Dopo Henry Miller, Flannery
O’Connor, Raymond Carver, la collana Filigrana continua a ospitare le
riflessioni dei grandi narratori sul mestiere di scrivere. Stavolta si tratta
di Zadie Smith, autrice di romanzi che hanno scalato le classifiche di tutto il
mondo (Denti bianchi) ma anche autorevole saggista (Cambiare idea). Sono qui
raccolti due suoi saggi, mai precedentemente pubblicati in volume: «Perché
scrivere», testo di una conferenza tenuta nel giugno 2011 in occasione del
Premio Vallombrosa-Von Rezzori e «Il fallimento riuscito», originariamente
pubblicato sul Guardian.
Nell’epoca di internet, della
frammentazione delle informazioni, della spettacolarizzazione della cultura,
della frenetica corsa al consumo e al successo individuale, che ruolo può
ancora avere lo scrittore? In cosa consiste la sua rilevanza? Scrivere può
ancora essere un gesto politico? Quanta importanza ha la tecnica? Cosa serve
per scrivere bene? Da cosa si misura il valore di un libro, e del suo autore?
Che significa scrivere onestamente? Zadie Smith affronta queste domande in
maniera intelligente e diretta, a partire dalla sua esperienza di autrice e
dalla sua acutezza di critico culturale: ne escono pagine che sono al tempo
stesso un vademecum per gli aspiranti scrittori, una brillante provocazione
verso gli intellettuali, e uno spunto di riflessione affascinante per chiunque
ami la letteratura.
“Perchè scrivere* - Non vi
preoccupate: so come ci si sente. Sono stata a tante conferenze tenute da
scrittori. Spesso la sala è grande e piena di spifferi, e le sedie non sono
comode come quelle che avete a casa; c’è una lunga introduzione – specie se la
conferenza si tiene in Italia – e poi uno scrittore sale sul podio, con l’aria
a volte timida, a volte molto sicura di sé, ma sempre con la bocca un po’
troppo vicina al microfono. Il riverbero stride: lo sentite fin dentro i
molari. Esaminate lo scrittore. È proprio come ve l’aspettavate, oppure totalmente
diverso da come ve l’aspettavate, e pensare a questo vi porta via qualche
minuto, ma intanto la conferenza è iniziata: e voi vi siete persi il titolo, vi
siete persi l’argomento, sentite qualche verso di poesia in lingua straniera
sfiorarvi le orecchie... “(tratto da Perchè scrivere di Zadie Smith edito da
Minimum Fax)
* Testo di una lectio magistralis
tenuta a Firenze il 15 giugno 2011
in occasione della quinta edizione del Premio Gregor von
Rezzori.
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