“Che è, 'na pischella?”. L'ingresso della professoressa Dai
Pra' nel mondo della scuola non è stato certamente all'altezza delle sue
aspettative. Catapultata nella periferia romana, al suo primo incarico da
docente precaria, la docente vivrà un'esperienza al limite dell'incredulità:
entrerà presto in contatto con colleghi cinici e non amanti della professione,
con ragazzi disinteressati e provenienti da famiglie disastrate, con adulti
maldisposti. Non tutto il male vien per nuocere e così Silvia potrà anche
togliersi delle soddisfazioni: dai buoni voti a Nadjette, giovane marocchina
emancipata e desiderosa di studiare, ai progressi di Tomas Di Serio alias
Pierino.
Un anno intenso e caotico che la Dai Pra' racchiude nel
suo “Quelli che però è lo stesso”, libro interessante non solo per la
testimonianza diretta che una docente offre del mondo della scuola, ma anche
per la descrizione accurata della periferia romana, per il quadro del mondo
giovanile che ne esce e che dovrebbe interessare di più non soltanto gli stessi
ragazzi protagonisti di queste pagine, o che si possono facilmente identificare
con gli alunni della Dai Pra', ma anche tutte le istituzioni coinvolte (dal
Ministero dell'Istruzione, che sembra non conoscere certe situazioni, agli
amministratori locali, che non possono lasciare che il degrado prenda il
sopravvento).
L'autrice sceglie una forma che si alterna tra il diario, il
reportage e il romanzo vero e proprio; in tal modo, si riesce a unire nel libro
la descrizione dello stato d'animo della protagonista rispetto alla condizione
della scuola e delle periferie, la testimonianza di situazioni particolare
raccontate come se fossero riprese da un'inquadratura oggettiva e un intreccio
– che segue il percorso temporale dei trimestri - che coinvolga e che crei
familiarità tra il lettore e i personaggi del libro.
“Quelli che però è lo stesso” ha dunque il merito di
raccontare con precisione uno spaccato di Italia molto spesso sottaciuto e che
dovrebbe avere più spazio, soprattutto in un periodo in cui la questione della
scuola, dei giovani e delle periferie assume rilevanza per il futuro di tutto
il Paese. Lo fa con uno stile piacevole ed è per questo che la lettura è
fortemente consigliata.
P.S. ottima anche la politica di prezzo scelto dalla
Laterza, il libro è accessibile a tutti.
Quelli che però lo stesso di Silvia Dai Pra’
Laterza, 171 pag, 10€
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