Ci sarà la presentazione del
libro di Milena Magnani edito da Kurumuny dal titolo "Delle volte il
Vento" venerdì 23 novembre 2012 alle ore 22, 00. L’appuntamento è previsto nell'ambito della
rassegna Folk Books voluta dalla Città
del Libro di Campi che si tiene a Lecce
presso le Officine Cantelmo in Viale De Pietro. E’ prevista dopo la
presentazione dell’autrice l’improvvisazione musicale di Maria Mazzotta e Redi
Hasa.
Dall'autrice del romanzo Il circo capovolto (Feltrinelli 2008)
DELLE VOLTE IL VENTO - Delle volte il vento fa uno strano giro e
genera destini nuovi, in rapido divenire. Un viaggio verso una terra promessa
che non c’è. L’approdo su una spiaggia di fuoco che è avamposto di un altro
domani e gabbia dorata di un’idealità perduta. La nostalgia del ritorno
compressa in mille ricordi sedimentati senza valigia e un Salento sempre
sospeso tra un passato e un futuro troppo lenti. In mezzo due donne
scandalosamente forti e radicate nel loro vissuto ma esposte a un’incertezza
nucleare. Un continuo misurarsi con l’orizzonte di un mare che unisce e divide,
esaspera la percezione, adultera i colori. Delle volte il vento. Lume è una
fervente comunista e seguace di Hoxha, incarcerata per dieci anni dal suo
stesso padre padrone per aver inteso il comunismo come punto di vista critico e
mai ortodosso. Questa donna senza più mondo arriva nel Salento, nel vuoto di
storia e di prospettive esistenziali e culturali dell'altra protagonista,
Carmelina. Arriva con altri albanesi in cerca di povere ricchezze, a caccia di
delusioni. Ma lei non è come gli altri: non è più in Albania ma non vuole
essere nemmeno in Italia. Non è più all'Est ma neppure all'Ovest, forse solo
nel mare, perché nel mare delle volte ci si può illudere di essere da qualche
parte senza essere veramente in nessun luogo. Lume rifiuta quell'Occidente che
è la negazione di tutta la sua vita e si accampa chiusa, difesa, recintata, in
faccia al mare. Senza parlare con nessuno, in una specie di autismo
politico-culturale. L'anomalia di questo comportamento così ostinato e diverso
da quello degli altri profughi affascina Carmelina, che intuisce una richiesta
profonda in quella radicalità. Una radicalità che è anche la sua, la radicalità
di chi non rinuncia a cercare qualcosa tra l'orizzonte e il nostro essere qua.
La tenerezza di un’amicizia fatta di molti ostinati silenzi, quelli di Lume,
arroccata in riva al mare, e di altrettanto ostinate parole, quelle di
Carmelina, per convincere, per smuovere, per salvare.
Info: Officine Cantelmo_Lecce
Contatto : Tel. 0832.720683 - Fax 0832.720684
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