Che l'Italia stia attraversando
una crisi storica di identità politica senza precedenti non è una novità. E non lo è nemmeno il fatto che in giro
serpeggi, quasi prepotentemente, una gigantesca confusione che sta
letteralmente mandando in frantumi alcuni pilastri alla base del vivere
sociale, politico e civile. Una confusione cieca, che ha distrutto una
concezione della politica come servizio al cittadino, una politica che
rappresenti davvero il popolo “sovrano” come dovrebbe essere a livello
costituzionale. Un forte disorientamento c'è, è innegabile, lo si legge sui
quotidiani di tutto il paese, ma ci sono ora dei volti, delle identità
politiche che stanno lanciato un “innovativo” imperativo categorico: per
voltare pagina occorre essere “formattatori” o
meglio ancora dei “formattatori-rottamatori”, ovvero esser protagonisti
di un cambiamento radicale in tutta Italia, puntando sulla serietà, sulla
professionalità sulla meritocrazia, sulla possibilità quindi di ri-associare
finalmente alla politica una parola scomparsa quasi del tutto, e che è la
credibilità. Mai come oggi, si ha bisogno di persone che amano l’Italia, che amino
profondamente questo paese, che siano competenti, che abbiano insomma un
percorso sociale e un background professionale adeguati. Oggi si ha bisogno di
persone pulite in tutti i sensi, che abbiano le idee chiare su come iniziare a
combattere questa crisi, a tentare di risolverla, creando team di persone
qualificate, che possano dare risposte concrete ai territori, alla gente e
soprattutto coinvolgendo seriamente le associazioni di categoria, e non
strumentalizzarle, di coinvolgere i
cittadini nelle scelte, e non illuderle o addirittura comprarsele per due
denari. L’Italia non val più di una messa! Oggi, lo si sente fortemente da più
parti si ha bisogno di credere nel futuro dei nostri figli, si ha bisogno di
credere che l'onestà paga, la professionalità premia.... e dopo aver creduto
fortemente occorre agire, entrare nella
pratica, perché un altro orizzonte per il domani sia possibile. Un contributo
alla causa, viene proprio da Lecce, e ad accogliere l’invito di questo “nuovo
sentire” è un rottamatore puro, che si sente pronto per il salto di paradigma e
diventare un “formattatore” a tutti gli effetti: il leccese Gianluca Pasca. Libero professionista nell’ambito della
consulenza aziendale, è da sempre con e per i cittadini soprattutto
nell’impegno politico, associazionistico e lavorativo. Ora scende in campo, ci
mette la faccia, per la “formattazione” del Pdl, e lo fa con una scelta
coraggiosa schierandosi con Alessandro Cattaneo. Ha 33 anni, è sindaco di Pavia
dal 2009, è arbitro, tifa per l’Inter ed è uno che nelle sfide ci crede. E’
diventato uno dei protagonisti di spicco di #Formattiamo il Pdl, il movimento
nato dalla base, che usa prodigiosamente il web, e che ha l’hashtag di Twitter
come segno distintivo. Una scelta condivisa da una formattatrice del Pdl tout
court, Federica De Benedetto, imprenditrice
salentina, opinion leader, agguerrita frequentatrice dei salotti televisivi
buoni della politica sulle principali emittenti nazionali dal Rai Due a La7: “
Mi sembra un’ìidea non solo coraggiosa, ma forse anche inevitabile per uno come
Pasca, che ha fatto dell’impegno politico, dell’impegno professionale,
dell’ìimpegno civile, solo e soltanto, ed esclusivamente una questione di
onestà e meritocrazia. Gli intenti sembrano quasi speculari a quelli di Cattaneo
… dunque perché no!”.
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