dimenticare di far l’analisi del sangue, ovviamente, alla Trinacria. Pesandone debolezze e punti di forza. Fuochi, in più, legge la destra odierna. Da destra, evidentemente. Sparando sulla destra devastata dall’ala estrema che pare scimmiottare il regime. Sparando sulle nuove versioni di Fini, e finisti di contorno al nostro tempo. Il libro è suddiviso in sezioni. Epperò il cunto è unico. Come unica è la voce. Che incanta persino nel parlare di CasaPound – che ne vuole, sic -, dove non condividi manco una parola eppur rimani a legger argomentazioni fortificate dal tocco che è, in pratica, stilettata su stilettata. Siam contenti, diciamo senza eufemismi, di poter apprezzare un giornalista politico reazionario. Che sa farci arrabbiare forte, con la sua ironica invettiva. L’articolo più bello, che sarebbe perfino il più puntuale, a nostro modesto avviso, è quello su Fazio. Perché in diversi criticano questo conduttore dell’Italietta condotta alla fine, ma pensiamo che la critica di Buttafuoco possa esser catalogata fra le migliori in assoluto. Non solo, per esempio, di sfuggita Pietrangelo Buttafuoco riscrive la televisione. Il giornalista, in più, scrive che Fazio ce lo meritiamo esattamente come ci siam meritati altri mostri che assai ci somigliavano. E’ vero o no?

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