Un vero e proprio manifesto della “teologia mancusiana”. Obbedienza e
libertà è una sintesi matura del pensiero di Mancuso e lancia un messaggio
chiaro: libertà e religione non devono più essere viste come alternative. Un
“discorso sul metodo” in presa diretta, fondato sul principio di coerenza e
onestà invece che su quello di autorità. Un libro che nasce dal disagio di Vito
Mancuso di vedere la propria Chiesa riproporre una verità non al passo coi
tempi, prigioniera di una visione superata del mondo e dell’uomo. Un discorso
sul metodo, non solo della teologia, ma anche e soprattutto della coscienza.
Divisa tra obbedienza e libertà, la coscienza cristiana (e non solo essa) è
inquieta come non mai, ed è alle sue inquietudini che questo nuovo libro di
Vito Mancuso si rivolge affrontando con chiarezza i nodi più importanti del
dibattito odierno: la verità e il potere, la religione al servizio della
politica e il principio di laicità, l'identità umana tra anima e coscienza, il
destino finale tra nulla ed eternità, il dialogo tra le diverse religioni e le
diverse spiritualità del mondo. I temi sono i grandi temi di Mancuso, la
radicale onestà intellettuale e il primato della vita, ma qui trovano un loro
scenario caratteristico che distingue questo libro dagli altri: il delicato
rapporto tra il potere ecclesiastico e la verità. Partendo dal motto caro a
Martini, “pro veritate adversa diligere” (ovvero essere contenti delle
contraddizioni), il teologo della vita autentica ci spiega come la “verità
autentica” non sia qualcosa di statico, di ricevuto in eredità, ma qualcosa a
cui si arriva per contrarietà. In un corpo a corpo con l’ortodossia, Mancuso si
dichiara contento delle contraddizioni, esprimendo così il suo amore per la
vita. Il pensiero di Vito è come sempre antinomico e non dicotomico, analogico
e non oppositivo.
Vito Mancuso, teologo, docente di Teologia presso la Facoltà di Filosofia
dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011 ed
editorialista de “la
Repubblica”. Oltre ad articoli su riviste specializzate, alla
partecipazione ad opere collettive (tra cui: Che cosa vuol dire morire. Sei
grandi filosofi di fronte all’ultima domanda, a cura di Daniela Monti, Einaudi
2010, con R. Bodei, R. De Monticelli, G. Reale, A. Schiavone, E. Severino), tra
le sue opere più recenti ricordiamo i bestseller La vita autentica (Raffaello
Cortina, 2009), Disputa su Dio e dintorni, con Corrado Augias (Mondadori,
2009), L’anima e il suo destino, con la prefazione di Carlo Maria Martini
(Raffaello Cortina, 2007) e Io e Dio. Una guida dei perplessi (Garzanti, 2011).
Con Elido Fazi dirige la collana di libera ricerca spirituale “Campo dei
fiori”. Presso una delle più prestigiose case editrici accademiche tedesche è
stato pubblicato di recente un saggio sul suo pensiero: Corneliu C. Simut,
Essentials of Catholic Radicalism. An Introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso.
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