“È il 1° gennaio del 1900, la neve attutisce i rumori e copre di bianco le
strade di Padova, illuminandola di una luce irreale. Ma l'incanto del paesaggio
svanisce quando si scopre che il manto nevoso ha cancellato le tracce del
piccolo Simone Costantini, scomparso quella stessa mattina. Gli ultimi ad
averlo visto sono Giada Mantovani e il suo amico Riccardo... solo che non
possono farne parola con nessuno. Giada è una tredicenne volubile e
vivacissima, animata da una grande passione per le piante carnivore, che lei
stessa cura in una piccola serra donatale dal padre - direttore dell'Orto
Botanico cittadino. Proprio qui è avvenuto l'incontro misterioso tra Simone,
Giada e Riccardo che segnerà per sempre le loro vite, costringendoli a
separarsi. Dieci anni dopo, però, il destino farà ritrovare Giada e Riccardo,
che in breve approderanno al matrimonio e alla decisione di trasferirsi in
Messico. E in questa terra dai colori abbaglianti e dai profumi intensissimi
che, durante gli anni della rivoluzione, incontreranno Chris, un archeologo
tanto intraprendente quanto privo di scrupoli, presto legato a Giada da
un'inconfessabile attrazione, e poi l'affascinante Lucas Contreras, figlio di
ricchi latifondisti, che con Giada è destinato a condividere un segreto molto
particolare. Come la bellissima e crudele dionea, la protagonista di questo
romanzo sembra destinata a divorare tutto ciò che incontra sul proprio cammino,
per poi richiudersi su se stessa.
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